Ipertensione oculare e fortinol 2%
Salve a tutti,
sono un ragazzo di 28 anni, qualche mese fa ho effettuato una visita oculistica dalla quale è emersa un'ipertensione oculare (25 MMHG ODT/OST) e successivamente ho eseguito topografia corneale e pachimetria corneale (OS 592 MICRON, OD 593 MICRON) dalle quali è emerso secondo lo specialista che lo spessore della cornea è abbastanza robusto pertanto l'ipertensione oculare con quei valori non avrebbe causato danni nel breve periodo ed inoltre indici cheratometrici regolari. Ho quindi assunto per circa due mesi un collirio integratore (Meramirt).
Aggiungo inoltre che ho uno zio che soffre della stessa patologia e la cura da una vita con colliri.
A distanza di tre mesi ho effettuato un'ulteriore visita a causa di continui mal di testa ed episodi di annebbiamento visivo.
Più o meno stessi valori pressori (24/24 MMHG).
L'oculista ha deciso di farmi assumere una volta al giorno il collirio Fortinol 2% e tornare dopo due settimane per un'ulteriore misurazione e per prenotare un esame del campo visivo centrale e una OCT del nervo ottico.
Aggiungo inoltre che le misurazioni della pressione sono state effettuate con la tecnica "a soffio", che a detta di molti sembrerebbe imprecisa in molti casi, fatte entrambe alle 8/8 e 30 del mattino (la prima sopo un'ora dall'assunzione di caffè, la seconda senza)
Ho alcune domande.
Ho letto che l'assunzione di questi farmaci non può essere interrotta nella maggior parte dei casi, trattandosi di beta bloccanti, altrimenti potrei avere problemi cardiaci e/o vascolari, corretto? Questa cosa mi spaventa un po'.
Inoltre mi spaventa il fatto che il farmaco in questione ha molte controindicazioni e può causare appunto problemi cardiaci, respiratori, ecc... Io non soffro di nessuna patologia particolare ma resto abbastanza preoccupato. Quali potrebbero essere le principali, frequenti e probabili effetti collaterali?
Non metto assolutamente in dubbio la terapia prescritta dal vostro collega, tra l'altro dimostratosi molto gentile e professionale, e so che l'alternativa all'utilizzo di questi farmaci potrebbe essere la cecità ma vorrei un vostro parere.
Vi sembra la strada giusta quella di intervenire subito con il Fortinol di fronte agli esami fatti e ai risultati di questi?
Non interromperò mai l'assunzione di questo farmaco?
A lungo andare potrei avere degli effetti collaterali?
Grazie in anticipo.
sono un ragazzo di 28 anni, qualche mese fa ho effettuato una visita oculistica dalla quale è emersa un'ipertensione oculare (25 MMHG ODT/OST) e successivamente ho eseguito topografia corneale e pachimetria corneale (OS 592 MICRON, OD 593 MICRON) dalle quali è emerso secondo lo specialista che lo spessore della cornea è abbastanza robusto pertanto l'ipertensione oculare con quei valori non avrebbe causato danni nel breve periodo ed inoltre indici cheratometrici regolari. Ho quindi assunto per circa due mesi un collirio integratore (Meramirt).
Aggiungo inoltre che ho uno zio che soffre della stessa patologia e la cura da una vita con colliri.
A distanza di tre mesi ho effettuato un'ulteriore visita a causa di continui mal di testa ed episodi di annebbiamento visivo.
Più o meno stessi valori pressori (24/24 MMHG).
L'oculista ha deciso di farmi assumere una volta al giorno il collirio Fortinol 2% e tornare dopo due settimane per un'ulteriore misurazione e per prenotare un esame del campo visivo centrale e una OCT del nervo ottico.
Aggiungo inoltre che le misurazioni della pressione sono state effettuate con la tecnica "a soffio", che a detta di molti sembrerebbe imprecisa in molti casi, fatte entrambe alle 8/8 e 30 del mattino (la prima sopo un'ora dall'assunzione di caffè, la seconda senza)
Ho alcune domande.
