Postumi estrazione terzo molare superiore dx
Sabato scorso (l'altroieri) mi sono sottoposto all'estrazione del terzo molare sup. dx.
L'intervento non è proceduto con gravi complicazioni ma essendomi da poco sottoposto all'estraz. del terzo molare sup. sx posso capire che non sia stato altrettanto semplice.
Da ciò che posso aver inteso da quel che medico e assistente discutevano al termine dell'intervento l'asse di crescita del dente era storto o curvo. La presa con la pinza risultava difficile in quanto il dente era discretamente corroso da carie. L'estrazione si è compiuta operando numerosi "zig-zag" sul "vettore" al quale era applicata la forza estraente dal medico, percependo sensorialmente da parte mia una sorta di scavo dell'alveolo durante il tentativo di sradicamento. Il dosaggio dell'anestesia è stato aumentato durante tale operazione.
Rispetto alla precedente estrazione conclusasi in 3-5 min. max dalla presa della pinza, quella del suo simmetrico è durata così almeno 15 min.
I dolori sono stati fortissimi.
In quanto tento di non assumere antidolorifici per traumi di modesta entità durante il "decorso" post-operatorio dell'estrazione del terzo molare sup. sx non ho assunto antidolorifici, sebbene i dolori fossero forti, di una certa entità.
Tuttavia la differenza è che mentre in quel caso i dolori trovavano sollievo in pozioni a riposo, in assenza di oscillazioni troppo violente (come fruire di veicoli con ammortizzatori poco funzionanti, scendere le scale in fretta), ed erano caratterizzati da una pulsazione non troppo folgorante, in questo decorso il dolore è molto più forte e permane al di là dello stato di quiete. Il giorno stesso secondo indicazione del medico ho effettuato risciaqui solo con acqua, non troppo invasivi, ho applicato una garza per il sanguinamento (che non smetteva più) che ha trovato coagulo solo l'indomani: svegliandomi prono sul cuscino un leggero alone di sangue (ossidato). Dopo 26 ore dall'intervento il dolore diventa insopportabile nonostante i risciacqui con il colluttorio (in assenza di antidolorifico mi sarei rivolto al prontosoccorso) e ho preso Buscofen. Il dolore è una pulsazione molto frequente (a intervalli di 2-3 sec.) e folgorante come una chiodata a cui fanno da eco le innervazioni nel vicinato, nonchè la gengiva del terzo molare inf. dx incluso. Buscofen non mi scherma che per 5-6 ore, tanto che dopo 15-16 (mi sono svegliato nel sonno con dolori) ho preso per l'appunto il terzo. Nel caso si trattasse di alveolite secca, trovandomi a 170 km di distanza dal mio dentista, posso protrarre l'eventuale visita di correzione con questi a sabato prox (7 giorni dall'intervento)? Potreste consigliarmi un antidolorifico più indicato per questo tipo di dolori. Paracetamolo?
Distinti saluti
L'intervento non è proceduto con gravi complicazioni ma essendomi da poco sottoposto all'estraz. del terzo molare sup. sx posso capire che non sia stato altrettanto semplice.
Da ciò che posso aver inteso da quel che medico e assistente discutevano al termine dell'intervento l'asse di crescita del dente era storto o curvo. La presa con la pinza risultava difficile in quanto il dente era discretamente corroso da carie. L'estrazione si è compiuta operando numerosi "zig-zag" sul "vettore" al quale era applicata la forza estraente dal medico, percependo sensorialmente da parte mia una sorta di scavo dell'alveolo durante il tentativo di sradicamento. Il dosaggio dell'anestesia è stato aumentato durante tale operazione.
Rispetto alla precedente estrazione conclusasi in 3-5 min. max dalla presa della pinza, quella del suo simmetrico è durata così almeno 15 min.
I dolori sono stati fortissimi.
In quanto tento di non assumere antidolorifici per traumi di modesta entità durante il "decorso" post-operatorio dell'estrazione del terzo molare sup. sx non ho assunto antidolorifici, sebbene i dolori fossero forti, di una certa entità.
