Rischi della capsulotomia laser in paziente glaucomatoso e sofferente di edema maculare cistoide

Buongiorno,
premesso che sono sofferente di glaucoma da molti anni, e portatore, da circa due e mezzo di trapianto renale.
la PIO ha avuto un buon controllo con i colliri sino al trapianto, poi l'assunzione obbligata di cortisone mi ha creato qualche difficoltà, ma con l'aggiunta di Diamox riesco bene o male a controllarla.
L'anno passato mi sono sottoposto ad intervento di cataratta all'occhio sx, (sempre il cortisone) ma sfortunatamente a poche settimane è emerso un edema maculare cistoide.
Dopo due cicli di intravitreali (Lucentis ed Eylea, da cui rilevavo immediato beneficio, salvo poi riperderlo) l'ultimo all'ultimo OCT (fine Agosto) l'edema sembrava riassorbito, anche se rimaneva un eccessivo spessore retinico (404 micron, presente in realtà anche nell'altro occhio (344 micron) anche se asintomatico).
Parallelamente mi veniva diagnosticata una cataratta secondaria in fase iniziale.
Nonostante l'OCT migliorato la vista rimane debole e noto un lento, ma progressivo declino, anche se non come le recidive durante le prime iniezioni.
Il visus all'ultimo controllo risultava di 4-5 decimi, ma nella realtà, con quest'occhio vedo veramente poco, specie di giorno, un poco meglio con luci artificiali.
il mio dubbio ora è se, prima di intraprendere altri percorsi terapeutici, sia opportuno intervenire sulla cataratta secondaria per stabilire la vera entità della perdita visiva dovuta all'edema.
Ma visti i rischi potenziali dello yag laser, tra cui c'è anche il danno retinico, non so proprio che fare, se vale la pena correre il rischio di aggravare la già poco felice situazione, oppure è meglio concentrarsi nel trattamento dell'edema, per cui gradirei una Vostra opinione.
Grazie.