Il nervo ottico non presenta danni

salve,
sono una mamma di 30 anni, mi hanno diagnosticato una pressione oculare di 26 che definiscono ad alto rischio per glaucoma, dal momento che sono presenti casi in famiglia: mia mamma. Ho già effettuato altre 2 visite oculistiche:ad una la pressione era addirittura di 34 all'altra 20!!!Quello che io mi chiedo è mai possibile che in tre visite effettuate nella stessa settimana,alla stessa ora e soprattutto con la stessa metodica(con le gocce di anestetico)ci sia così tanta differenza??Achi credere?Ho effettuato anche una pachimetria e i valori erano tra i 600 e i 700, il fondo oculare a dir loro era buono e il nervo ottico non presenta danni.Il campo visivo è nella norma.
In tutte queste visite non mi è stato prescritto nessun farmaco!E'giusto così?
Mi è stato prescritto solo un day-ospital x una curva tonometrica.
Vorrei inoltre sapere se c'è anche un nesso logico sul fatto che in gravidanza nel primo trimestre ho contratto la toxoplasmosi ed ho dovuto effettuare tutta la profilassi x tutta la gravidanza con la rovamicina x 3 volte al giorno.Inoltre io sto ancora allattando al seno mio figlio di 8 mesi!!
Vi chiedo un consulto medico a proposito di quanto esposto.
Vi ringrazio in anticipo,
cordiali saluti, Carla.



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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
certo è che con 26 di tono lei ha un glaucoma!!
Valori minimamente discordanti della pressione ocular possono essere ascritti alla differente strumentazione usata nei diversi presidi sanitari!
Ma non è ASSOLUTAMENTE questo quello che conta!!!!
Esistono glaucomi a BASSA PRESSIONE(14 mmHg) o NORMOTESI(15-16 mmHg) ed IPERTONI OCULARI SINE GLAUCOMA!!!Quindi non mi soffermerei sul numerino che a quanto pare significa poco!!!!!
Il glaucoma è una sindrome proteiforme e sono ormai ben altri i parametri da seguire!
Un parametro usato molto importante nella diagnostica è infatti un parametro di forma, che è funzione della quantità di fibre nervose (cup), che risulta variabile nell’evoluzione della malattia, e di un’altra dimensione della papilla ottica (disc), il diametro del disco ottico, che risulta costante nel tempo ma che presenta una notevole variabilità individuale. Tale parametro è definito come rapporto fra due dimensioni che definiscono la forma della papilla ottica ed è comunemente noto come cup-to-disc ratio (C/D). L’intervariabilità individuale della morfologia della papilla ottica è stata oggetto di numerosi studi , alcuni dei quali hanno messo in evidenza che questa è influenzata dall’etnia e da molti altri fattori!
Analisi morfologica e morfometrica delle fibre nel nervo ottico e peripapillari: la valutazione qualitativa della papilla ottica può essere fatta con la semplice oftalmoscopia (che fa parte della normale visita oculistica), con stereofotografie, o con apparecchi più sofisticati (quali lo Scanning Laser Ophthalmoscope). Con queste modalità si riesce ad indicare il rapporto cup/disc, che esprime l'entità della escavazione del nervo ottico, e ci consente di esprimere con un valore numerico il possibile danno glaucomatoso: più è vicino a 0.9 più è escavato il nervo; più è vicino a 0.1 meno è alterato il nervo. La valutazione quantitativa della papilla ottica e delle fibre nervose peripapillari avviene con apparecchi quali: HRT, GDx e OCT. La tomografia neuro-retinica HRT (Heidelberg Retinal Tomography) ricostruisce in tre dimensioni le scansioni effettuate con laser confocale. La polarimetria a scansione laser (GDx) studia la birifrangenza dello strato delle fibre del nervo ottico. L'OCT (Tomografia Ottica a luce Coerente) è basato sull’interferometria, tecnica di misurazione per alcuni aspetti simile all’ecografia, ma anzichè le onde sonore si sfruttano le onde luminose. Questi apparecchi consentono spesso di individuare alterazioni morfologiche del nervo ottico prima ancora che appaiano le alterazioni funzionali all'esame del campo visivo. Il primo esame raccolto (baseline) è importante per i casi dubbi di glaucoma, per una diagnosi precoce; ma l'impiego di questi apparecchi diventa fondamentale per il follow up della malattia, tramite la ripetizione dell'esame un paio di volte all'anno: il software di questi apparecchi consente di confrontare tra loro gli esami ed analizza con complesse formule matematiche l'eventuale stabilità o l'eventuale peggioramento del quadro morfologico papillare!
MI MANDI UN CAMPO VISIVO COMPUTERIZZATO,LA QUANTIZZAZIONE DEL CUP/DISK RATIO,UN OCT-HRT ed io proverò a conigliarla!!!


Un caro saluto.
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