Operazione cataratta andata male
gentili dottori, mi scuso fina da subito se non potrò essere molto precisa,ma mi sono fata spiegare la questione da terze persone.
vengo ai fatti:
qualche mese fa mio nonno si sottopone a visita oculistica e per controllare il fondo dell'occhio gli vengono somministrate gocce di collirio al quale però lui risulta essere allergico. tornato a casa l'occhio si gonfia e si infiamma a dismisura, provocando dolori e infiammazione persistenti per alcuni giorni.
passata l'infiammazione, torna di nuovo dall'oculista poichè era rimasta in sospeso una questione riguardante il cristallino: si sarebbe dovuto sottoporre ad operazione con laser dell durata di 15 minuti circa per sostituire il cristallino.il dottore fissa quindi appuntamento per dicutere decidere e valutare l'operazione un paio di settimane successive. il giorno della visita il medico si è dovuto assentare, al suo posto un sostituto visita mio nonno,e poichè egli stesso ha dimenticato di farlo presente e il medico in questione non ha fatto caso alla pregressa allergia,gli somministra il colirio per dilatare la pupilla, con le immediate conseguenze prima descritte.al chè un medico cosciente avrebbe sconsigliato di procedere all'operazione con l'occhio cosi infiammato,tuttavia un po per l'insistenza incosciente di mio nonno a volersi "togliere presto il pensiero" un po per un non ben definito interesse del medico, gli viene proposto di sottoporsi a tale operazione 3 giorni dopo in clinica privata, dove lavora tale medico,ovviamnete sotto lauto compenso.
mio nonno accetta, non sentendo alcun consiglio da parte nostra di non fidarsi a farsi operare con l'occhio cosi infiammato.
fattostà che il giorno prestabilito viene effettuato l'intervento, per evitare altra crisi viene usato un'altro tipo di collirio che non provoca forte allergia a mio nonno ma non permette neanche una adeguata dilatazione della pupilla al fine dell'intervento. il medico inizia lo stesso l'intervento e, dopo 45 minuti,arrivato a metà, dopo aver già sezionato il cristallino per rimuoverlo e avene mandato un piccolo frammento dietro l'orbita oculare,si interrompe e dichiara di non essere piu nelle condizioni di poter terminare l'operazione date la circostanze e invita quindi mio nonno a recarsi il giorno successivo nella struttura pubblica a e a terminare l'intervento eseguito questa volta dal primario che lo aveva visitato in prima battuta e gli aveva sconsigliato di procedere data l'infiammazione.
cosi fu, tornato a casa, dopo giorni di terapie prescritte e visite di controllo, lui non vede nula con quell'occhio, per essere precisi vede lampi di luce alternati a macchie scure. diagnosi: distacco della retina,dovuto probabilmente al trauma subito.
sottoposto a laser per risaldare la retina, controllo, constatazione che miglioramenti non ce ne sono stati quindi si procede all'intervento.
terzo intervento,terza anestesia, viene risaldata la retina mediante silicone e viene dato un punto di sutura all' insaputa del paziente che soffrendo atroci dolori, non riesce a darsi una spiegazione.di nuovo controllo, constatazione di un nuovo collasso della retina, decisione di intervenire una quarta volta per eseguire un cerchiaggio di sostegno.
la notte mio nonno soffre dei dolori insopportabili e la mattina presto si fa portare in ospedale per la disperazione: il medico afferma vche il dolore è dovuto al fatto che il silicone ancora presente nell'occhio facendo spessore "spinge" sull cerchiaggio provocandogli questi dolori e che se riesce a sopportarli, nell'arco di un mese assicura lui tutto si sarà risolto, altrimenti si procederà alla rimozione del cerchiaggio con il conseguente rischio di perdita definitiva dell'occhio.
questa situazione si verifica a tutt'ora.
raccontato il fatto, domando una vostra opinione "clinica" del caso ed un eventuale consiglio sulle linee di comportamento da poter tenere nei confronti di quel sedicente dottore che ha operato mio nonno.
mi scuso per la lungaggine
cordiali saluti
vengo ai fatti:
qualche mese fa mio nonno si sottopone a visita oculistica e per controllare il fondo dell'occhio gli vengono somministrate gocce di collirio al quale però lui risulta essere allergico. tornato a casa l'occhio si gonfia e si infiamma a dismisura, provocando dolori e infiammazione persistenti per alcuni giorni.
passata l'infiammazione, torna di nuovo dall'oculista poichè era rimasta in sospeso una questione riguardante il cristallino: si sarebbe dovuto sottoporre ad operazione con laser dell durata di 15 minuti circa per sostituire il cristallino.il dottore fissa quindi appuntamento per dicutere decidere e valutare l'operazione un paio di settimane successive. il giorno della visita il medico si è dovuto assentare, al suo posto un sostituto visita mio nonno,e poichè egli stesso ha dimenticato di farlo presente e il medico in questione non ha fatto caso alla pregressa allergia,gli somministra il colirio per dilatare la pupilla, con le immediate conseguenze prima descritte.al chè un medico cosciente avrebbe sconsigliato di procedere all'operazione con l'occhio cosi infiammato,tuttavia un po per l'insistenza incosciente di mio nonno a volersi "togliere presto il pensiero" un po per un non ben definito interesse del medico, gli viene proposto di sottoporsi a tale operazione 3 giorni dopo in clinica privata, dove lavora tale medico,ovviamnete sotto lauto compenso.
