Il punto è che, essendo miope sin

gentile dottore,
ho 26 anni e,come molti giovani, desidero fare un lancio col paracadute. Il punto è che, essendo miope sin da piccola, l'oculista mi ha diagnosticato 4 anni fa delle piccole lesioni "a bava di lumaca" alla retina che erano rimaste tali al controllo successivo. devo dire che non ho mai visto lampi di luce o cose del genere e che non è stata mai riscontrata la necessità di un intervento immediato però ho un po' paura...so già che lei me lo sconsiglierà e che, da incosciente, non vorrò rinunciarci. non è che potrebbe darmi qualche informazione rassicurante al riguardo? e soprattutto ci sono suggerimenti o dei comportamenti da adottare volti a limitare i danni(oltre a quello di lasciar perdere)?
la ringrazio molto
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
mia giovane amica
sue domande
1)non è che potrebbe darmi qualche informazione rassicurante al riguardo?
risposta
l'attività sportiva non è controindicata nel miope
o nel paziente con degenerazioni tretiniche periferiche non regmatogene, se cerca bene sul nostro sito un ragazzo già operato per distacco di retina si è lanciato con il paracadute e ci ha inviato anche il link per vedere il lancio.
direi che una visita oculistica di contollo prima di questa attività aviolancistica ppotrebbe bastare.

2)soprattutto ci sono suggerimenti o dei comportamenti da adottare volti a limitare i danni(oltre a quello di lasciar perdere)?
risposta
da medico e da paracadutista
non ci sono consigli particolari, tranne quello di evitare di batter la testa...
il volo è una emozione unica e solo Lei sa quando
e se decidere di "saltare".
in bocca al lupo
e legga il mio minforma...
ne ho scritto un altro , ma non andrà on line prima del suo lancio.
se mi contatta via mail
glielo mando
profluigimarino@gmail.com
la ringrazio molto

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808

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Utente
Utente
gentile dottore la ringrazio per la tempestività della risposta. non vorrei essere insistente, sono realmente motivata però navigando su internet ho letto che le degenerazioni a bava di lumaca sono regmatogene e questo mi ha fatto venire ancora dei dubbi che si sono sostituiti all'iniziale eccitazione! spero vada tutto bene sabato(giorno in cui effettuerò il lancio) ma nel frattempo non è che può darmi ulteriori delucidazioni?
la ringrazio ancora e colgo l'occasione per permettermi di dirle che lei è un grande!
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
si l'ho scritto ache io,
nel dubbio faccia una fotocoagulazione Laser,
ma se il suo medico oculista non l'ha fatta
lei ha forse solo qualche piccola area
qualche aspetto, non una grave degenerazione...
certo chi l'ha visitata ha il quadro completo...
noi siamo solo on Line...
a presto
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
le allego mio minforma
presente su questo SITO
Degenerazioni retiniche periferiche
Sono alterazioni degenerative specifiche della periferia retinica.
La causa principale è una progressiva insufficienza di vascolarizzazione retinica della periferia retinica, concause sono le trazioni vitreo-retiniche periferiche e la miopia medio – elevata .
Le degenerazioni retiniche periferiche si presentano a tutte le età, più frequentemente nei soggetti miopi e nei soggetti adulti che praticano attività sportiva o attività lavorative pesanti e a volte negli anziani.
Lei degenerazioni sono più presenti generalmente nel settore retinico supero temporale.
Fra queste, quelle a palizzata, a bava di lumaca ed il pigmento focale sono le più pericolose, e la patologica aderenza vitreo-retinica presente in questi casi può causare una rottura retinica a seguito di fenomeni di trazione .
Le degenerazioni retiniche periferiche sono generalmente asintomatiche.
Se associate a trazioni vitreoretiniche periferiche, la trazione vitreale su di esse provoca la stimolazione del tessuto retinico periferico con formazione di fotopsie (lampi), alla periferia del campo visivo.
L’acuità visiva centrale non è mai interessata.
In pazienti sintomatici in presenza di fotopsie, è indispensabile l’esame biomicroscopico della periferia retinica con lente di Goldmann a tre specchi.
La degenerazione a palizzata si presenta come un’area fusiforme di assottigliamento retinico con un reticolo di strie biancastre filiformi;
al suo interno si possono trovare microfoni retinici.
La degenerazione a bava di lumaca si presenta come una area con aspetto biancastro simile alla brina.
Il pigmento focale si presenta come una chiazza di iperpigmentazione retinica.
La retinoschisi degenerativa si presenta come una area di lesioni cistiche con sdoppiamento del tessuto retinico che può progredire in senso circonferenziale.
L’esame biomicroscopico della periferia del fondo oculare ci consente di porre una corretta diagnosi. Deve comunque essere posta diagnosi differenziale fra le varie forme di degenerazioni retiniche periferiche per riconoscere ed eventualmente trattare quelle regmatogene, ossia quelle che possono dar luogo ad una rottura retinica e successivo distacco di retina. La prognosi è funzionalmente buona, a patto che vengano seguite ed eventualmente trattate con il LASER o con la CRIOTERAPIA le lesioni più pericolose.
Non vi è terapia efficace per limitare la progressione nel tempo delle degenerazioni retiniche periferiche. Vi è però una terapia profilattica efficace per prevenire un distacco di retina confinando ed isolando le degenerazioni retiniche a maggior rischio regmatogeno.
Ciò si ottiene appunto con la terapia LASER r o con crioapplicazioni, che creano una cicatrice adesiva attorno alle degenerazioni pericolose, impedendo il distacco della retina.
La terapia chirurgica vitreo retinica è da prendere in considerazione nei casi di presenza di aree di degenerazione retiniche periferiche multiple e molto estese.