Dubbi sulla pinguecola e legami con il covid
Buonasera, sono una donna di 32 anni e da circa uno ho un disturbo che inizialmente riguardava solo l'occhio sinistro, ora entrambi: consiste in una striscia rossa che va dall'iride all'angolo interno dell'occhio, occupando dunque una buona parte della cornea.
Secondo il primo oculista che ho consultato si trattava di pterigio e andava curato con un collirio umettante e uno antinfiammatorio.
Il problema tuttavia persisteva senza migliorare e altri oculisti e hanno diagnosticato una pinguecola.
Ho iniziato a soffrirne mentre avevo il Covid, una forma "leggera", anche se la positività è durata un mese che ovviamente ho passato chiusa in casa.
Specifico quest'informazione perché mi è stato spiegato che la pinguecola è legata all'esposizione solare, dunque mi ha stupito l'insorgenza del problema nel suddetto periodo.
Mi è stato anche detto che altri fattori possono aver contribuito, per esempio la polvere (ed io sono allergica agli acari).
Ormai so bene che la pinguecola non sparisce e per due volte ho seguito una cura di10-20 giorni con colliri cortisonici e umettanti, in seguito alla quale la situazione è migliorata un po' per poi ripresentarsi quasi a caso, all'aperto o al chiuso, con molte variazioni di intensità dell'area dell'occhio irritata da un'ora all'altra della stessa giornata.
Si tratta perlopiù di un problema estetico, ma ultimamente tende ad arrossarsi anche l'occhio destro (nel quale finora si vedeva al massimo una striscia rosata) e che sento un lieve dolore se leggo o sto al computer a lungo.
L'ultimo oculista mi ha consigliato di usare un collirio umettante almeno due volte al giorno e mi ha sconsigliato l'asportazione della pinguecola in quanto inutile (dato che il problema potrebbe ripreentarsi) e potenzialmente molto fastidiosa per me che ho gli occhi molto sensibili per via delle allergie di cui soffro (cani e gatti, certe piante e ovviamente gli acari della polvere) che mi provocano raffreddore, secchezza alla gola e lacrimazione o comunque fastidio agli occhi.
Mi è stato sconsigliato anche di usare colliri antistaminici in quanto solo momentaneamente utili per sbiancare l'occhio ma potenzialmente controproducenti se usati spesso.
Non sono stati riscontrati problemi legati alla vista (sempre 11/10, l'ultima volta 10/10 all'occhio sinistro) o alla pressione oculare.
Spero di essermi spiegata e di trovare una risposta alle due domande che vorrei porre: per prima cosa vi chiedo se l'uso costante di un collirio umettante può effettivamente aiutarmi molto nella gestione del problema e se ha senso ripetere la cura con il collirio cortisonico a distanza di pochi mesi.
Inoltre - e soprattutto - vorrei sapere se ci sono possibilità che questo disturbo sia una conseguenza del Covid.
Un oculista non l'ha escluso, spiegandomi che si sa poco degli effetti di questo virus in generale ma che comunque nell'ultimo anno sono stati studiati casi di sue "ripercussioni" proprio sugli occhi.
Ringrazio chi mi risponderà.
Secondo il primo oculista che ho consultato si trattava di pterigio e andava curato con un collirio umettante e uno antinfiammatorio.
Il problema tuttavia persisteva senza migliorare e altri oculisti e hanno diagnosticato una pinguecola.
Ho iniziato a soffrirne mentre avevo il Covid, una forma "leggera", anche se la positività è durata un mese che ovviamente ho passato chiusa in casa.
Specifico quest'informazione perché mi è stato spiegato che la pinguecola è legata all'esposizione solare, dunque mi ha stupito l'insorgenza del problema nel suddetto periodo.
Mi è stato anche detto che altri fattori possono aver contribuito, per esempio la polvere (ed io sono allergica agli acari).
Ormai so bene che la pinguecola non sparisce e per due volte ho seguito una cura di10-20 giorni con colliri cortisonici e umettanti, in seguito alla quale la situazione è migliorata un po' per poi ripresentarsi quasi a caso, all'aperto o al chiuso, con molte variazioni di intensità dell'area dell'occhio irritata da un'ora all'altra della stessa giornata.
