Terapia risolutiva
Circa due anni fa ho iniziato ad avvertire, molto di rado, un fastidio all'occhio destro che descriverei come la sensazione di una puntura, seguita da bruciore e lacrimazione copiosa, che mi rendeva difficile riprendere sonno.
Il fastidio si manifestava infatti sempre in piena notte ma, riconducendolo ad una reazione allergica, premesso che sono allergico all'acaro della polvere e che mi ero da poco trasferito, l'ho trascurato.
Lo scorso anno ho avuto un calazio allo stesso occhio, trattato con Tobradex.
Una volta guarito, il fastidio ha iniziato a manifestarsi sempre più frequentemente e, spesso, per diverse notti consecutive.
Complici le notti insonni, che iniziavano a condizionare il mio lavoro ed il resto della giornata, mi sono rivolto ad un oculista, il quale ha ritenuto che il fastidio fosse riconducibile ad una ciglia in trichiasi che aveva provocato un'erosione corneale, da trattare con netildex collirio e kerato vita.
Tempo un mese ed il fastidio ricomincia.
Cambio oculista, che non menziona ciglia in trichiasi, ma riscontra una blefarite seborroica da trattare con ipokima, optive plus ed artelac nightime.
Inoltre, mi invita ad utilizzare garze ozolid per la pulizia della palpebra e di rivolgermi ad un dermatologo.
Il primo dermatologo assurge ad oculista: osserva gli esiti dell'esame oculistico e mi invita a sentire un nuovo specialista per un sospetto glaucoma.
Mi reco al pronto soccorso oculistico, dopo l'ennesima notte insonne e sulla scheda leggo "lieve epitermia congiuntivale, cheratopatia filamentosa.
Si consiglia artelac complete e recugel".
Nessuna menzione alla blefarite, al glaucoma o alla ciglia e, alla notizia, il dermatologo prescrive efracea.
Il secondo dermatologo riscontra una dermatite atopica e prescrive antistaminico kestine, ceramol da applicare sulla palpebra, lacrime artificiali e trasloco.
A suo dire, infatti, dovevo, a causa della mia allergia, cambiare materasso, guanciale, mobili, acquistare aspirapolvere ad acqua, ecc... Torno dal mio oculista quando inizio ad avere la vista appannata all'indomani di ogni fastidio ed il responso è "lieve congiuntivite".
La situazione, però, degenera in pochi giorni: quel fastidio inizio ad averlo anche di giorno ed aprire la palpebra è come ricevere una coltellata.
Decido di rivolgermi ad un nuovo oculista, che riscontra una lesione della cornea da trattare, previa applicazione di una lentina non graduata, con collirio xanternet e voltaren ofta e poi, tempo due giorni, con monoflox, ocudox e blu yal a da aggiungere al voltaren.
Guarita la lesione, rimuovo la lentina e continuo con thealoz, ocudox ed hylo night, cura che sto seguendo tutt'ora, ma, tempo un mese, ed il problema ricomincia a manifestarsi con una certa frequenza.
Confido in un consiglio, almeno per riuscire ad avere un sonno regolare.
Posso applicare nuovamente una lentina?
Quali medicinali posso assumere per trattare le blefarite e l'eventuale occlusione dei canali lacrimali?
Grazie in anticipo!
Il fastidio si manifestava infatti sempre in piena notte ma, riconducendolo ad una reazione allergica, premesso che sono allergico all'acaro della polvere e che mi ero da poco trasferito, l'ho trascurato.
Lo scorso anno ho avuto un calazio allo stesso occhio, trattato con Tobradex.
Una volta guarito, il fastidio ha iniziato a manifestarsi sempre più frequentemente e, spesso, per diverse notti consecutive.
Complici le notti insonni, che iniziavano a condizionare il mio lavoro ed il resto della giornata, mi sono rivolto ad un oculista, il quale ha ritenuto che il fastidio fosse riconducibile ad una ciglia in trichiasi che aveva provocato un'erosione corneale, da trattare con netildex collirio e kerato vita.
Tempo un mese ed il fastidio ricomincia.
Cambio oculista, che non menziona ciglia in trichiasi, ma riscontra una blefarite seborroica da trattare con ipokima, optive plus ed artelac nightime.
Inoltre, mi invita ad utilizzare garze ozolid per la pulizia della palpebra e di rivolgermi ad un dermatologo.
Il primo dermatologo assurge ad oculista: osserva gli esiti dell'esame oculistico e mi invita a sentire un nuovo specialista per un sospetto glaucoma.
Mi reco al pronto soccorso oculistico, dopo l'ennesima notte insonne e sulla scheda leggo "lieve epitermia congiuntivale, cheratopatia filamentosa.
Si consiglia artelac complete e recugel".
Nessuna menzione alla blefarite, al glaucoma o alla ciglia e, alla notizia, il dermatologo prescrive efracea.
Il secondo dermatologo riscontra una dermatite atopica e prescrive antistaminico kestine, ceramol da applicare sulla palpebra, lacrime artificiali e trasloco.
A suo dire, infatti, dovevo, a causa della mia allergia, cambiare materasso, guanciale, mobili, acquistare aspirapolvere ad acqua, ecc... Torno dal mio oculista quando inizio ad avere la vista appannata all'indomani di ogni fastidio ed il responso è "lieve congiuntivite".
La situazione, però, degenera in pochi giorni: quel fastidio inizio ad averlo anche di giorno ed aprire la palpebra è come ricevere una coltellata.
Decido di rivolgermi ad un nuovo oculista, che riscontra una lesione della cornea da trattare, previa applicazione di una lentina non graduata, con collirio xanternet e voltaren ofta e poi, tempo due giorni, con monoflox, ocudox e blu yal a da aggiungere al voltaren.
Guarita la lesione, rimuovo la lentina e continuo con thealoz, ocudox ed hylo night, cura che sto seguendo tutt'ora, ma, tempo un mese, ed il problema ricomincia a manifestarsi con una certa frequenza.
Confido in un consiglio, almeno per riuscire ad avere un sonno regolare.
Posso applicare nuovamente una lentina?
Quali medicinali posso assumere per trattare le blefarite e l'eventuale occlusione dei canali lacrimali?
Grazie in anticipo!
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 10/02/2021.
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