Laser prk e corticosteroidi
Gentili Dottori,
scrivo per ottenere, se possibile, non un consulto ma una spiegazione medica.
Mi sono sottoposto recentemente ad intervento chirurgico di chirurgia refrattiva con PRK.
Refrazione pre-trattamento: -1+4.50x55°
Trattamento effettuato: -1+3.50x55°
Micron ablati:87, su una pachimetria iniziale di 590 micron.
So di non dovermi aspettare un recupero completo, e sto andando incontro a lenti, progressivi miglioramenti, giorno dopo giorno. Dopotutto la soddisfazione del paziente dipende al 50% dalle aspettative!
Nei primi 15 giorni dopo l' intervento ho effettuato terapia con lacrime artificiali e diclofenac in collirio (i nomi commerciali dei farmaci nn li riporto), in aggiunta ovviamente all' antibiotico la prima settimana.
Haze pari a 0, fino ad oggi.
Nell' ultimo controllo, il primario ha obiettivato una guarigione perfetta (cornea perfetta, dice) (al momento almeno, e facciamo scongiuri!), soprattutto in relazione al trattamento "pesante" effettuato (come mi ha detto lui).
Mi ha aggiunto anche un collirio cortisonico (forse per prevenire eventuali opacità...). Tuttavia, da quando lo utilizzo (2 volte/die) riscontro un lieve peggioramento nel visus dell' occhio operato. Ma non me ne preoccupo perchè è davvero cosa lieve e riguarda solo la visione per vcino. Aggiungo che so quanto è importante seguire scrupolosamente la terapia prescritta dopo questo tipo di interventi.
Ora la domanda che volevo porvi riguarda appunto l' utilizzo dei corticosteroidi nella PRK. Me la sono posta anche perchè un mio amico, operatosi pure di PRK in altra sede per miopia, è stato lievemente ipercorretto, risultantone una lieve ipermetropia, per cui gli hanno sospeso dopo 1 settimana (ma nn so per quanto) diclofenac e cortisonico.
Dunque, l' interrogativo che mi sono posto è:
i corticosteroidi (e/o i FANS) nel post-PRK tendono ad ipermetropizzare? Se la risposta è si, con quale meccanismo?
Grazie mille, per il tempo dedicatomi....
scrivo per ottenere, se possibile, non un consulto ma una spiegazione medica.
Mi sono sottoposto recentemente ad intervento chirurgico di chirurgia refrattiva con PRK.
Refrazione pre-trattamento: -1+4.50x55°
Trattamento effettuato: -1+3.50x55°
Micron ablati:87, su una pachimetria iniziale di 590 micron.
So di non dovermi aspettare un recupero completo, e sto andando incontro a lenti, progressivi miglioramenti, giorno dopo giorno. Dopotutto la soddisfazione del paziente dipende al 50% dalle aspettative!
Nei primi 15 giorni dopo l' intervento ho effettuato terapia con lacrime artificiali e diclofenac in collirio (i nomi commerciali dei farmaci nn li riporto), in aggiunta ovviamente all' antibiotico la prima settimana.
Haze pari a 0, fino ad oggi.
Nell' ultimo controllo, il primario ha obiettivato una guarigione perfetta (cornea perfetta, dice) (al momento almeno, e facciamo scongiuri!), soprattutto in relazione al trattamento "pesante" effettuato (come mi ha detto lui).
Mi ha aggiunto anche un collirio cortisonico (forse per prevenire eventuali opacità...). Tuttavia, da quando lo utilizzo (2 volte/die) riscontro un lieve peggioramento nel visus dell' occhio operato. Ma non me ne preoccupo perchè è davvero cosa lieve e riguarda solo la visione per vcino. Aggiungo che so quanto è importante seguire scrupolosamente la terapia prescritta dopo questo tipo di interventi.
Ora la domanda che volevo porvi riguarda appunto l' utilizzo dei corticosteroidi nella PRK. Me la sono posta anche perchè un mio amico, operatosi pure di PRK in altra sede per miopia, è stato lievemente ipercorretto, risultantone una lieve ipermetropia, per cui gli hanno sospeso dopo 1 settimana (ma nn so per quanto) diclofenac e cortisonico.
Dunque, l' interrogativo che mi sono posto è:
i corticosteroidi (e/o i FANS) nel post-PRK tendono ad ipermetropizzare? Se la risposta è si, con quale meccanismo?
Grazie mille, per il tempo dedicatomi....
[#1]
Oculista
Carissimo,
se sono effettive le diottrie preoperatorie lei aveva un elevato astigmatismo ipermetropico con lieve base miopica!
Il suo amico molto probabilmente era miope e/o con astigmatismo miopico!!
Nelle prime fasi del decorso post-operatorio si manifesta un effetto di eccessiva correzione del difetto con peggioramento nella lettura , col passare del tempo la sovracorrezione diminuirà fino a scomparire del tutto in un periodo variabile da 1 a 6 mesi. Se dovesse perdurare sarà possibile un ritocco laser per correggerlo perfettamente.
