Il mio dentista intende mettermi delle corone unite fra loro a gruppi di 3 o 4
Ho accettato di sottopormi alla installazione di corone in zirconi sui miei denti, qualcuno devitalizzato ma x la maggior parte vitali, perchè consumati e brutti esteticamente, sia nell'arcata superiore che in quella inferiore.
Il dentista ha già eseguito la preparazione dei monconi e messo dei provvisori uniti fra loro in blocco.
Nell'accingersi alla preparazione dei denti definitivi mi comunica che intende realizzare delle corone unite a gruppi di 4 o 5 denti perchè, dice, i monconi sarebbero troppo corti, anche se sani e stabili, e le corone singole rischierebbero di staccarsi.
Anche l'odontotecnico con cui ho parlato sostiene la tesi, non so se per supportare il dentista per cui lavora o perchè ne sia veramente convinto.
Io non sono d'accordo sulle corone unite ed ho letto alcuni consulti sull'argomento che mettevano in evidenza molte problematiche che potevano manifestarsi in seguito a protesi di questo tipo: gengiviti, difficoltà nella pulizia, denti che muovono in blocco e fanno effetto "leva" (sensazione questa che ho già adesso con il provvisorio).
Mi dice inoltre che, avendo io 64 anni, corro il rischio che le corone singole tendano a distanziarsi con il tempo creando degli antiestetici interspazi e che se voglio le corone singole devo essere consapevole di quello che potrebbe succedere ed assumermene la responsabilità.
Mi sono sempre affidata a questo dentista che mi cura ormai da 30 anni ma ho paura che in questo caso, trattandosi di un intervento molto impegnativo (24 corone) lui stia cercando di semplificarsi la vita...ho accettato il suo preventivo x le 24 corone ad un prezzo di mercato senza trattare più di tanto...sono confusa e non so se portare avanti la mia idea o lasciarmi indirizzare...avete un consiglio per me?
Il dentista ha già eseguito la preparazione dei monconi e messo dei provvisori uniti fra loro in blocco.
Nell'accingersi alla preparazione dei denti definitivi mi comunica che intende realizzare delle corone unite a gruppi di 4 o 5 denti perchè, dice, i monconi sarebbero troppo corti, anche se sani e stabili, e le corone singole rischierebbero di staccarsi.
Anche l'odontotecnico con cui ho parlato sostiene la tesi, non so se per supportare il dentista per cui lavora o perchè ne sia veramente convinto.
Io non sono d'accordo sulle corone unite ed ho letto alcuni consulti sull'argomento che mettevano in evidenza molte problematiche che potevano manifestarsi in seguito a protesi di questo tipo: gengiviti, difficoltà nella pulizia, denti che muovono in blocco e fanno effetto "leva" (sensazione questa che ho già adesso con il provvisorio).
Mi dice inoltre che, avendo io 64 anni, corro il rischio che le corone singole tendano a distanziarsi con il tempo creando degli antiestetici interspazi e che se voglio le corone singole devo essere consapevole di quello che potrebbe succedere ed assumermene la responsabilità.
Mi sono sempre affidata a questo dentista che mi cura ormai da 30 anni ma ho paura che in questo caso, trattandosi di un intervento molto impegnativo (24 corone) lui stia cercando di semplificarsi la vita...ho accettato il suo preventivo x le 24 corone ad un prezzo di mercato senza trattare più di tanto...sono confusa e non so se portare avanti la mia idea o lasciarmi indirizzare...avete un consiglio per me?
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Gentilissima utente, non sempre possiamo realizzare delle riabilitazioni, che corrispondono a quello che troviamo scritto sui libri. Non conosco il parere del collega, ma da quel che racconta le sono state date delle chiare motivazioni, di cui l'odontoiatria si assume tutte le responsabilità. Ricordiamoci che tutti i ponti sono costituiti da più elementi uniti e che milioni di persone hanno in bocca riabilitazioni di questo genere senza grandi problemi. Lei attraverso il dottor Google ha recepito quanto scritto sui libri e lo vorrebbe, ma purtroppo il dottor Google, non si assume alcuna responsabilità. L'importante è che le corone siano ben realizzate e trent'anni di cure non dovrebbero lasciare dubbi.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
[#3]
Non eseguo praticamente MAI protesi su denti naturali unendoli fra di loro; forse una o due volte ho dovuto unire 3 o 4 corone assieme; in 35 anni di professione, e nessuna negli ultimi 15 anni di carriera.
Solo se vi sono dei denti mancanti la cosa può essere ipotizzata, eseguendo un ponte dentale consistente in un pilastro dietro, un pilastro davanti e un elemento sospeso unito ai due pilastri.
Il parere dell'odontotecnico ha rilevanza paragonabile a quella della portinaia dello stabile dello studio.
I monconi corti sono una complicanza relativa: un bravo dentista sa fare una preparazione corretta, e un bravo odontotecnico sa eseguire delle protesi con la giusta frizione.
Nella comune pratica dentistica le corone vengono spesso unite per "farle stare su" anche se poco precise.
Quanto a questa affermazione:
"Le corone singole tendano a distanziarsi con il tempo creando degli antiestetici interspazi" è ridicola.
I denti si distanziano solo se vi sono dei vuoti, dei denti mancanti. Che questi denti siano ricoperti da una corona o assolutamente sani E' IRRILEVANTE.
