Visione di piccoli puntini luminosi

Salve,

premesso che è comunque mia intenzione consultare al più presto il mio specialista curante, desidererei se possibile avere magari qualche dato in più anche per riferire il problema con maggiore precisione. Veniamo al punto: sono monocola, in OS ho esisti cicatriziali/atrofici/rimaneggiamenti del complesso EPR-Bruch-Coriocapillare sia in sede maculare che in media periferia retinica dovuti a coroidite multifocale autoimmune. Il mio attuale visus con correzione sf -4 cl -1 è di 1/10. Soffro di emicranie senz' aura per le quali assumo su prescrizione medica, naturalmente, maxalt RPD da 10 mg. Un recentissimo OCT eseguito con tomografo CCIRRRUS, ha escluso la presenza di sollevamenti sierosi ed emorragici. Ultimamente ho avuto delle piccole emoraggiole retiniche in sede maculare, ma ciò è stato causato dall' estrema fragilità dei vasi. Così mi è stato spiegato. Il motivo per cui Vi scrivo, è che da un paio di giorni mi capita di vedere (non continuativamente) dei piccoli punti luminosi di colore bianco, o comunque chiaro, sia al centro che alla periferia del campo visivo. Il tutto mai in corrispondeza/prossimità di attacchi emicranici. Mi chiedo se sia una cosa seria o potrebbe trattarsi di "innocue" stimolazioni retiniche? Grazie infinite per la disponibilità e la professionallità che sempre Vi distingue.

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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
il termine di coroidite multifocale è in effetti molto genereico e può comprendere varie accezioni!
Può essere una coroidite multifocale tipo Vogt-Koyanagi-Harada;tipo la coroidopatia tipo birdshot (a pallini da caccia) è una uveite cronica, bilaterale, intermedia e posteriore, a eziologia sconosciuta(vedi mia risposta stesso sito del 21/06/2008 );tipo epiteliopatia multifocale a placche o a carta geografica;etc.etc.
Le corioretiniti,o uveiti posteriori,sono processi infiammatori che interessano il segmento pòosteriore in particolare coroide,retina e vitreo sovrastante.
La differernziazione in coroidite,corioretinite,retinocoroidite e vasculite retinica è abbastanza arbitraria,più teorica che clinica.
Comunque tale affezione è un processo infiammatorio della coroide dell’occhio, anche detto uveite posteriore. Presenta intorbidamento dell’umor vitreo ed edema della retina, fosfeni e disturbi della percezione dei colori e della forma e delle dimensioni degli oggetti, metamorfopsie, macropsie e micropsie. Dal punto di vista clinico si distinguono una coroidite a focolaio, una coroidite disseminata (con numerosi focolai) e una coroidite diffusa (non in focolai, ma distribuita uniformemente a tutta la coroide).
Le alterazioni uveitiche posteriore descritte possono essere la causa dei fosfeni lamentati!
Un caro saluto
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Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gent.mo Dr. Siravo,

La ringrazio moltissimo per la celerità nel rispondermi. In effetti la mia uveite ha coinvolto sia retina che coroide. La denominazione di "coroidite multifocale" è stata utilizzata da uno specialista in immunopatologia oculare che ho consultato di recente. Spiacente di non poter essere più precisa al riguardo. Grazie in ogni caso, per la Sua esaustiva spiegazione. Le chiedo scusa, ma c' è un particolare che non mi è del tutto chiaro, Lei intende dire che i fosfeni siano il segno di una possibile riaccensione del fatto infiammatorio o che ne sono una conseguenza? Recentemente mi sono sottoposta anche ad un' angiografia con verde indocianina,(sono allergica alla fluorescina) e non c' è segno di nuovi focolai. RingraziandoLa ancora per la disponibilità, Le auguro un buon pomeriggio.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Intendevo dire che i vecchi focolai possono essere la causa!
Si rivolga pure a mio nome all'ottimo Luigi Marino!!
Troverà tutti i suoi recapiti sulla sua homepage di questo sito!
Un caro saluto
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Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Dr. Siravo,

ancora una volta grazie per la sollecitudine, la cortesia e soprattutto la chiarezza. A questo punto non posso che augurarLe una buona domenica ed una Serena Pasqua. Grazie ancora!.
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Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gent.mo Dr. Siravo,

approfittando della Sua grandissima disponibilità Le sottoporrei un altro quesito. Mi chiedevo, se ci possa essere nel tempo, data la situazione, un' evoluzione in senso peggiorativo delle aree di rimaneggiamento verso un processo di distrofia/atrofia dell' EPR. Dubito in ogni caso che ci saranno dei miglioramenti. Grazie infinite. Ancora auguri!
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
in questi casi tutto dipende dalla problematica sistemica!
A seconda della situazione immunodisreattiva ci possono essere o meno recidive subentranti anche misconosciute e/o latenti delle problematiche corioretiniche!
Si faccia controllare il fundus oculi con una cadenzialità fissa!
Un caro saluto
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Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gent.mo Dr. Siravo,