Un cao saluto
se sono effettive le diottrie preoperatorie lei aveva un elevato astigmatismo ipermetropico con lieve base miopica!
Il suo amico molto probabilmente era miope e/o con astigmatismo miopico!!
Nelle prime fasi del decorso post-operatorio si manifesta un effetto di eccessiva correzione del difetto con peggioramento nella lettura , col passare del tempo la sovracorrezione diminuirà fino a scomparire del tutto in un periodo variabile da 1 a 6 mesi. Se dovesse perdurare sarà possibile un ritocco laser per correggerlo perfettamente.
Un cao saluto
[#2]
Utente
Caro Dr. Siravo,
grazie infinite per la risposta e, soprattutto, per la velocità con la quale è stata fornita!!
Mi par dunque di capire che i corticosteroidi e i FANS non inducano una modificazione nel senso di una ipo/iper correzione, ma solo un effetto antiinfiammatorio.
Grazie infinitamente, anche per il fatto di essere qui a rispondere a chi scrive, per un parere, un aiuto, o come me, ad una curiosità. Non è da tutti.
grazie infinite per la risposta e, soprattutto, per la velocità con la quale è stata fornita!!
Mi par dunque di capire che i corticosteroidi e i FANS non inducano una modificazione nel senso di una ipo/iper correzione, ma solo un effetto antiinfiammatorio.
Grazie infinitamente, anche per il fatto di essere qui a rispondere a chi scrive, per un parere, un aiuto, o come me, ad una curiosità. Non è da tutti.
[#3]
Utente
Scusate se ritorno a fare domande....
Oggi, a 3 settimane dalla PRK al primo occhio (astigmatismo misto -1+4.50x55°, trattato -1+3,50), mi sono accorto, provando a guidare di notte, che soffro di alcune aberrazione delle sorgenti luminose. In particolare, qualsiasi sorgente luminosa crea dei raggi (se puntiforme) o si sdoppia (se non puntiforme) verso il quadrante infero-interno del mio campo visivo sinistro.
Ovviamente ciò mi impedisce (al momento) di guidare in strade molto buie poichè incrociare una o più auto è drammatico (almeno per ora).
Volevo sottolineare che, probabilmente, non dipende da una dilatazione pupillare superiore al diametro di trattamento poichè ho notato che gli stessi effetti appaiono guardando una sorgente luminosa al buio, da una stanza molto illuminata.
Volevo aggiungere, se potesse servirVi, che non ho problemi di sdoppiamento delle lettere su uno sfondo luminoso, che da lontano vedo bene (9/10, dopo l' intervento), e ho qualche problema con la visione da vicino.
Volevo chiedere, cortesemente, cosa può causare questo problema. Ho chiesto ad un mio amico specializzando in oculistica che mi ha detto che "potrebbe" dipendere da un lieve decentramento del trattamento. Se così fosse, tale effetto tende a ridursi col tempo?
Oppure è semplicemente dovuto al riorganizzarsi dell' epitelio/zona subepitelio corneale?
Scusate davvero se Vi ho disturbato con un altro quesito...prometto di non ridisturbarVi più, se non per ringraziarVi.
Grazie.....
Oggi, a 3 settimane dalla PRK al primo occhio (astigmatismo misto -1+4.50x55°, trattato -1+3,50), mi sono accorto, provando a guidare di notte, che soffro di alcune aberrazione delle sorgenti luminose. In particolare, qualsiasi sorgente luminosa crea dei raggi (se puntiforme) o si sdoppia (se non puntiforme) verso il quadrante infero-interno del mio campo visivo sinistro.
Ovviamente ciò mi impedisce (al momento) di guidare in strade molto buie poichè incrociare una o più auto è drammatico (almeno per ora).
Volevo sottolineare che, probabilmente, non dipende da una dilatazione pupillare superiore al diametro di trattamento poichè ho notato che gli stessi effetti appaiono guardando una sorgente luminosa al buio, da una stanza molto illuminata.
Volevo aggiungere, se potesse servirVi, che non ho problemi di sdoppiamento delle lettere su uno sfondo luminoso, che da lontano vedo bene (9/10, dopo l' intervento), e ho qualche problema con la visione da vicino.
Volevo chiedere, cortesemente, cosa può causare questo problema. Ho chiesto ad un mio amico specializzando in oculistica che mi ha detto che "potrebbe" dipendere da un lieve decentramento del trattamento. Se così fosse, tale effetto tende a ridursi col tempo?
Oppure è semplicemente dovuto al riorganizzarsi dell' epitelio/zona subepitelio corneale?
Scusate davvero se Vi ho disturbato con un altro quesito...prometto di non ridisturbarVi più, se non per ringraziarVi.
Grazie.....
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.8k visite dal 21/03/2009.
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