Un sensibile peggioramento della visione al termine
Gentili Dottori;
Il mio nome è Luca ed ho 28 anni. Di seguito riporto, sinteticamente, la mia situazione e la mia domanda.
- Mi viene riscontrata una miopia pari a - 0.75 diottrie os ed od durante i miei 18 anni, mentre, al termine degli esami di maturità, risulterà di - 1.25 os ed od.
- Durante gli studi universitari la miopia è progredita fino all’attuale situazione (arrestata al termine degli studi avvenuta nel 2005) pari a - 4.25 od e - 4.75 os e circa – 1.00 astigmatismo ambo occhi.
- Ho riscontrato un sensibile peggioramento della visione al termine di ogni sessione esami universitari in corrispondenza del periodo di forte stress da lavoro a breve distanza (studio)
- La corrispondenza sequenziale tra i due eventi mi porta a ritenerli inequivocabilmente legati da un rapporto causa effetto.
- Ogni oculista da me consultato classifica il mio difetto come miopia assiale e non miopia da indice o da spasmo accomodativo che, come ritengo, dimostrerebbe il nesso tra lavoro in condizione di iperaccomodazione e progressione miopica.
- Esiste un esame che consenta di individuare il problema e classificare senza dubbio l’origine del difetto?
- E’ possibile attraverso un’ecografia bulbare rilevare l’allungamento assiale del bulbo oculare piuttosto che l’incremento del potere rifrattivo del cristallino, od un’alterazione della sua curvatura, da cui risalire all’origine del difetto?
Vi sarei davvero grato poteste rispondermi.
Un saluto.
Luca Staropoli
Il mio nome è Luca ed ho 28 anni. Di seguito riporto, sinteticamente, la mia situazione e la mia domanda.
- Mi viene riscontrata una miopia pari a - 0.75 diottrie os ed od durante i miei 18 anni, mentre, al termine degli esami di maturità, risulterà di - 1.25 os ed od.
- Durante gli studi universitari la miopia è progredita fino all’attuale situazione (arrestata al termine degli studi avvenuta nel 2005) pari a - 4.25 od e - 4.75 os e circa – 1.00 astigmatismo ambo occhi.
- Ho riscontrato un sensibile peggioramento della visione al termine di ogni sessione esami universitari in corrispondenza del periodo di forte stress da lavoro a breve distanza (studio)
- La corrispondenza sequenziale tra i due eventi mi porta a ritenerli inequivocabilmente legati da un rapporto causa effetto.
- Ogni oculista da me consultato classifica il mio difetto come miopia assiale e non miopia da indice o da spasmo accomodativo che, come ritengo, dimostrerebbe il nesso tra lavoro in condizione di iperaccomodazione e progressione miopica.
- Esiste un esame che consenta di individuare il problema e classificare senza dubbio l’origine del difetto?
- E’ possibile attraverso un’ecografia bulbare rilevare l’allungamento assiale del bulbo oculare piuttosto che l’incremento del potere rifrattivo del cristallino, od un’alterazione della sua curvatura, da cui risalire all’origine del difetto?
Vi sarei davvero grato poteste rispondermi.
Un saluto.
Luca Staropoli
[#1]
Luca,
il peggioramento della vista dopo un esame universitario e'quanto di piu'classico ci possa essere in una persona della sua eta'ed dovuto assolutamente allo sforzo per vicino.
Lei si e'fatto la diagnosi da solo. Molto bene aggiungo.
E non cé'davvero alcun bisogno degli esami da lei citati.
Cordiali Saluti,
il peggioramento della vista dopo un esame universitario e'quanto di piu'classico ci possa essere in una persona della sua eta'ed dovuto assolutamente allo sforzo per vicino.
Lei si e'fatto la diagnosi da solo. Molto bene aggiungo.
E non cé'davvero alcun bisogno degli esami da lei citati.
Cordiali Saluti,
Dr. Giulio Bamonte.
Chirurgia della retina e della cataratta
www.giuliobamonte.it
[#3]
Assolutamete no. Si riposi e vedra'che e'reversibile.
Non sa quante volte capita di rispondere a questo problema nella pratica quotidiana.
Il fatto e'magari dai libri si passa al computer di conseguenza in alcune persone si instaura una sorta di circolo vizioso.
L'unico esame utile se proprio lo vuole sapere sarebbe un ciclopegia, cioe'l'esame della vista con le goccie che dilatano la pupilla. Da la non si scappa.
Cordiali SAluti,
Non sa quante volte capita di rispondere a questo problema nella pratica quotidiana.
Il fatto e'magari dai libri si passa al computer di conseguenza in alcune persone si instaura una sorta di circolo vizioso.
L'unico esame utile se proprio lo vuole sapere sarebbe un ciclopegia, cioe'l'esame della vista con le goccie che dilatano la pupilla. Da la non si scappa.
Cordiali SAluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 09/03/2009.
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