Mia figlia ha 14 mesi e da almeno due soffre di questo calazio alla palpebra superiore all occhio
buongiorno ho bisogno di aiuto per risolvere un problema della mia piccola bambina.Mia figlia ha 14 mesi e da almeno due soffre di questo calazio alla palpebra superiore all occhio destro.Il pediatra prima le ha prescritto betabioptal pomata per 5/6 giorni poi successivsmente le ha diagnosticato un erpes che abbiamo curato con aciclovir sciroppo.
dopo entrambe le cure sembrava l occhio migliorasse. Anche l oculista l ha vista per la precisione una settimana fa e mi ha detto che la bimba puo conviverci perche non e infiammato abbastanza da incidere e toglierlo.adesso la situazione è peggiorata ha di nuovo una brutta congiuntivite, che sto tentando di calmare con impacchi caldo umidi.cosa mi consiglia di fare..saprebbe indirizzarmi verso un bravo oculista e magari potrebbe darmi qualche suggerimento per rendere il tutto meno fastidioso.
la ringrazio.
dopo entrambe le cure sembrava l occhio migliorasse. Anche l oculista l ha vista per la precisione una settimana fa e mi ha detto che la bimba puo conviverci perche non e infiammato abbastanza da incidere e toglierlo.adesso la situazione è peggiorata ha di nuovo una brutta congiuntivite, che sto tentando di calmare con impacchi caldo umidi.cosa mi consiglia di fare..saprebbe indirizzarmi verso un bravo oculista e magari potrebbe darmi qualche suggerimento per rendere il tutto meno fastidioso.
la ringrazio.
[#1]
Oculista
Carissimo,
si è lasciato un pò complicare le cose!!
Il calazio unitamente all'orzaiolo, rappresenta una delle più frequenti lesioni acquisite della palpebra.
Le palpebre contengono alcune strutture annessiali particolari: le ciglia con annesse le ghiandole di Zeiss (gh. sebacee); le ghiandole di Moll,sudoripare modificate, e le ghiandole di Meibomio. Queste sono ghiandole sebacee olocrine inserite profondamente nel piatto tarsale e completamente indipendenti dai follicoli delle ciglia. Sono presenti in un numero variabile da 20 a 30 sulla palpebra superiore e da 10 a 20 in quella inferiore e producono un materiale lipidico normale costituente del film lacrimale.
Qualora si verifichi l'ostruzione del dotto escretore o quando una primitiva infezione batterica (orzaiolo interno) ne provochi la rottura,il rilascio del materiale lipidico nei tessuti circostanti produce una reazione da corpo estraneo costituita da istiociti, cellule giganti multinucleate, plasmacellule, eosinofili, linfociti e leucociti polimorfonucleati. Si costituisce così il calazio, un lipogranuloma che si sviluppa attorno alle ghiandole di Meibomio. La diagnosi differenziale principale va posta con l'orzaiolo, infezione batterica a carico del bulbo pilifero e/o delle ghiandole di Zeiss (orzaiolo esterno) o delle ghiandole di Meibomio (orzaiolo interno), il più delle volte sostenuta dallo Staphylococcus aureus.
Può regredire in circa una settimana o si incista ed allora resta.
Il calazio è quindi una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze sterili medicate preconfezionate.
• L’igiene oculare nei bambini ed in particolare nei
neonati: pulire quotidianamente ed accuratamente gli occhi
dei neonati, per ridurre il rischio di infezioni, in quanto non dotati di difese immunitarie completamente sviluppate.
Comunque è meglio verificare se esistono problemi di stitichezza e/o intestinali senso lato.
Un caro saluto.
si è lasciato un pò complicare le cose!!
Il calazio unitamente all'orzaiolo, rappresenta una delle più frequenti lesioni acquisite della palpebra.
Le palpebre contengono alcune strutture annessiali particolari: le ciglia con annesse le ghiandole di Zeiss (gh. sebacee); le ghiandole di Moll,sudoripare modificate, e le ghiandole di Meibomio. Queste sono ghiandole sebacee olocrine inserite profondamente nel piatto tarsale e completamente indipendenti dai follicoli delle ciglia. Sono presenti in un numero variabile da 20 a 30 sulla palpebra superiore e da 10 a 20 in quella inferiore e producono un materiale lipidico normale costituente del film lacrimale.
Qualora si verifichi l'ostruzione del dotto escretore o quando una primitiva infezione batterica (orzaiolo interno) ne provochi la rottura,il rilascio del materiale lipidico nei tessuti circostanti produce una reazione da corpo estraneo costituita da istiociti, cellule giganti multinucleate, plasmacellule, eosinofili, linfociti e leucociti polimorfonucleati. Si costituisce così il calazio, un lipogranuloma che si sviluppa attorno alle ghiandole di Meibomio. La diagnosi differenziale principale va posta con l'orzaiolo, infezione batterica a carico del bulbo pilifero e/o delle ghiandole di Zeiss (orzaiolo esterno) o delle ghiandole di Meibomio (orzaiolo interno), il più delle volte sostenuta dallo Staphylococcus aureus.
Può regredire in circa una settimana o si incista ed allora resta.
Il calazio è quindi una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze sterili medicate preconfezionate.
• L’igiene oculare nei bambini ed in particolare nei
neonati: pulire quotidianamente ed accuratamente gli occhi
dei neonati, per ridurre il rischio di infezioni, in quanto non dotati di difese immunitarie completamente sviluppate.
Comunque è meglio verificare se esistono problemi di stitichezza e/o intestinali senso lato.
Un caro saluto.
[#2]
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la rapidità con cui mi ha risposto! Nel frattempo il pediatra per l' ennesima congiuntivite ci ha prescritto CEFODOX sciroppo 2 volte al giorno per 8 giorni e poi CERCHIO in gocce 6 la mattina e 10 la sera per 20 giorni. La congiuntivite sembra miggliori mentre il calazio non accenna a sparire. Parlava di stitichezza..a dir la verità mia figlia ne soffre infatti per aiutarla ad andare di corpo il pediatra mi ha suggerito di darle due bustine di SEDASTIP di milte sciolte nel latte la mattina a colazione. Tentiamo poi di darle ogni giorno almeno in un pasto il passato di verdure e per merenda la pera. Che legame ci potrebbe essere tra la stitichezza e il calazio?
La ringrazio per il suo cortese consulto.
La ringrazio per il suo cortese consulto.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.4k visite dal 24/06/2009.
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