Liquido devitalizzante
Gentili Dottori, so che questo argomento è stato già trattato, ma vorrei avere ulteriori dettagli sui liquidi devitalizzanti. Il mio caso: a Ferragosto il molare superiore sinistro inizia a dolermi in modo insopportabile, tanto da spingermi a recarmi al prontosoccorso odontoiatrico (la mia dentista è in ferie!). Lì, mi viene diagnosticata una forte pulpite con incipiente necrosi del dente. Il dentista di turno mi apre il dente, liberandolo dalla grande otturazione dovuta a precedente carie, e lasciandolo coperto con un pezzettino di cotone, che poi ho dovuto cambiare per due volte al giorno, nei giorni successivi, onde evitare infezioni. Giunto il fatidico giorno del rientro dalle ferie della mia dentista, mi reco al suo studio dopo terapia antibiotica di tre giorni (ma a base di Ciproxin, perché l'Augmentin mi dà problemi di candidosi), per effettuare la devitalizzazione. Purtroppo però, l'anestesia non fa effetto su una parte del dente assai dolente. La dottoressa non riesce a lavorare, perché ogni volta che mi tocca, io salto per aria. Alla fine, decide di appormi un liquido devitalizzante e mi dice di tornare allo studio dopo cinque giorni, per procedere più tranquillamente alla devitalizzazione. Domanda: è veramente così pericoloso il liquido devitalizzante, e se sì, perché? Altra domanda: può darsi che il Ciproxin, in quanto non specifico per le infiammazioni odontoiatriche, non sia stato efficace nello sfiammarmi il dente? Ultima domanda: la dottoressa potrà ora lavorare tranquillamente e praticare una devitalizzazione efficace? Vi ringrazio infinitamente per la vostra cortese attenzione.
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Gentile Signora,
probabilmente si tratta di una 'pasta' devitalizzante', di solito a base di paraformaldeide e lidocaina.
Forse nei canali radicolari persistevano residui di polpa vitale, che talvolta, per la forte infiammazione, sono resistenti agli anestetici.
Quasi sicuramente nella prossima seduta la collega riuscirà a terminare la strumentazione dei canali.
probabilmente si tratta di una 'pasta' devitalizzante', di solito a base di paraformaldeide e lidocaina.
Forse nei canali radicolari persistevano residui di polpa vitale, che talvolta, per la forte infiammazione, sono resistenti agli anestetici.
Quasi sicuramente nella prossima seduta la collega riuscirà a terminare la strumentazione dei canali.
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#2]
-non è che la pasta devitalizzante sia di uso comune fra gli endodonzisti, tutt'altro, anche perchè un'eventuale anestesia all'interno della camera pulpare associata all'anestesia tradizionale è solitamente efficace permettendo anche in caso di importanti infiammazioni la cura canalare
se poi la pasta devitalizzante fuoriesce dalla camera pulpare può essere dannosa ai tessuti molli e duri ( gengiva e osso )
-il ciproxin è un ottimo antibiotico ma può non risolvere completamente un processo infiammatorio odontogeno
-può essere che possa lavorare come no ( si raccomandi usi anche la diga per la devitalizzazione nel caso non la usasse )
cordiali saluti
se poi la pasta devitalizzante fuoriesce dalla camera pulpare può essere dannosa ai tessuti molli e duri ( gengiva e osso )
-il ciproxin è un ottimo antibiotico ma può non risolvere completamente un processo infiammatorio odontogeno
-può essere che possa lavorare come no ( si raccomandi usi anche la diga per la devitalizzazione nel caso non la usasse )
cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.5k visite dal 01/09/2009.
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