Le corone unite creano inoltre un notevole impedimento alla loro pulizia, impedendo l'uso del filo interdentale.
I denti sono separati fra loro perchè non sono fissi dentro l'osso, ma legati all'osso da un legamento che permette una piccola mobilità.
Questa piccola mobilità è fondamentale perchè rappresenta una riserva funzionale di adattamento al cambiare della situazione orale, al progressivo consumo ed usura dell'apparato.
Il "Grande Architetto", o Dio per i credenti, sapeva bene come fare un apparato orale in grado di durare per un secolo intero.
Ogni tanto però salta fuori un dentista che ne sa più di lui.
Non posso escludere che vi siano delle motivazioni serie nel suo specifico caso per unire dei denti fra di loro; ogni caso è diverso dall'altro, ma tali motivazioni vanno illustrate al paziente in modo chiaro e completo, e non con motivazioni farlocche.
Questa illustrazione si chiama "consenso informato" ed è un obbligo di legge e deve essere espresso in forma chiara e comprensibile sulla sua specifica situazione.
L'odontotenico lei non deve neppure vederlo, almeno in questa fase di progettazione.
La sua interfaccia è il dentista, è lui che interviene SEMPRE e COMUNQUE nella sua bocca, e non altri.
E' il dentista che le da indicazioni all'odontotecnico, che prende le impronte, effettua le prove e "registra" in bocca.
Non altri.
La sua presenza in studio non è prevista.
In alcuni casi particolarmente complessi potrebbe essere accettata la sua saltuaria presenza per fornire il suo apporto di competenze tecniche al dentista, per verificare il colore dei denti e per recepire meglio le sue direttive, ma non deve sostituirsi ad esso. Non le deve mettere "le mani in bocca" (è un reato da Codice Penale), né "visitarla" (sempre di reato si tratta).
Su confronti con il suo dentista sulle REALI MOTIVAZIONI della proposta terapeutica; potrebbero anche essere corrette. Ma non sono i monconi corti per cui le corone non tengono, né gli spazi neri di denti che si allontanano.
Se le motivazioni non la convincessero, "porti il suo sorriso altrove", come cantava Francesco De Gregori.
Solo se vi sono dei denti mancanti la cosa può essere ipotizzata, eseguendo un ponte dentale consistente in un pilastro dietro, un pilastro davanti e un elemento sospeso unito ai due pilastri.
Il parere dell'odontotecnico ha rilevanza paragonabile a quella della portinaia dello stabile dello studio.
I monconi corti sono una complicanza relativa: un bravo dentista sa fare una preparazione corretta, e un bravo odontotecnico sa eseguire delle protesi con la giusta frizione.
Nella comune pratica dentistica le corone vengono spesso unite per "farle stare su" anche se poco precise.
Quanto a questa affermazione:
"Le corone singole tendano a distanziarsi con il tempo creando degli antiestetici interspazi" è ridicola.
I denti si distanziano solo se vi sono dei vuoti, dei denti mancanti. Che questi denti siano ricoperti da una corona o assolutamente sani E' IRRILEVANTE.
Le corone unite creano inoltre un notevole impedimento alla loro pulizia, impedendo l'uso del filo interdentale.
I denti sono separati fra loro perchè non sono fissi dentro l'osso, ma legati all'osso da un legamento che permette una piccola mobilità.
Questa piccola mobilità è fondamentale perchè rappresenta una riserva funzionale di adattamento al cambiare della situazione orale, al progressivo consumo ed usura dell'apparato.
Il "Grande Architetto", o Dio per i credenti, sapeva bene come fare un apparato orale in grado di durare per un secolo intero.
Ogni tanto però salta fuori un dentista che ne sa più di lui.
Non posso escludere che vi siano delle motivazioni serie nel suo specifico caso per unire dei denti fra di loro; ogni caso è diverso dall'altro, ma tali motivazioni vanno illustrate al paziente in modo chiaro e completo, e non con motivazioni farlocche.
Questa illustrazione si chiama "consenso informato" ed è un obbligo di legge e deve essere espresso in forma chiara e comprensibile sulla sua specifica situazione.
L'odontotenico lei non deve neppure vederlo, almeno in questa fase di progettazione.
La sua interfaccia è il dentista, è lui che interviene SEMPRE e COMUNQUE nella sua bocca, e non altri.
E' il dentista che le da indicazioni all'odontotecnico, che prende le impronte, effettua le prove e "registra" in bocca.
Non altri.
La sua presenza in studio non è prevista.
In alcuni casi particolarmente complessi potrebbe essere accettata la sua saltuaria presenza per fornire il suo apporto di competenze tecniche al dentista, per verificare il colore dei denti e per recepire meglio le sue direttive, ma non deve sostituirsi ad esso. Non le deve mettere "le mani in bocca" (è un reato da Codice Penale), né "visitarla" (sempre di reato si tratta).
Su confronti con il suo dentista sulle REALI MOTIVAZIONI della proposta terapeutica; potrebbero anche essere corrette. Ma non sono i monconi corti per cui le corone non tengono, né gli spazi neri di denti che si allontanano.
Se le motivazioni non la convincessero, "porti il suo sorriso altrove", come cantava Francesco De Gregori.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 03/02/2024.
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