La ringrazio ancora una volta per la Sua cortesia. Naturalmente non mancherò di seguire il suo saggio consiglio. In ogni caso mi sottopongo già a controlli completiogni sei mesi, ovvio che,se necessario potrò intensificare. Ancora Auguri!
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Attivo dal 2009 al 2013
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Gent. Dott. Siravo,

mi rivolgo ancora una volta a Lei approfittando della Sua cortesia, chiarezza e disponibilità.
Una settimana fa a causa dei suddetti fosfeni, dovendomi recare dal mio oculista di fiducia giò per altri motivi, ne ho approfittato per chiedere che fosse eseguito un esame del fundus. E' stata impiegata anche la lente a tre specchi di Goldmann. Nulla di significativo.
Da un paio di giorni, tuttavia sono comparsi alcuni piccoli disturbi, che rappresentano più he altro un fastidio. Ovvero: aumento dei corpi mobili, visione appannata (non continuativamente però), rottura di capillari che ancora non si è risolta, visione sporadica di aloni luminosi (tipo quelli che si vedono prima dei cali di pressione)inoltre, quest' ultimo segno è quello che mi preoccupa maggiormente, difficoltà di lettura da vicino (nel senso che il problema risulta decisamente evidente nel momento in cui cerco di leggere la pagina di un testo sullo schermo del PC, su libro/giornale). Mi spiego meglio: sono miope e come tale, non ho mai avuto grossissime difficoltà "sulle distanze corte" ora invece, è come se le lettere che si trovano al centro (o quasi) delle parole nella frase si "scolorissero", e cosa strana, più cerco di fissarle per vedere se diventano più nitide, più diventa invece difficile distinguerle. Naturalmente se non si risolve tutto in un paio di giorni tornerò dal mio oculista, nel frattempo tuttavia, mi farebbe piacere conoscere la sua opinione in merito. La ringrazio in anticipo e Le auguro buon lavoro.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
ovviamente rifaccia il fundus oculi e magari anche uan Fluorangiografia Retinica(FAG) ed OCT!!
Un caro saluto
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Attivo dal 2009 al 2013
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Caro Dott. Siravo,

La sua risposta così sollecita e come sempre molto cortese, insieme ai suoi consigli, mi spingono naturalmente a contattare al più presto il mio oculista di fiducia per un nuovo controllo e gli eventuali accertamenti del caso. Grazie di nuovo!. Le auguro una buona giornata.
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Attivo dal 2009 al 2013
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Caro Dr. Siravo,

mi rivolgo a Lei ancora una volta. Tanto per cominciare, La ringrazio per i Suoi precedenti consigli. Sono tornata dal mio oculista di fiducia per una visita di controllo. L' esito è il seguente: non ci sono emorragie, nè sollevamenti sierosi in atto, nè nuovi focolai. E' stata riscontrata un' espansione della fibrosi maculare con conseguente ulteriore deficit della visione centrale, (Attualmente con la correzione di sf -4 non sono più in grado di leggere la riga da 1/10), e naturalmente continuo a sperimentare le difficoltà di cui Le avevo accennato sopra. Vi è inoltre un assotigliamento in estrema periferia retinica ad ore IV con sospetto foro. Mi è stato proposto un intervento con argon laser per il quale si farà una più attenta valutazione la prossima settimana.
Le chiedo, se possibile, di togliermi una piccola curiosità, solo per capire meglio. Dato il mio pessimo rapporto con i numeri, vorrei sapere come si procede convenzionalmente, nell' indicare quantitativamente il visus una volta che il paziente non è più in grado di distinguere i caratteri corrispondenti ai decimi sulle tabelle apposite. Cerco di chiarire, si passa direttamente ai /20 o no? Come funziona? RingraziandoLa ancora per la Sua cortesia e disponibilità Le auguro una buona giornata.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
Ad un metro di distanza dall'ottotipo per i 3 metri se si legge la prima riga=1/30;se si legge la seconda riga=2/30;se si legge la terza riga=3/30=1/10,ovvero chi legge la terza riga ad 1 metro deve leggera anche la prima a 3 metri(1/10)!!!
Se non si legge nemmeno la prima riga si passa ai ventesimi di cui si occupa la Legge 27 maggio 1970, n. 382!
Un caro saluto
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Attivo dal 2009 al 2013
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Caro Dr. Siravo,

ancora una volta grazie per la Sua chiarezza, nonchè cortesia!. Le auguro buon lavoro.
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Attivo dal 2009 al 2013
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Caro Dott. Siravo,

non è mia intenzione abusare della Sua pazienza ma di nuovo mi rivolgo a Lei nella speranza di fare chiarezza. Ieri, durante un nuovo controllo oculistico, il mio visus è risultato essere di 2/50 con un aumento ulteriore della correzione, (portata a sf -4,50). Premetto che nonostante il maggiore potere della lente usata, a distanza "regolamentare" (seduta in poltrona per capirci) non mi è stato comunque possibile leggere la riga corrispondente ad 1/10, mentre accompagnata ad una distanza nettamente inferiore, (credo di 1 m circa)mi è stato possibile leggere invece le prime due righe. Da un punto di vista psicologico ciò è stato sicuramente interpretato da me come un fatto positivo. Non penso tuttavia che si possa parlare di un miglioramento vero e proprio. Il Suo collega non mi è parso particolarmente soddisfatto!. Il .../50 sta quindi semplicementead indicare una riduzione della distanza di lettura ma che in realtà non è cambiato nulla?. Mi scuso per la domanda che forse Le sembrerà banale. Per il momento, ancora grazie!.