Degenerazione fibrillare del vitreo
Gentili Dottori,
ho 25 anni e dall'età di 14 soffro di miopia (arrivata oggi a -3. 00 a dx e sx) e di forte secchezza oculare; circa due mesi fa ho notato la presenza costante di una una miodesopsia all'occhio sinistro.
Già da diversi anni mi accadeva, molto saltuariamente, di notare un fenomeno simile, ma non vi ho mai dato importanza sembrandomi dei segni passeggeri: ora mi pare di capire che si tratti di alterazioni permanenti, quindi non mi sento di escludere di soffrire della stessa condizione da molto più tempo, anche se forse in misura minore.
Ad ogni modo, oggi ho effettuato una visita oculistica manifestando il problema allo specialista che, a seguito dell'esame del fondo oculare, ha scritto sul referto "oo degenerzione fibrillare del vitreo".
Tale denominazione mi ha destato una certa preoccupazione, ma il Vostro collega ha voluto tranquillizzarmi dicendo che non si tratta di una condizione rischiosa ed è piuttosto comune nella popolazione miope, e si è limitato a consigliarmi di mantenere una buona idratazione, non esprimendosi sulla possibilità di una regressione del fenomeno o di un suo peggioramento.
La miodesopsia di per sé non è molto fastidiosa, anche perché riesco a ignorarla con facilità il più delle volte, ma mi sono nate due preoccupazioni: che la cosa possa peggiorare e che possa essere dovuta (anche?) a una causa diversa dalla miopia: in paricolare, sempre due mesi fa, durante un esame di routine mi è stata riscontrata un'alterazione del valore di glicemia a digiuno (107 mg/dl, l'esame è stato poi ripetuto a distanza di tre settimane e ha dato come risultato 89 mg/dl).
La mente vola e il nesso fra una miodesopsia e una possibile condizione di prediabete mi toglie la tranquillità.
Sarebbe forse opportuno effettuare ulteriori esami, vuoi dell'occhio, vuoi ematochimici, oppure sto esagerando?
Vi ringrazio per la Vostra attenzione e, nell'attesa di un Vostro cortese riscontro, porgo i migliori saluti.
ho 25 anni e dall'età di 14 soffro di miopia (arrivata oggi a -3. 00 a dx e sx) e di forte secchezza oculare; circa due mesi fa ho notato la presenza costante di una una miodesopsia all'occhio sinistro.
Già da diversi anni mi accadeva, molto saltuariamente, di notare un fenomeno simile, ma non vi ho mai dato importanza sembrandomi dei segni passeggeri: ora mi pare di capire che si tratti di alterazioni permanenti, quindi non mi sento di escludere di soffrire della stessa condizione da molto più tempo, anche se forse in misura minore.
Ad ogni modo, oggi ho effettuato una visita oculistica manifestando il problema allo specialista che, a seguito dell'esame del fondo oculare, ha scritto sul referto "oo degenerzione fibrillare del vitreo".
Tale denominazione mi ha destato una certa preoccupazione, ma il Vostro collega ha voluto tranquillizzarmi dicendo che non si tratta di una condizione rischiosa ed è piuttosto comune nella popolazione miope, e si è limitato a consigliarmi di mantenere una buona idratazione, non esprimendosi sulla possibilità di una regressione del fenomeno o di un suo peggioramento.
La miodesopsia di per sé non è molto fastidiosa, anche perché riesco a ignorarla con facilità il più delle volte, ma mi sono nate due preoccupazioni: che la cosa possa peggiorare e che possa essere dovuta (anche?) a una causa diversa dalla miopia: in paricolare, sempre due mesi fa, durante un esame di routine mi è stata riscontrata un'alterazione del valore di glicemia a digiuno (107 mg/dl, l'esame è stato poi ripetuto a distanza di tre settimane e ha dato come risultato 89 mg/dl).
La mente vola e il nesso fra una miodesopsia e una possibile condizione di prediabete mi toglie la tranquillità.
Sarebbe forse opportuno effettuare ulteriori esami, vuoi dell'occhio, vuoi ematochimici, oppure sto esagerando?
Vi ringrazio per la Vostra attenzione e, nell'attesa di un Vostro cortese riscontro, porgo i migliori saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 16/04/2021.
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