Ho letto che l'assunzione di questi farmaci non può essere interrotta nella maggior parte dei casi, trattandosi di beta bloccanti, altrimenti potrei avere problemi cardiaci e/o vascolari, corretto? Questa cosa mi spaventa un po'.
Inoltre mi spaventa il fatto che il farmaco in questione ha molte controindicazioni e può causare appunto problemi cardiaci, respiratori, ecc... Io non soffro di nessuna patologia particolare ma resto abbastanza preoccupato. Quali potrebbero essere le principali, frequenti e probabili effetti collaterali?
Non metto assolutamente in dubbio la terapia prescritta dal vostro collega, tra l'altro dimostratosi molto gentile e professionale, e so che l'alternativa all'utilizzo di questi farmaci potrebbe essere la cecità ma vorrei un vostro parere.
Vi sembra la strada giusta quella di intervenire subito con il Fortinol di fronte agli esami fatti e ai risultati di questi?
Non interromperò mai l'assunzione di questo farmaco?
A lungo andare potrei avere degli effetti collaterali?
Grazie in anticipo.
[#1]
Buonasera, ritengo che sia stato male informato sul collirio betabloccante perché ciò che ha letto non corrisponde assolutamente a verità. Lei potrà o potrebbe interrompere in qualsiasi momento della sua vita l'uso del betabloccante in collirio senza avere alcun effetto collaterale, men che meno a carico del cuore o dell'albero vascolare.
I betabloccanti hanno, peraltro non sempre, effetti sulla frequenza cardiaca, che potrebbe essere un po' rallentata, o sulla respirazione nei pazienti asmatici: per questo motivo si evita di prescriverli in pazienti asmatici o bradicardici, ossia con frequenza cardiaca molto bassa.
Se lei sta bene può continuare ad assumere il collirio come fanno quotidianamente milioni di persone al mondo senza alcun problema. Forse, negli anni, sempre ammesso che non si renda opportuno sostituire il farmaco con un altro eventualmente più efficace, potrebbe avere qualche piccolo fastidio sul film lacrimale o qualche lieve bruciore, ma niente di più. Più probabile invece che col tempo l'occhio si "abitui" al collirio e possa essere necessario sostituirlo perchè non più efficace nel controllare la pressione oculare.
Lei cita i risultati degli esami ma non essendo possibile visionarli direttamente non è semplice capire lo stato dei suoi occhi. In ogni caso ritengo che che l'ha visitato abbia finora messo in atto tutto quello che è opportuno fare, tenendo anche presente che spesso le tecniche a soffio forniscono risultati più "allarmistici" rispetto alla tecnica tradizionale. Concordo che essendoci una patologia analoga in famiglia sia meglio iniziare una terapia, salvo poterla sospendere nel caso di ulteriori esami strumentali che possano smentire la presenza dell'ipertensione oculare. Buona serata.
I betabloccanti hanno, peraltro non sempre, effetti sulla frequenza cardiaca, che potrebbe essere un po' rallentata, o sulla respirazione nei pazienti asmatici: per questo motivo si evita di prescriverli in pazienti asmatici o bradicardici, ossia con frequenza cardiaca molto bassa.
Se lei sta bene può continuare ad assumere il collirio come fanno quotidianamente milioni di persone al mondo senza alcun problema. Forse, negli anni, sempre ammesso che non si renda opportuno sostituire il farmaco con un altro eventualmente più efficace, potrebbe avere qualche piccolo fastidio sul film lacrimale o qualche lieve bruciore, ma niente di più. Più probabile invece che col tempo l'occhio si "abitui" al collirio e possa essere necessario sostituirlo perchè non più efficace nel controllare la pressione oculare.
Lei cita i risultati degli esami ma non essendo possibile visionarli direttamente non è semplice capire lo stato dei suoi occhi. In ogni caso ritengo che che l'ha visitato abbia finora messo in atto tutto quello che è opportuno fare, tenendo anche presente che spesso le tecniche a soffio forniscono risultati più "allarmistici" rispetto alla tecnica tradizionale. Concordo che essendoci una patologia analoga in famiglia sia meglio iniziare una terapia, salvo poterla sospendere nel caso di ulteriori esami strumentali che possano smentire la presenza dell'ipertensione oculare. Buona serata.
