Congiuntivite papillare della palpebra superiore dell'occhio dx
Il 4 giugno 2020 ho avuto un'abrasione corneale all'occhio dx curata con successo con Xanternet applicato 4 volte die.
Il 26 giugno 2020 purtroppo ho una recidiva e mi viene prescritto DROPYAL EVO applicato 2 volte die per due mesi e XANTERNET per 15 gg. la sera.
Durante l'ultima terapia l'occhio interessato diventa molto arrossato e leggermente più chiuso rispetto all'altro.
Il 9 luglio 2020 mi viene prescritto BETABIOPTAL da applicare (una goccia) 2 volte al die e vengo riconosciuto affetto da congiuntivite.
Durante la terapia l'occhio recupera di poco la sua normale apertura, il rossore scompare per poi riapparire.
Il 17 luglio 2020, Betabioptal viene sostituito con CORTIVIS, 2 volte al giorno.
Dal 24 luglio 2020 sono in cura con Netildex, 3 volte die, per 2 settimane associato a PENSULVIT la sera per 10 gg oltre a continuare con DROPYAL EVO. Nello stesso giorno la cornea a seguito di visita viene definita guarita, mentre vengo riconosciuto affetto da CONGIUNTIVITE PAPILLARE DELLA PALPEBRA SUPERIORE DX.
Attualmente:
- l'occhio al mattino è molto arrossato per poi recuperare durante la giornata;
- L'abbassamento della palpebra persiste e non è migliorata.
All'ultima visita del 24 luglio 2020, la pressione oculare era nella norma ossia 14 nonostante il carico di cortisone.
Sono molto preoccupato per il mancato recupero della palpebra e per tutto l'andamento delle cure soprattutto per l'uso prolungato di cortisone. Spero di non rischiare di avere permanentemente una complicazione da paragonare ad una leggera ptosi. La mia palpebra ritornerà al suo posto?
Preciso che nel corso di queste lunghe patologie susseguitesi non ho mai avuto problemi alla vista.
Grazie anticipatamente per una sicura risposta.
Il 26 giugno 2020 purtroppo ho una recidiva e mi viene prescritto DROPYAL EVO applicato 2 volte die per due mesi e XANTERNET per 15 gg. la sera.
Durante l'ultima terapia l'occhio interessato diventa molto arrossato e leggermente più chiuso rispetto all'altro.
Il 9 luglio 2020 mi viene prescritto BETABIOPTAL da applicare (una goccia) 2 volte al die e vengo riconosciuto affetto da congiuntivite.
Durante la terapia l'occhio recupera di poco la sua normale apertura, il rossore scompare per poi riapparire.
Il 17 luglio 2020, Betabioptal viene sostituito con CORTIVIS, 2 volte al giorno.
Dal 24 luglio 2020 sono in cura con Netildex, 3 volte die, per 2 settimane associato a PENSULVIT la sera per 10 gg oltre a continuare con DROPYAL EVO. Nello stesso giorno la cornea a seguito di visita viene definita guarita, mentre vengo riconosciuto affetto da CONGIUNTIVITE PAPILLARE DELLA PALPEBRA SUPERIORE DX.
Attualmente:
- l'occhio al mattino è molto arrossato per poi recuperare durante la giornata;
- L'abbassamento della palpebra persiste e non è migliorata.
All'ultima visita del 24 luglio 2020, la pressione oculare era nella norma ossia 14 nonostante il carico di cortisone.
Sono molto preoccupato per il mancato recupero della palpebra e per tutto l'andamento delle cure soprattutto per l'uso prolungato di cortisone. Spero di non rischiare di avere permanentemente una complicazione da paragonare ad una leggera ptosi. La mia palpebra ritornerà al suo posto?
Preciso che nel corso di queste lunghe patologie susseguitesi non ho mai avuto problemi alla vista.
Grazie anticipatamente per una sicura risposta.
