Una volta guarita è subentrata una persistente secchezza oculare ad ambo gli occhi
Ho 45 anni e nel mese di novembre ho avuto una congiuntivite a tutti e due gli occhi curata con Colbiocin. Una volta guarita è subentrata una persistente secchezza oculare ad ambo gli occhi. L'oculista da me consultato mi ha prescitto per tre mesi Berocca una cps al dì e Trium 10 cc al dì. Dopo due mesi di trattamento il fenomemo persiste anzi l'occhio sinistro è peggiorato.
Di giorno utilizzo colliri di vario genere e lacrime artificiali.
Di notte utilizzo il Lacrigel che mi dà un'autonomia di 4 ore dopo di che mi sveglio con gli occhi completamente secchi e devo ripetere l'applicazione.
Mi pare che tutti questi medicilnali siano solo dei pagliativi: posso fare realmente qualcosa? c'è pericolo che peggiori e che danneggi seriamente gli occhi?
Di giorno utilizzo colliri di vario genere e lacrime artificiali.
Di notte utilizzo il Lacrigel che mi dà un'autonomia di 4 ore dopo di che mi sveglio con gli occhi completamente secchi e devo ripetere l'applicazione.
Mi pare che tutti questi medicilnali siano solo dei pagliativi: posso fare realmente qualcosa? c'è pericolo che peggiori e che danneggi seriamente gli occhi?
[#1]
la migliore cosa da fare
è controllare se la secchezza è solo oculare
se mi invia a l.marino @auxologico.it
sua anamnesi valutiamo insieme quali esami di laboratorio vanno fatti e le invio anche un ami presentazione in power point
è controllare se la secchezza è solo oculare
se mi invia a l.marino @auxologico.it
sua anamnesi valutiamo insieme quali esami di laboratorio vanno fatti e le invio anche un ami presentazione in power point
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
signora
le allego un appunto preparato da me e da Diego Micochero,
LASER E OCCHIO SECCO
Dott. L. Marino (MI)-Dott. D. Micochero (PD)
L'apparato lacrimale è un sistema interdipendente ( unità funzionale lacrimale U.F.L. ) composto da superfici oculari ( cornea, congiuntiva con le ghiandole in essa contenute, ghiandola lacrimale ed apparato nervoso afferente ed efferente
Le fibre afferenti compongono la branca oftalmica del Trigemino ( V n.c.) e tramite il ganglio ed il nucleo trigeminale giungono al Ponte.
Le fibre efferenti partendo dal Ponte con il nervo faciale ( VII n.c. ), tramite il ganglio pterigopalatino giungono alle ghiandole lacrimali principali ed accessorie, nonchè alle cellule caliciformi congiuntivali ed alle ghiandole di Meibomio.
L'alterazione di uno di questi componenti a livello di questa unità funzionale provoca un malfunzionamento della stessa con la possibilità della comparsa di una sintomatologia anche importante da occhio secco.
Questo dato sottolinea anche il ruolo importante sostenuto dall'innervazione sensitiva di cornea e congiuntiva, fornita da neuroni del ganglio trigeminale omolaterale.
Tali neuroni, una volta penetrati nello stroma corneale perdono la guaina mielinica e formano il plesso basale subepiteliale.Da qui alcune fibre penetrata la m. di Bowman si dispongono nello strato basale dell'epitelio corneale per poi dare le terminazioni a livello dell'epitelio corneale.
Le fibre sensitive sono per la maggior parte polimodali, reagiscono cioè a stimoli meccanici, termici, chimici ( esogeni ed endogeni - flogosi) e trasmettono scariche di impulsi che continuano finchè permano lo stimolo ( durata ), con una frequenza proporzionale all'entità dello stimolo stesso ( intensità ).
Altre fibre sono solamente sensibili agli stimoli meccanici, altre solo a variazioni termiche ( regolazione flusso sanguigno coroideale ? )
Le alterazioni meccaniche corneali, tra cui gli interventi di chirurgia refrattiva, alterano, almeno temporaneamente, l'epitelio e definitivamente la m. di Bowman (plesso subepiteliale!!) e parte dello stroma, con un insulto meccanico delle fibre nervose ed un conseguente rilascio di mediatori chimici.
Tra questi mediatori, vi sono le prostaglandine che, rilasciate localmente, comportano una persistente eccitazione delle terminazioni nervose ( sensibilizzazione ) responsabile del dolore continuo in caso di danno corneale.