mio nonno accetta, non sentendo alcun consiglio da parte nostra di non fidarsi a farsi operare con l'occhio cosi infiammato.
fattostà che il giorno prestabilito viene effettuato l'intervento, per evitare altra crisi viene usato un'altro tipo di collirio che non provoca forte allergia a mio nonno ma non permette neanche una adeguata dilatazione della pupilla al fine dell'intervento. il medico inizia lo stesso l'intervento e, dopo 45 minuti,arrivato a metà, dopo aver già sezionato il cristallino per rimuoverlo e avene mandato un piccolo frammento dietro l'orbita oculare,si interrompe e dichiara di non essere piu nelle condizioni di poter terminare l'operazione date la circostanze e invita quindi mio nonno a recarsi il giorno successivo nella struttura pubblica a e a terminare l'intervento eseguito questa volta dal primario che lo aveva visitato in prima battuta e gli aveva sconsigliato di procedere data l'infiammazione.
cosi fu, tornato a casa, dopo giorni di terapie prescritte e visite di controllo, lui non vede nula con quell'occhio, per essere precisi vede lampi di luce alternati a macchie scure. diagnosi: distacco della retina,dovuto probabilmente al trauma subito.
sottoposto a laser per risaldare la retina, controllo, constatazione che miglioramenti non ce ne sono stati quindi si procede all'intervento.
terzo intervento,terza anestesia, viene risaldata la retina mediante silicone e viene dato un punto di sutura all' insaputa del paziente che soffrendo atroci dolori, non riesce a darsi una spiegazione.di nuovo controllo, constatazione di un nuovo collasso della retina, decisione di intervenire una quarta volta per eseguire un cerchiaggio di sostegno.
la notte mio nonno soffre dei dolori insopportabili e la mattina presto si fa portare in ospedale per la disperazione: il medico afferma vche il dolore è dovuto al fatto che il silicone ancora presente nell'occhio facendo spessore "spinge" sull cerchiaggio provocandogli questi dolori e che se riesce a sopportarli, nell'arco di un mese assicura lui tutto si sarà risolto, altrimenti si procederà alla rimozione del cerchiaggio con il conseguente rischio di perdita definitiva dell'occhio.
questa situazione si verifica a tutt'ora.
raccontato il fatto, domando una vostra opinione "clinica" del caso ed un eventuale consiglio sulle linee di comportamento da poter tenere nei confronti di quel sedicente dottore che ha operato mio nonno.
mi scuso per la lungaggine
cordiali saluti
[#1]
Gentile Signorina,
innanzitutto "brava" è riuscita a descrivere molto bene tutto l'accaduto.
Verosimilmente è andato tutto come dice Lei, e verosimilmente Suo nonno ha davvero tanto dolore.
Il comportamento dei colleghi,così come Lei lo descrive non è stato encomiabile, mi permetto di suggerirLe di segnalare l'eventuale Suo disappunto al sito della associazione di noi oculisti
www.SOIWEB.it
sicuramente accetteranno i suoi suggerimenti e critiche.
Per quanto riguarda il Nonno, glielo visito a titolo gratuito a roma ...cercando di alleviare un pò le Sue sofferenze.
A presto,
un augurio a suo nonno
SUO LUIGI MARINO
innanzitutto "brava" è riuscita a descrivere molto bene tutto l'accaduto.
Verosimilmente è andato tutto come dice Lei, e verosimilmente Suo nonno ha davvero tanto dolore.
Il comportamento dei colleghi,così come Lei lo descrive non è stato encomiabile, mi permetto di suggerirLe di segnalare l'eventuale Suo disappunto al sito della associazione di noi oculisti
www.SOIWEB.it
sicuramente accetteranno i suoi suggerimenti e critiche.
Per quanto riguarda il Nonno, glielo visito a titolo gratuito a roma ...cercando di alleviare un pò le Sue sofferenze.
A presto,
un augurio a suo nonno
SUO LUIGI MARINO
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Utente
gentile dottor Marino la ringrazio per la cortese risposta. sono contenta di essere riuscita a spiegarmi, mi sembrava un'impresa titanica!
che dire, è qualche giorno che nonno non ricorre ad aulin per alleviare i dolori, un po' per non intossicarsi ulteriormente un po' perchè forse riesce a sopportare meglio il dolore. ad ogni modo la ringrazio per i suggerimenti e per la proposta di visitarlo, gliene parlerò. a titolo informativo potrei sapere in quale struttura visita?
la ringrazio ancora per la gentilezza
cordiali saluti
che dire, è qualche giorno che nonno non ricorre ad aulin per alleviare i dolori, un po' per non intossicarsi ulteriormente un po' perchè forse riesce a sopportare meglio il dolore. ad ogni modo la ringrazio per i suggerimenti e per la proposta di visitarlo, gliene parlerò. a titolo informativo potrei sapere in quale struttura visita?
la ringrazio ancora per la gentilezza
cordiali saluti
[#3]
Per quanto riguarda Nonno , mi permetto suggerirLe di valutare la sospenzione dell'Aulin al fine di controllare meglio la funzionalità renale.
Può eventualmente istillare del volaren ofta collirio
1 goccia in caso di dolore
io sarò a Roma dal 6 al 9 novemre e ricevo presso PRIMAVISTA
VIA SICILIA 43
primo piano
mio cell 3356028808
altri riferimenti li trova su questo sito
a presto
suo
Prof.LUIGI MARINO
Può eventualmente istillare del volaren ofta collirio
1 goccia in caso di dolore
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a presto
suo
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