Tuttavia la differenza è che mentre in quel caso i dolori trovavano sollievo in pozioni a riposo, in assenza di oscillazioni troppo violente (come fruire di veicoli con ammortizzatori poco funzionanti, scendere le scale in fretta), ed erano caratterizzati da una pulsazione non troppo folgorante, in questo decorso il dolore è molto più forte e permane al di là dello stato di quiete. Il giorno stesso secondo indicazione del medico ho effettuato risciaqui solo con acqua, non troppo invasivi, ho applicato una garza per il sanguinamento (che non smetteva più) che ha trovato coagulo solo l'indomani: svegliandomi prono sul cuscino un leggero alone di sangue (ossidato). Dopo 26 ore dall'intervento il dolore diventa insopportabile nonostante i risciacqui con il colluttorio (in assenza di antidolorifico mi sarei rivolto al prontosoccorso) e ho preso Buscofen. Il dolore è una pulsazione molto frequente (a intervalli di 2-3 sec.) e folgorante come una chiodata a cui fanno da eco le innervazioni nel vicinato, nonchè la gengiva del terzo molare inf. dx incluso. Buscofen non mi scherma che per 5-6 ore, tanto che dopo 15-16 (mi sono svegliato nel sonno con dolori) ho preso per l'appunto il terzo. Nel caso si trattasse di alveolite secca, trovandomi a 170 km di distanza dal mio dentista, posso protrarre l'eventuale visita di correzione con questi a sabato prox (7 giorni dall'intervento)? Potreste consigliarmi un antidolorifico più indicato per questo tipo di dolori. Paracetamolo?
Distinti saluti
[#1]
non possiamo fare prescrizioni via mail
prenda l'antidolorifico che per altre occasioni si è dimostrato per lei efficace e lo prenda regolarmente 2.3al di per i primi giorni in attesa che il suo dentista la riveda
cordiali saluti
prenda l'antidolorifico che per altre occasioni si è dimostrato per lei efficace e lo prenda regolarmente 2.3al di per i primi giorni in attesa che il suo dentista la riveda
cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
[#2]
Utente
Capisco che la prescrizione non si possa fare via mail ma solo indicare un principio attivo utile in queste occasioni.
Io non assumo MAI antidolorifici, non ho esperienze utili.
Non li ho assunti nemmeno per un decorso post-operatorio per la rimozione di un'esostosi a forma di uncino che mi aveva perforato il tricipite riversandomi mezzo litro di sangue nel braccio (non so che cosa mi abbiano somministarto in ospedale), ne per la frattura netta del metatarso.
Un consiglio su un principio, una sostanza (se non si può far nome della marca del farmaco) che sia più indicata come antidolorifico per i dolori di tipo persistente.
Non dico che tale dolore sembri neuropatico ma è insostenibile.
E l'erba valeriana non fa molto effetto...
Io non assumo MAI antidolorifici, non ho esperienze utili.
Non li ho assunti nemmeno per un decorso post-operatorio per la rimozione di un'esostosi a forma di uncino che mi aveva perforato il tricipite riversandomi mezzo litro di sangue nel braccio (non so che cosa mi abbiano somministarto in ospedale), ne per la frattura netta del metatarso.
Un consiglio su un principio, una sostanza (se non si può far nome della marca del farmaco) che sia più indicata come antidolorifico per i dolori di tipo persistente.
Non dico che tale dolore sembri neuropatico ma è insostenibile.
E l'erba valeriana non fa molto effetto...
[#3]
Gentile Signore,
Sicuramente ad aggravare ed asacerbare la sintomatologia dolorosa sono stati gli sciacqui effettuati poco dopo l'intervento e successivamente: probabilmente hanno interferito con il coagulo, forse anche dislocandolo.
Se si tratta di alveolite post-estrattiva nessun antidolorifico sarà efficace completamente.
Pertanto eviti altri sciacqui anche se con colluttorio, al limite usi gel dentale a base di clorexidina allo 0,5% da applicare sulla gengiva cruentata, non fumi.
Per terapie farmacologiche, come giustamente ha detto il collega sopra, non è professinalmente nè deontologicamente corretto prescivere farmaci senza visitare il paziente: è soprattutto a tutela della sua salute.
Pertanto si sottoponga a visita di controllo presso il suo medico o altri per ottenere un aiuto più concreto.
Cordiali Saluti.
Sicuramente ad aggravare ed asacerbare la sintomatologia dolorosa sono stati gli sciacqui effettuati poco dopo l'intervento e successivamente: probabilmente hanno interferito con il coagulo, forse anche dislocandolo.
Se si tratta di alveolite post-estrattiva nessun antidolorifico sarà efficace completamente.
Pertanto eviti altri sciacqui anche se con colluttorio, al limite usi gel dentale a base di clorexidina allo 0,5% da applicare sulla gengiva cruentata, non fumi.
Per terapie farmacologiche, come giustamente ha detto il collega sopra, non è professinalmente nè deontologicamente corretto prescivere farmaci senza visitare il paziente: è soprattutto a tutela della sua salute.
Pertanto si sottoponga a visita di controllo presso il suo medico o altri per ottenere un aiuto più concreto.
Cordiali Saluti.
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.7k visite dal 07/09/2009.
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