Infezione post-estrazione molare deciduo
Buonasera,
Chiedo un consulto perché 18 giorni fa mi è stato estratto un molare deciduo, nello specifico il 35; non era cariato, ma si stava rompendo ed era arrivato il momento di intervenire.
L’estrazione è risultata più complessa del previsto perché la radice del dente in questione si era calcificata (mi scuso per il termine sicuramente non specialistico, ma così mi è stato spiegato) per cui il vostro collega ha impiegato più tempo e più fatica per portare a termine l’operazione.
Il decorso post-intervento è sembrato procede molto bene nel corso della prima settimana, al termine della quale mi sono stati tolti i punti.
All’incirca 3 giorni dopo ho iniziato a provare fastidio al dente adiacente al punto d’estrazione (sentivo pulsare) e a sentire una fastidiosa sabbietta in bocca al risveglio, all’interno dell’alveolo era presente una sostanza bianco-grigiastra che probabilmente era la causa della mia sabbietta; ho riportato tali sintomi al mio dentista che ha pulito la ferita e dato appuntamento per un controllo un mese dopo.
La stessa notte ho iniziato ad utilizzare il bite notturno (per il mantenimento) ed il dolore poche ore dopo è divenuto insopportabile.
Il giorno successivo il mio dentista mi ha visitata nuovamente e mi ha prescritto terapia antibiotica per 6 giorni ed ibuprofene per il dolore.
Ad oggi, dopo quindi 18 giorni dall’estrazione, e 4 giorni dall’inizio della terapia antibiotica, la ferita non risulta ancora rimarginata ed al suo interno presenta della sostanza biancastra.
Il dolore è diminuito, ma il fastidio è ancora presente e talvolta ho ancora la sensazione che il dente affianco pulso.
Premetto che sono stata sempre molto attenta all’igiene orale ed ho utilizzato colluttorio con Clorexidina 0, 2 durante la prima settimana.
Quello che vorrei chiedervi è se la presenza di questa sostanza biancastra è normale ancora oggi?
E se no, come posso evitare che si formi o come poterla togliere?
E quanto dovrebbe impiegare solitamente la gengiva a rimarginare?
Avrò certamente modo di riferire queste domande anche al mio dentista, ma non lo rivedrò prima di 4 giorni e vorrei capire quindi se potrebbe essere necessario anticipare la visita.
Vi ringrazio molto!! !
Chiedo un consulto perché 18 giorni fa mi è stato estratto un molare deciduo, nello specifico il 35; non era cariato, ma si stava rompendo ed era arrivato il momento di intervenire.
L’estrazione è risultata più complessa del previsto perché la radice del dente in questione si era calcificata (mi scuso per il termine sicuramente non specialistico, ma così mi è stato spiegato) per cui il vostro collega ha impiegato più tempo e più fatica per portare a termine l’operazione.
Il decorso post-intervento è sembrato procede molto bene nel corso della prima settimana, al termine della quale mi sono stati tolti i punti.
All’incirca 3 giorni dopo ho iniziato a provare fastidio al dente adiacente al punto d’estrazione (sentivo pulsare) e a sentire una fastidiosa sabbietta in bocca al risveglio, all’interno dell’alveolo era presente una sostanza bianco-grigiastra che probabilmente era la causa della mia sabbietta; ho riportato tali sintomi al mio dentista che ha pulito la ferita e dato appuntamento per un controllo un mese dopo.
La stessa notte ho iniziato ad utilizzare il bite notturno (per il mantenimento) ed il dolore poche ore dopo è divenuto insopportabile.
Il giorno successivo il mio dentista mi ha visitata nuovamente e mi ha prescritto terapia antibiotica per 6 giorni ed ibuprofene per il dolore.
Ad oggi, dopo quindi 18 giorni dall’estrazione, e 4 giorni dall’inizio della terapia antibiotica, la ferita non risulta ancora rimarginata ed al suo interno presenta della sostanza biancastra.
Il dolore è diminuito, ma il fastidio è ancora presente e talvolta ho ancora la sensazione che il dente affianco pulso.
Premetto che sono stata sempre molto attenta all’igiene orale ed ho utilizzato colluttorio con Clorexidina 0, 2 durante la prima settimana.
Quello che vorrei chiedervi è se la presenza di questa sostanza biancastra è normale ancora oggi?
E se no, come posso evitare che si formi o come poterla togliere?
E quanto dovrebbe impiegare solitamente la gengiva a rimarginare?
Avrò certamente modo di riferire queste domande anche al mio dentista, ma non lo rivedrò prima di 4 giorni e vorrei capire quindi se potrebbe essere necessario anticipare la visita.
Vi ringrazio molto!! !
[#1]
Gentilissima utente, il 35 è un dente permanente che corrisponde al secondo premolare inferiore sinistro, il secondo molare deciduo sinistro corrisponde al 75.
Durante l'intervento ci sono state delle complicanze e probabili traumi ai denti adiacenti, lo stato doloroso può protrarsi anche per un mese, la sostanza biancastra probabilmente è fibrina e non va rimossa.
Stia tranquilla, fino al prossimo appuntamento di controllo.
Durante l'intervento ci sono state delle complicanze e probabili traumi ai denti adiacenti, lo stato doloroso può protrarsi anche per un mese, la sostanza biancastra probabilmente è fibrina e non va rimossa.
Stia tranquilla, fino al prossimo appuntamento di controllo.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
[#2]
Utente
Gentilissimo Dottore,
Intanto la ringrazio molto per la sua risposta e per avermi tranquillizzata. E mi scusi, ho riportato male, il dente in questione é esattamente il 75. Approfitto della sua cortesia per chiederle quindi se oltre alla fibrina ed al fastidio anche il colore violaceo della gengiva, il suo dolore al tatto ed il leggero gonfiore della guancia sono sintomi da correlare al normale processo di guarigione. Pongo queste domande perché il mio odontoiatra nel corso dell’ultima visita mi ha anticipato che, qualora la terapia antibiotica non avesse funzionato, sarei potuta andare incontro ad un’alveolite e sarebbe quindi dovuto intervenire riaprendo la ferita. Spero di scongiurare questo nuovo intervento e per questo motivo cerco di non trascurare eventuali sintomi che potrebbero essere segnali di aggravamento.
La ringrazio ancora molto!
Intanto la ringrazio molto per la sua risposta e per avermi tranquillizzata. E mi scusi, ho riportato male, il dente in questione é esattamente il 75. Approfitto della sua cortesia per chiederle quindi se oltre alla fibrina ed al fastidio anche il colore violaceo della gengiva, il suo dolore al tatto ed il leggero gonfiore della guancia sono sintomi da correlare al normale processo di guarigione. Pongo queste domande perché il mio odontoiatra nel corso dell’ultima visita mi ha anticipato che, qualora la terapia antibiotica non avesse funzionato, sarei potuta andare incontro ad un’alveolite e sarebbe quindi dovuto intervenire riaprendo la ferita. Spero di scongiurare questo nuovo intervento e per questo motivo cerco di non trascurare eventuali sintomi che potrebbero essere segnali di aggravamento.
La ringrazio ancora molto!
[#3]
L' edema è favorevole, porta con sé fattori di guarigione e occorre se vogliamo ottenere una guarigione del tessuto osseo. Quindi deve avere pazienza, dopotutto sa che il dolore è normale e che può protrarsi per un mese, quindi meglio convivere soprattutto se la situazione migliora giorno dopo giorno.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1k visite dal 24/03/2024.
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