DOTT. CLAUDIO CARBONARA
[#2]
Utente
Salve dottore,
la ringrazio davvero per la risposta.
A dir la verità non ho mai messo in dubbio il lavoro del suo collega ma mi sono fatto trascinare dall'istinto (e dalla cattiva abitudine di 'googolare' qualsiasi medicinale/sintomo/ecc..) perchè in un primo momento credevo (io, che non sono medico..) fosse una terapia esagerata.
Mi sono accorto, rileggendo, di aver omesso un ulteriore dettaglio dello stato dei miei occhi: sono ipermetrope (da piccolo).
In ogni caso dal giorno dopo in cui ho cominciato ad applicare il collirio non ho avuto più episodi di annebbiamento e soprattutto i mal di testa sono diminuiti, quasi azzerati. Non so se è dovuto al collirio o è stato un caso ma questo è un bene.
Le faccio solo altre due domande: sto applicando le gocce secondo le modalità indicate dal foglio illustrativo, ovvero facendo pressione per due minuti sull'angolo dubito dopo aver inserito la goccia. E' corretto? Cambierebbe parecchio se non applicassi questa procedura?
Dalle ultime analisi del sangue (circa un anno fa) per due volte di seguito sono emersi valori altini di colesterolo (250), cosa che ho dimenticato di comunicare all'oculista. Crede che il carteololo possa incidere su questo in qualche modo?
Grazie.
la ringrazio davvero per la risposta.
A dir la verità non ho mai messo in dubbio il lavoro del suo collega ma mi sono fatto trascinare dall'istinto (e dalla cattiva abitudine di 'googolare' qualsiasi medicinale/sintomo/ecc..) perchè in un primo momento credevo (io, che non sono medico..) fosse una terapia esagerata.
Mi sono accorto, rileggendo, di aver omesso un ulteriore dettaglio dello stato dei miei occhi: sono ipermetrope (da piccolo).
In ogni caso dal giorno dopo in cui ho cominciato ad applicare il collirio non ho avuto più episodi di annebbiamento e soprattutto i mal di testa sono diminuiti, quasi azzerati. Non so se è dovuto al collirio o è stato un caso ma questo è un bene.
Le faccio solo altre due domande: sto applicando le gocce secondo le modalità indicate dal foglio illustrativo, ovvero facendo pressione per due minuti sull'angolo dubito dopo aver inserito la goccia. E' corretto? Cambierebbe parecchio se non applicassi questa procedura?
Dalle ultime analisi del sangue (circa un anno fa) per due volte di seguito sono emersi valori altini di colesterolo (250), cosa che ho dimenticato di comunicare all'oculista. Crede che il carteololo possa incidere su questo in qualche modo?
Grazie.
[#3]
Buongiorno, il fatto che i suoi annebbiamenti e mal di testa siano diminuiti potrebbe essere anche un effetto collaterale positivo del fortinol. In alternativa andrebbe ipotizzato un glaucoma ad angolo stretto, cosa che pero non sfugge neanche al più sprovveduto degli oculisti e pertanto non la prendo in considerazione. Il fatto di tenere sotto pressione l'angolo interno dell'occhio serve ad evitare che le gocce vadano nel canale lacrimale e da li in gola per essere poi digerite, inducendo quei possibili effetti collaterali dei betabloccanti che avevamo già detto. Lei non soffre delle due patologie (bradicardia ed asma) e pertanto , volendo, può anche fare a meno di questa manovra.. Colesterolo ed ipermetropia non intervengono sulla pressione dell'occhio, tranne in quei rari casi di ipermetropia molto elevata con angolo stretto che le citavo prima.Nè il carteololo sortisce alcun effetto su queste due patologie. Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.2k visite dal 06/05/2020.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.