Referto ipovisione
Buongiorno,
vorrei sottoporre un dubbio relativo ad un referto rilasciatomi recentemente da un centro di ipovisione.
Nello specificare l'acuità visiva, misurata a 2 metri con la tavola ETDRS il referto recita testualmente:
ODV: 2 lettere 2/10 (2 lettere 0.4 Logmar) con -6.50sf -1.75cyl asse 55°
OSV: 1/50 (3 lettere 0.25 Logmar) con -6.50sf -1.00cyl asse 110°T
Quello che mi lascia perplesso è il dato relativo all'occhio sinistro. Visto che nella scala in Logmar a numeri più grandi corrispondono acuità visive minori, non riesco a capire come possa il mio occhio sinistro avere un residuo visivo di 0.25 Logmar, apparentemente migliore di quello dell'occhio destro (0.4 Logmar) che è invece di gran lunga il mio occhio migliore.
Tra l'altro, secondo una tavola di conversione che ho trovato in rete, 2/10 ed 1/50 equivarrebbero rispettivamente a 0.7 ed 1.7 Logmar.
C'è qualcosa che mi sfugge oppure le cifre riportate nel referto sono errate?
vorrei sottoporre un dubbio relativo ad un referto rilasciatomi recentemente da un centro di ipovisione.
Nello specificare l'acuità visiva, misurata a 2 metri con la tavola ETDRS il referto recita testualmente:
ODV: 2 lettere 2/10 (2 lettere 0.4 Logmar) con -6.50sf -1.75cyl asse 55°
OSV: 1/50 (3 lettere 0.25 Logmar) con -6.50sf -1.00cyl asse 110°T
Quello che mi lascia perplesso è il dato relativo all'occhio sinistro. Visto che nella scala in Logmar a numeri più grandi corrispondono acuità visive minori, non riesco a capire come possa il mio occhio sinistro avere un residuo visivo di 0.25 Logmar, apparentemente migliore di quello dell'occhio destro (0.4 Logmar) che è invece di gran lunga il mio occhio migliore.
Tra l'altro, secondo una tavola di conversione che ho trovato in rete, 2/10 ed 1/50 equivarrebbero rispettivamente a 0.7 ed 1.7 Logmar.
C'è qualcosa che mi sfugge oppure le cifre riportate nel referto sono errate?
[#1]
mi scusi, ma
0,40 è sempre maggiore di 0,25...
altri parametri o riferimenti che ha trovato in rete sono legati alla clinica e non sono formule sempre applicabili :
l'occhio è pur sempre un organo biologico e non un orologio..
per cui la clinica pur rispettando le leggi dell'ottica fisiologica è assolutamente importante.
ps ma chi ha emesso il suo referto??
0,40 è sempre maggiore di 0,25...
altri parametri o riferimenti che ha trovato in rete sono legati alla clinica e non sono formule sempre applicabili :
l'occhio è pur sempre un organo biologico e non un orologio..
per cui la clinica pur rispettando le leggi dell'ottica fisiologica è assolutamente importante.
ps ma chi ha emesso il suo referto??
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Utente
Egr. Prof. Marino,
la ringrazio della sua cortese e sollecita risposta che tuttavia più che fugare i mei dubbi ha dissolto anche le poche certezze in materia.
Per quanto sono stato in grado di appurare le tavole per ipovisione ETDRS sono composte da 14 righe di ottotipi. Alla distanza di 4 metri la prima riga di ottotipi vale 1 Logmar (o 1/10 utilizzando la più comune notazione in decimi). la seconda riga 0.9. la terza 0.8 e via di questo passo fino all'ultima.
Se il tabellone viene portato alla distanza di 2 metri, la prima riga di ottotipi vale 1/20 e si aggiungono 0.3 Logmar ai valori riportati nel tabellone.
A meno che le cose non stiano diversamente, non mi riesce di capire da dove saltino fuori i valori di 0.4 e 0.25 Logmar riportati nel referto a me rilasciato e che appaiono assolutamente non correlabili con il dato relativo al residuo visivo espresso in decimi (2/10 per l'occhio destro ed 1/50 per il sinistro)
Una possibile spiegazione potrebbe venire dal fatto che ho notato che a volte il residuo visivo viene espresso in funzione del numero di caratteri che il soggetto riesce a leggere. Visto che nella notazione logaritmica ciascuna lettera di ogni riga vale 0.02 Logmar, un residuo visivo rispettivamente pari a 0.25 e 0.4 Logmar potrebbe voler dire che io sono stato in grado di leggerer le prime 2 righe e mezza con l'occhio sinistro e le primnee 4 righe con l'occhio destro (situazione abbastanza vicina alla mia reale condizione visiva).
Ad ogni buon conto, il morale della favola è che mi ero recato presso un centro di ipovisione per poter conoscere con maggiore precisione il mio residuo visivo e ne sono uscito con un referto a dir poco sibillino.
P.S. - Il referto è firmato dall'ortottista di un primario centro di ipovisione milanese ed è controfirmato dall'oftalmologo titolare del centro in questione.
la ringrazio della sua cortese e sollecita risposta che tuttavia più che fugare i mei dubbi ha dissolto anche le poche certezze in materia.
Per quanto sono stato in grado di appurare le tavole per ipovisione ETDRS sono composte da 14 righe di ottotipi. Alla distanza di 4 metri la prima riga di ottotipi vale 1 Logmar (o 1/10 utilizzando la più comune notazione in decimi). la seconda riga 0.9. la terza 0.8 e via di questo passo fino all'ultima.
Se il tabellone viene portato alla distanza di 2 metri, la prima riga di ottotipi vale 1/20 e si aggiungono 0.3 Logmar ai valori riportati nel tabellone.
A meno che le cose non stiano diversamente, non mi riesce di capire da dove saltino fuori i valori di 0.4 e 0.25 Logmar riportati nel referto a me rilasciato e che appaiono assolutamente non correlabili con il dato relativo al residuo visivo espresso in decimi (2/10 per l'occhio destro ed 1/50 per il sinistro)
Una possibile spiegazione potrebbe venire dal fatto che ho notato che a volte il residuo visivo viene espresso in funzione del numero di caratteri che il soggetto riesce a leggere. Visto che nella notazione logaritmica ciascuna lettera di ogni riga vale 0.02 Logmar, un residuo visivo rispettivamente pari a 0.25 e 0.4 Logmar potrebbe voler dire che io sono stato in grado di leggerer le prime 2 righe e mezza con l'occhio sinistro e le primnee 4 righe con l'occhio destro (situazione abbastanza vicina alla mia reale condizione visiva).
Ad ogni buon conto, il morale della favola è che mi ero recato presso un centro di ipovisione per poter conoscere con maggiore precisione il mio residuo visivo e ne sono uscito con un referto a dir poco sibillino.
P.S. - Il referto è firmato dall'ortottista di un primario centro di ipovisione milanese ed è controfirmato dall'oftalmologo titolare del centro in questione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.2k visite dal 02/03/2009.
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