Correzione ipermetropia

Gentili dottori, sono un ragazzo di 22 anni e praticamente da sempre sono ipermetrope. Attualmente uso lenti a contatto +5.00 e occhiali. Tale gradazione è ormai stabile da numerosi anni. Mi sto interessando molto alla chirurgia laser (Lasik, Prk). Sono un po confuso al riguardo, sulle differenze delle due tecniche, su quale dia migliori risultati o comunque su quale sia il trattamento più efficace e che dia risultati duraturi. Mi chiedevo inoltre se dopo l'esecuzione dell'intervento il risultato ottenuto è definitivo o se il problema tende a recidivare con il passare degli anni. Circa un anno fa ne parlai con il mio oculista il quale mi dissuase dicendo di evitare un intervento se non fosse strettamente necessario. Per questo mi voglio informare circa le complicanze e altre informazioni utili che mi indirizzino a fare una scelta. Vorrei liberarmi degli occhiali e delle lenti a contatto almeno quando non devo leggere. Ringrazio i medici di questo utilissimo servizio. Cordiali saluti e buon lavoro.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissimo,
La correzione con laser ad eccimeri dei difetti refrattivi è una tecnica chirurgica consolidata che da quasi 20 anni permette di eliminare l’uso degli occhiali e delle lenti a contatto.
Il laser agisce modificando in modo permanente la curvatura della cornea, appiattendola nella miopia ed incurvandola nell’ipermetropia. Il meccanismo d’azione consiste nel vaporizzare il tessuto corneale (senza bruciarlo, ne' inciderlo). La lunghezza d'onda del laser ad eccimeri è tale da impedire al laser stesso di penetrare all'interno dell'occhio: non vi sono pertanto rischi di alterare né tanto meno danneggiare le strutture intraoculari.
PRK
Introdotta per la prima volta nel 1988, la PRK (Photo Refractive Keratectomy) rappresenta la tecnica più semplice per la correzione dei difetti refrattivi con il laser ad eccimeri. La PRK prevede la rimozione dell’epitelio che riveste la superficie anteriore della cornea e la successiva applicazione del laser, che modifica la curvatura degli strati corneali più superficiali (vedi disegni sotto). A tal fine il laser
La PRK è un intervento ambulatoriale, ovvero il paziente può andare a casa al termine della procedura. Entrambi gli occhi possono essere operati nella stessa seduta e non vengono bendati, in quanto è sufficiente applicare una lente a contatto per 3-4 giorni (ovvero fin quando l’epitelio non ha terminato di rivestire la superficie corneale).
Il recupero visivo si verifica a partire dal 4° giorno postoperatorio, allorché numerosi pazienti sono già in grado di vedere i 10/10 senza lenti correttive. Questo risultato può richiedere tuttavia tempi più lunghi (anche un mese o due). Fluttuazioni della vista sono possibili per circa sei mesi.
Una variante della PRK utilizzata da molti chirurghi è la LASEK (Laser Subepithelial Keratomileusis). La principale differenza è rappresentata dal fatto che l’epitelio corneale viene preservato e, alla fine dell’intervento, viene riposizionato nella sua sede. In tal modo si ottiene una riduzione del dolore postoperatorio ed un recupero visivo più rapido.
LASIK
La LASIK (Laser in Situ Keratomileusis) è una tecnica più complessa, che si è affermata alla fine degli anni Novanta. Si differenzia dalla PRK in quanto l’ablazione non avviene sulla superficie corneale (dopo aver rimosso l’epitelio), ma all’interno del tessuto corneale. La LASIK prevede infatti la creazione di un “flap”, ovvero di una sottile lamina di cornea che viene sollevata in modo da consentire l’applicazione del laser sugli strati sottostanti.
Non vi sono differenze rispetto alla PRK per quanto riguarda l’anestesia, il regime ambulatoriale dell’intervento ed il risultato finale. La LASIK tuttavia è caratterizzata di norma da un decorso postoperatorio più semplice, in quanto il recupero visivo avviene più rapidamente ed il dolore è praticamente assente. La maggiore rapidità nel recupero visivo dipende dal fatto che l’epitelio corneale non è rimosso e, di conseguenza, non avviene la fase di riepitelizzazione.
Per venire alla sua domanda:

Vantaggi e svantaggi di LASIK e PRK: quale scegliere?

La scelta del tipo di intervento (PRK o LASIK) dipende da numerosi fattori e viene di solito eseguita dal chirurgo insieme al paziente. Nella maggior parte dei casi, infatti, entrambe le procedure possono essere portate a termine con i medesimi risultati.


La LASIK è indicata per chi desidera la massima velocità nel recupero visivo e desidera il minimo discomfort durante i primi giorni postoperatori. E’ tuttavia controindicata nei pazienti con un rischio superiore alla norma di subire traumi all’occhio, come sportivi o semplicemente genitori di bambini piccoli o proprietari di animali che potrebbero graffiare l’occhio. In caso di trauma, infatti, si corre il rischio di subire uno spostamento del flap corneale. Inoltre la LASIK trova minori indicazioni negli occhi con cornee di spessore inferiore alla norma e con curvatura troppo alta o troppo bassa.


La PRK e LASEK richiedono una maggiore pazienza nei primi giorni dopo l’intervento, ma non espongono ad alcun rischio in caso di trauma. Possono inoltre essere eseguite in cornee con uno spessore inferiore rispetto alla norma.


Un caro saluto

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Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Dott. Siravo la ringrazio per la risposta. E' stato estremamente chiaro. Sono sempre più orientato a eseguire la correzione.
Un ultimo dubbio: mi è sembrato di capire che l'intervento è risolutivo e permanente, cioè che nel corso degli anni il problema non si ripresenta più. E' davvero così?
La ringrazio per la gentilezza. Cordialmente.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
carissimo,
nella nostra stupenda ed amata vita NULLA E' "RISOLUTIVO E PERMANENTE"!!!!
Ovviamente,nel limite di predittibili piccole variazioni correlabili all'età,la situazione dovrebbe essere abbastanza stazionaria!
Un caro saluto
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Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentile dottore,
secondo il suo parere e alla sua esperienza nei limiti del predittibile, tenendo conto del rischio/beneficio, converrebbe continuare con l'uso delle lenti a contatto per correggere il mio difetto o sarebbe consigliabile l'intervento chirurgico per eliminare tale presidio? L'altro mio dubbio è sulla possibilità che a lungo termine le lenti a contatto possano creare problemi ai miei occhi. Ringrazio ancora per la cortese attenzione. Cordialmente.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Si può assolutamente pensare anche alla chirurgia refrattiva!
Le lenti a contatto se sapute BEN GESTIRE,ormai con i nuovi materiali e se non portate in eccesso e male danno sempre meno problematiche!
Un caro saluto
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