Cecità senza spiegazione
Dal 31 marzo scorso mia madre, di anni 59, senza particolari sintomi che potessero suonare come campanello d'allarme, se si esclude qualche secondo durante il quale ha sperimentato quella che a voi oculisti è nota come "sindrome del moscone" ha perso la vista dall'occhio sinistro. Sono state eseguite la tac, la risonanza magnetica nucleare, il campo visivo, l'ecocolor doppler dei tronchi sovraortici, la fluorangiografia. Ebbene questi interventi uniti ad alcuni prelievi del sangue per testare i valori base fondamentali per l'individuazione di una diagnosi in campo oculistico, hanno evidenziato come a livello cerebrale non ci sia stata alcuna traccia dell'ischemia di cui gli oculisti parlano, mentre con certezza si può affermare che " dietro la pupilla" si nasconda un edema. Tutti gli oculisti contattati, confermano l'ischemia, con una divisione in blocchi: chi parla di danno al nervo ottico con possibilità nulle di recupero anche parziale, chi invece di danni alla retina.Dopo alcuni giorni ha sostenuto la pev con questo esito: “Marcato ipovoltaggio della risposta specifica di OS”. E’ passato dunque un mese e non si è ottenuto alcun risoltato. Cosa fare?
[#1]
innanzitutto
dornirci qualche dato in più della sua mamma
delle sue condizioni generali
malattie
fumo
diabete
ipertensione arteriosa
e poi proveremo a darle un consiglio più
centrato...
per come la descrive potrebbe essere una NOIA
neurite ottica ischemica anteriore...
ma ripeto ho bisogno di dati in più
dornirci qualche dato in più della sua mamma
delle sue condizioni generali
malattie
fumo
diabete
ipertensione arteriosa
e poi proveremo a darle un consiglio più
centrato...
per come la descrive potrebbe essere una NOIA
neurite ottica ischemica anteriore...
ma ripeto ho bisogno di dati in più
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Ex utente
Gentile Professore, in primis la ringrazio infinitamente per la celere e rapida risposta fornita.
Ecco le risposte alle domande:
1)nessuna patologia o sintomatologia riconducibile al diabete
2)fumatrice accanita
3) età 59 anni, altezza 1,61, peso 60kg. Alimentazione molto contenuta
4) nessuna ipertensione arteriosa. Prima dell'attacco ischemico la pressione era a 130, e assumeva preventivamente la cardioaspirina per autotutelarsi da sbalzi di pressione ben più contenuti.
5) Discreta attività motoria durante il giorno, tale da non essere la sua definita come vita sedentaria.
L'altro giorno Professore, non sappiamo però se trattasi di allucinazione compensativa e difensiva generata dal cervello, afferma di aver riacquistato dall'occhioo colpito per un periodo di soli 5 minuti un visus completo, arricchito dalla messa a fuoco dei colori a lei circostati. Trascorsi questi pochi minuti la situazione è tornata al punto di partenza. Il presunto ictus è stato preceduto per circa trenta minuti dalla visione di quella che voi addetti ai lavori chiamate:" sindrome del moscone". Qualche giorno prima sul luogo di lavoro in una discussione con una collega ricorda di aver per qualche minuto tartagliato...... alterando la pronuncia di alcuni termini..... Tuttavia trattasi di episodio isolato. Come patologie di cui ha sofferto in passato menzionerei l'ipotiroidismo, ma dubito che possa ricondursi a questa situazione......
Ecco le risposte alle domande:
1)nessuna patologia o sintomatologia riconducibile al diabete
2)fumatrice accanita
3) età 59 anni, altezza 1,61, peso 60kg. Alimentazione molto contenuta
4) nessuna ipertensione arteriosa. Prima dell'attacco ischemico la pressione era a 130, e assumeva preventivamente la cardioaspirina per autotutelarsi da sbalzi di pressione ben più contenuti.
5) Discreta attività motoria durante il giorno, tale da non essere la sua definita come vita sedentaria.
L'altro giorno Professore, non sappiamo però se trattasi di allucinazione compensativa e difensiva generata dal cervello, afferma di aver riacquistato dall'occhioo colpito per un periodo di soli 5 minuti un visus completo, arricchito dalla messa a fuoco dei colori a lei circostati. Trascorsi questi pochi minuti la situazione è tornata al punto di partenza. Il presunto ictus è stato preceduto per circa trenta minuti dalla visione di quella che voi addetti ai lavori chiamate:" sindrome del moscone". Qualche giorno prima sul luogo di lavoro in una discussione con una collega ricorda di aver per qualche minuto tartagliato...... alterando la pronuncia di alcuni termini..... Tuttavia trattasi di episodio isolato. Come patologie di cui ha sofferto in passato menzionerei l'ipotiroidismo, ma dubito che possa ricondursi a questa situazione......
[#3]
Ex utente
Caro Professore, è strana questa situazione: oggi dopo la visita oculistica, la paziente ha mostrato quasi ed incredibilmente, strani segni di ripresa della funzionalità, arrivando a leggere diverse lettere mostratele sulla tavola ottica, seppura in assenza di una qualsiasi percezione di colore e nella più completa oscurità. Tuttavia oggi descriveva una strana sensazione percepita: quella cioè che si vive( con riferimento all'occhio) quando si rimane esposti per qualche minuto alle forme di sole più abbaglianti e si è poi costretti ad abbandonare quell'ambiente di luce immensa e accecante, avendo per qualche minuto poi la sensazione di non vedere più nulla.
Attendo una sua illuminante risposta....rispetto a questo quadro perfettamente e perennamente ambiguo.
Attendo una sua illuminante risposta....rispetto a questo quadro perfettamente e perennamente ambiguo.
[#9]
Ex utente
Chiedo un vostro parere in merito al referto dell'oct oggi sostenuta: " L'esame tomografico eseguito con scansione lineare( S.L. 6mn) in regione maculare centrale evidenzia normoreflettività della retina neurosensoriale e del sottostante complesso EPR-CORIOCAPILLARE. Nei limiti lo spessore neuroretinico, conservata la morfologia foveale.
[#11]
Ex utente
ma allora Prof.Marino, è un problema del nervo ottico? si può affermare con certezza che è avvenuta un'ischemia? e come mai nella paziente( che sottolineo non assume alcun tipo di psicofarmaco) tendono ad diventare sempre più ricorrenti gli episodi durante i quali, la stessa riacquista addirittura la funzione, situazione che noi stessi( io e mio padre che è medico) appuriamo come reale, in quanto sottoponiamo la nostra congiunta a test di verifica molto rigorosi? Cosa succede? Ci sfugge qualcosa?
[#12]
Ex utente
Egregio Dottore, mia madre è stata ancora una volta a bussare disperata alle porte di un ennesimo medico. Egli, in verità, ha fatto tre diagnosi. Il visus dell'occhio sinistro le si sarebbe completamente ridotto a causa secondo l'interpellato a)a causa di un'infiammazione b)per un'ischemia c) per una presunta sclerosi a placche. A parere del medico quest'ultima si paleserebbe a breve con una probabile cecità all'occhio "sano". Va detto però che mia madre ha recuperato in parte la funzione. Cosa ne pensate?
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 3.9k visite dal 02/05/2009.
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