[#1]
Gentile utente, ricorda se il suo oculista le ha parlato di una situazione congiuntivale differente tra i due occhi? Lei è un allergico o un portatore di lenti a contatto? Se non è così, devo pensare che la congiuntivite papillare della congiuntiva tarsale superiore dell'occhio destro sia legata ad una reazione da corpo estraneo ( in relazione all'abrasione corneale che ha avuto) forse per l'irregolarità protratta della superficie corneale che le ha indotto questa persistenza di arrossamento. Sembra strano che in così poco tempo si sia creata una reazione papillare ma è l'unica spiegazione. La ptosi palpebrale è senz'altro legata all'infiammazione della congiuntiva palpebrale ed andrà via quando scomparirà questa infiammazione. Se la situazione non migliora, torni dal suo oculista per un ulteriore controllo della superficie corneale e palpebrale. Cordiali saluti
Prof. Dr. Vincenzo Orfeo
Direttore U.O.Oculistica Clinica Mediterranea, Napoli
Prof. a contr. Scuola Spec.Oftalmologia Università di Trieste
[#2]
Utente
Gentile Dott. ORFEO, la ringrazio per la sua risposta. In merito a quanto mi chiede, le posso dire che:
- l'oculista che mi ha visitato non mi ha parlato di nessuna situazione congiuntivale diversa tra i due occhi. L'altro occhio non è stato nemmeno esplorato;
- Non sono a conoscenza di eventuali allergie a farmaci;
- NON porto lenti a contatto.
Quando mi infortunai nessun corpo estraneo mi entrò nell'occhio, cosa confermata anche a seguito di visita. Quando sono stato visitato il giorno 09/07/2020 avevo una iperemia diffusa molto evidente. Mi accorsi da solo che anche la sacca congiuntivale era molto arrossata rispetto all'altro occhio.
Invece nella successiva visita del 24/07/2020, pur non avendo un particolare rossore, l'oculista a questo punto mi sollevò la palpebra superiore riscontrando un'infiammazione (è tutto rosso, disse !). Nella stessa occasione lo stesso oculista, esplorò l'occhio constatando che l'abrasione recidivante era guarita raccomandandomi di utilizzare ancora DROPYAL EVO per indurire l'abrasione appena riparata.
Ad oggi il rossore si è molto attenuato e si ripresenta lievemente al mattino e quando somministro PENSULVIT. L'abbassamento della palpebra invece persiste (soprattutto al risveglio mattutino ove l'abbassamento è più notevole) e non migliora. Se cerco di aprire tutto l'occhio sforzandomi, percepisco che sulla palpebra superiore c'è qualcosa che non va, come se fosse lievemente gonfia, tipo "edema", in zona della congiuntiva bulbare. Sto continuando la terapia cortisonica con NETILDEX (3 volte die) + PENSULVIT la sera prima di coricarsi, senza notare un vero miglioramento. Sono molto preoccupato. Al momento non ho capito se una patologia del genere possa generare complicazioni permanenti, come una ptosi. Grazie dottore per una sicura replica.
- l'oculista che mi ha visitato non mi ha parlato di nessuna situazione congiuntivale diversa tra i due occhi. L'altro occhio non è stato nemmeno esplorato;
- Non sono a conoscenza di eventuali allergie a farmaci;
- NON porto lenti a contatto.
Quando mi infortunai nessun corpo estraneo mi entrò nell'occhio, cosa confermata anche a seguito di visita. Quando sono stato visitato il giorno 09/07/2020 avevo una iperemia diffusa molto evidente. Mi accorsi da solo che anche la sacca congiuntivale era molto arrossata rispetto all'altro occhio.
Invece nella successiva visita del 24/07/2020, pur non avendo un particolare rossore, l'oculista a questo punto mi sollevò la palpebra superiore riscontrando un'infiammazione (è tutto rosso, disse !). Nella stessa occasione lo stesso oculista, esplorò l'occhio constatando che l'abrasione recidivante era guarita raccomandandomi di utilizzare ancora DROPYAL EVO per indurire l'abrasione appena riparata.
Ad oggi il rossore si è molto attenuato e si ripresenta lievemente al mattino e quando somministro PENSULVIT. L'abbassamento della palpebra invece persiste (soprattutto al risveglio mattutino ove l'abbassamento è più notevole) e non migliora. Se cerco di aprire tutto l'occhio sforzandomi, percepisco che sulla palpebra superiore c'è qualcosa che non va, come se fosse lievemente gonfia, tipo "edema", in zona della congiuntiva bulbare. Sto continuando la terapia cortisonica con NETILDEX (3 volte die) + PENSULVIT la sera prima di coricarsi, senza notare un vero miglioramento. Sono molto preoccupato. Al momento non ho capito se una patologia del genere possa generare complicazioni permanenti, come una ptosi. Grazie dottore per una sicura replica.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 30/07/2020.
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