L'effetto antinfiammatorio ed analgesico dei FANS somministrati localmente in caso di danno corneale sarebbe dovuto ad una azione su tali mediatori
Il danno alle strutture nervose determina una depolarizzazione della membrana neuronale
ingresso ioni ca++ rilascio di neoropeptidi vasodilatazione,essudazione plasmatica,liberazione di citochine FLOGOSI
Elementi che possono essere causa di malfunzionamento della U.F.L. sono l'età, alcuni farmaci ( colinergici ), malattie sistemiche, alterazioni ormonali ed interventi che danneggiano l'apparato nervoso sensoriale della cornea.
Utili notizie anamnestiche sui farmaci assunti ( androgeni: favoriscono la secrezione, delle gh. di Meibomio ( lipidi )--- estrogeni la limitano per azione proinfiammatoria e inibizione secrezione lipidica.( Meibomio):iperevaporazione
le allego un appunto preparato da me e da Diego Micochero,
LASER E OCCHIO SECCO
Dott. L. Marino (MI)-Dott. D. Micochero (PD)
L'apparato lacrimale è un sistema interdipendente ( unità funzionale lacrimale U.F.L. ) composto da superfici oculari ( cornea, congiuntiva con le ghiandole in essa contenute, ghiandola lacrimale ed apparato nervoso afferente ed efferente
Le fibre afferenti compongono la branca oftalmica del Trigemino ( V n.c.) e tramite il ganglio ed il nucleo trigeminale giungono al Ponte.
Le fibre efferenti partendo dal Ponte con il nervo faciale ( VII n.c. ), tramite il ganglio pterigopalatino giungono alle ghiandole lacrimali principali ed accessorie, nonchè alle cellule caliciformi congiuntivali ed alle ghiandole di Meibomio.
L'alterazione di uno di questi componenti a livello di questa unità funzionale provoca un malfunzionamento della stessa con la possibilità della comparsa di una sintomatologia anche importante da occhio secco.
Questo dato sottolinea anche il ruolo importante sostenuto dall'innervazione sensitiva di cornea e congiuntiva, fornita da neuroni del ganglio trigeminale omolaterale.
Tali neuroni, una volta penetrati nello stroma corneale perdono la guaina mielinica e formano il plesso basale subepiteliale.Da qui alcune fibre penetrata la m. di Bowman si dispongono nello strato basale dell'epitelio corneale per poi dare le terminazioni a livello dell'epitelio corneale.
Le fibre sensitive sono per la maggior parte polimodali, reagiscono cioè a stimoli meccanici, termici, chimici ( esogeni ed endogeni - flogosi) e trasmettono scariche di impulsi che continuano finchè permano lo stimolo ( durata ), con una frequenza proporzionale all'entità dello stimolo stesso ( intensità ).
Altre fibre sono solamente sensibili agli stimoli meccanici, altre solo a variazioni termiche ( regolazione flusso sanguigno coroideale ? )
Le alterazioni meccaniche corneali, tra cui gli interventi di chirurgia refrattiva, alterano, almeno temporaneamente, l'epitelio e definitivamente la m. di Bowman (plesso subepiteliale!!) e parte dello stroma, con un insulto meccanico delle fibre nervose ed un conseguente rilascio di mediatori chimici.
Tra questi mediatori, vi sono le prostaglandine che, rilasciate localmente, comportano una persistente eccitazione delle terminazioni nervose ( sensibilizzazione ) responsabile del dolore continuo in caso di danno corneale.
L'effetto antinfiammatorio ed analgesico dei FANS somministrati localmente in caso di danno corneale sarebbe dovuto ad una azione su tali mediatori
Il danno alle strutture nervose determina una depolarizzazione della membrana neuronale
ingresso ioni ca++ rilascio di neoropeptidi vasodilatazione,essudazione plasmatica,liberazione di citochine FLOGOSI
Elementi che possono essere causa di malfunzionamento della U.F.L. sono l'età, alcuni farmaci ( colinergici ), malattie sistemiche, alterazioni ormonali ed interventi che danneggiano l'apparato nervoso sensoriale della cornea.
Utili notizie anamnestiche sui farmaci assunti ( androgeni: favoriscono la secrezione, delle gh. di Meibomio ( lipidi )--- estrogeni la limitano per azione proinfiammatoria e inibizione secrezione lipidica.( Meibomio):iperevaporazione
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 23/02/2009.
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