Si tratta perlopiù di un problema estetico, ma ultimamente tende ad arrossarsi anche l'occhio destro (nel quale finora si vedeva al massimo una striscia rosata) e che sento un lieve dolore se leggo o sto al computer a lungo.
L'ultimo oculista mi ha consigliato di usare un collirio umettante almeno due volte al giorno e mi ha sconsigliato l'asportazione della pinguecola in quanto inutile (dato che il problema potrebbe ripreentarsi) e potenzialmente molto fastidiosa per me che ho gli occhi molto sensibili per via delle allergie di cui soffro (cani e gatti, certe piante e ovviamente gli acari della polvere) che mi provocano raffreddore, secchezza alla gola e lacrimazione o comunque fastidio agli occhi.
Mi è stato sconsigliato anche di usare colliri antistaminici in quanto solo momentaneamente utili per sbiancare l'occhio ma potenzialmente controproducenti se usati spesso.
Non sono stati riscontrati problemi legati alla vista (sempre 11/10, l'ultima volta 10/10 all'occhio sinistro) o alla pressione oculare.
Spero di essermi spiegata e di trovare una risposta alle due domande che vorrei porre: per prima cosa vi chiedo se l'uso costante di un collirio umettante può effettivamente aiutarmi molto nella gestione del problema e se ha senso ripetere la cura con il collirio cortisonico a distanza di pochi mesi.
Inoltre - e soprattutto - vorrei sapere se ci sono possibilità che questo disturbo sia una conseguenza del Covid.
Un oculista non l'ha escluso, spiegandomi che si sa poco degli effetti di questo virus in generale ma che comunque nell'ultimo anno sono stati studiati casi di sue "ripercussioni" proprio sugli occhi.
Ringrazio chi mi risponderà.
[#1]
Salve,
Non ci sono prove che possa essere legato al covid, è sempre stata una malattia frequente,cicli periodici di cortisonici legger non sono un problema sotto controllo oculistico. Lacrime artificiali vanno bene, identificando quella giusta.
Mi piacerebbe poterla aiutare di più, ma un consulto online può essere solo indicativo, non diagnostico, pertanto le sue domande non possono che trovare risposta solamente dopo che uno Specialista l'abbia attentamente ascoltata e visitata. Se successivamente necessita di chiarimenti saremo a disposizione.
Mi faccia sapere eventuali novità.
Cordiali Saluti
Non ci sono prove che possa essere legato al covid, è sempre stata una malattia frequente,cicli periodici di cortisonici legger non sono un problema sotto controllo oculistico. Lacrime artificiali vanno bene, identificando quella giusta.
Mi piacerebbe poterla aiutare di più, ma un consulto online può essere solo indicativo, non diagnostico, pertanto le sue domande non possono che trovare risposta solamente dopo che uno Specialista l'abbia attentamente ascoltata e visitata. Se successivamente necessita di chiarimenti saremo a disposizione.
Mi faccia sapere eventuali novità.
Cordiali Saluti
Dr. Enzo D'Ambrosio - HiQ vision Centro laser
Centro Oftalmico D'Ambrosio - Taranto
www.centroftalmicodambrosio.eu - cercaci su Fb!
[#2]
Utente
Gentile Dott. D'Ambrosio,
La ringrazio per la risposta rapida e cortese. Durante l'anno ho utilizzato due colliri lubrificanti, Thealoz Duo e Altial Plus, e mi sono trovata bene con entrambi, forse soprattutto con il secondo. Risentirò l'oculista per sapere se è il caso di fare un nuovo ciclo di colliri cortisonici. L'ultima volta, qualche mese fa, ho usato Desadoc per 5 giorni, poi Lotemax (tre volte al giorno, poi due e infine una) per 15 giorni.
Cordiali saluti.
La ringrazio per la risposta rapida e cortese. Durante l'anno ho utilizzato due colliri lubrificanti, Thealoz Duo e Altial Plus, e mi sono trovata bene con entrambi, forse soprattutto con il secondo. Risentirò l'oculista per sapere se è il caso di fare un nuovo ciclo di colliri cortisonici. L'ultima volta, qualche mese fa, ho usato Desadoc per 5 giorni, poi Lotemax (tre volte al giorno, poi due e infine una) per 15 giorni.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10k visite dal 25/01/2022.
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