Fastidiosi disturbi dopo 10 gg dall intervento cataratta

Buongiorno gentili dottori, sono una signora 65enne che lo scorso 25 luglio ha subito l’intervento di rimozione di cataratta all’occhio sx. L’intervento, nonostante un po' di preoccupazione da parte del chirurgo per l’eccessiva durezza della cataratta, è andato molto bene e fin da subito la visione è stata limpida e chiara. Alla visita di controllo dopo una settimana avevo gia recuperato 6/10 di vista e all’esame del fundus l’occho non presenta, a detta del chirurgo, nessuna anomalia. Tuttavia sin da subito e tuttora sento un disturbo  all’angolo dell’occhio operato, un tremolio che si è un po' attenuato negli ultimi gioni ma non accenna a scomparire, un tremolio non della palpebra ma proprio della visione, accompagnato da un fastidio come di corpo estraneo e di pesantezza e gonfiore della zona che però  non risulta alla vista minimamente gonfia. Il fastidio si presenta soprattutto al mattino e se tolgo gli occhiali da sole, mentre si attenua di molto se sto in penombra o alla sera. La visione è però ottima e non ne risente minimamente. Ho fatto presente tutto questo al chirurgo durante la visita di controllo ma non gli ha dato peso dicendo che sono piccoli fastidi dovuti alla ferita chirurgica ancora aperta e che scompariranno col tempo. Dietro mia insistenza mi sono state prescritte lacrime artificiali da instillare 4 volte al giorno e mi è stato dato l’appuntamento per l’ultimo controllo e la prescrizione delle lenti alla fine del mese di agosto. Sono un po' preoccupata e ho timore di non poter tornare serenamente al mio lavoro (sono una docente) agli inizi di settembre. Quanto ci mette la ferita chirurgica a guarire completamente dopo interventi di questo tipo?
Ringrazio anticipatamente per la cortese e premurosa risposta che vorrete darmi.
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Dr. Vincenzo Orfeo Oculista 178 11
Gentile signora, ciò che le ha detto il suo chirurgo oculista è vero, si tratta di piccoli disturbi che tendono a passare e che non comportano nessun problema sulla vista. Purtroppo per entrare nell'occhio ed asportare la cataratta non si può fare a meno di fare una piccolissima incisione ( circa 2 mm). Questa seppure piccolissima ferita può creare delle difficoltà al paziente. Il chirurgo per entrare nell'occhio può inavvertitamente incidere dei tronchi nervosi che non sono assolutamente visibili al chirurgo. Quindi può capitare che in un occhio si incida qualche nervo e nell'altro no. L'incisione dei nervi comporta per un periodo di tempo variabile intorno ai 3 - 4 mesi circa dei sintomi come quelli che lei riferisce ( sensazione di corpo estraneo, di occhio pesante ecc). Con la guarigione dei nervi incisi i disturbi passeranno. È un fastidio a volte notevole per il paziente ma non dipende da noi chirurghi. Il decorso dei nervi non è uguale in tutte le persone; i nervi sono invisibili al microscopio operatorio. Fa bene ad usare dei sostituti lacrimali che aiutano molto ma non risolvono. Anche un cortisonico di superficie a volte può essere prescritto per aiutare la guarigione.
Non si preoccupi e non ci faccia caso, se può. Cordiali saluti.

Prof. Dr. Vincenzo Orfeo
Direttore U.O.Oculistica Clinica Mediterranea, Napoli
Prof. a contr. Scuola Spec.Oftalmologia Università di Trieste

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Utente
Utente
Gentile dott.Orfeo,grazie infinite per la sua risposta tempestiva. premurosa ed esaustiva , mi ha ridato veramente un po' di serenità! I medici che ci visitano a volte non tengono conto che i pazienti hanno bisogno di rassicurazione e di risposte chiare e ci liquidano molto spesso in modo sbrigativo.
Approfitto della sua estrema cordialità e professionalità per farle un'ultima domanda: avendo recuperato 6/10 di vista nell'occhio operato e tenuto conto che nell'occhio non operato ho una cataratta iniziale ma non ancora da operare dato che non accuso nessuna opacizzazione ma solo un leggero ingiallimento dei colori e ho 10/10 di vista, avrò bisogno di lenti correttive per lontano? La cosa non mi sarebbe molto gradita, non le ho mai portate e data la mia professione d'insegnante sarebbe notevole il disconfort di dovere levare e mettere gli occhiali quando mi rivolgo agli alunni per poi passare alle lenti di lettura quando guardo il pc sulla cattedra o leggo i testi scolastici.Prima dell'insorgenza della cataratta, portavo lenti di due diottrie per la visione da vicino e per ora continuo ad usare quelle ma ora con il nuovo visus probabilmente dovrò cambiare anche quelle? Secondo lei come dovrebbero essere graduate le lenti che dovrò ( se dovrò) portare sia per vicino che per lontano? Ho speranza che col passare delle settimane dall'intervento migliorerà ancora l'acuità visiva?
Cordiali e sinceri saluti e ancora un sentito ringraziamento.
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Dr. Vincenzo Orfeo Oculista 178 11
Gentile signora, il visus di 6 /10 è già un buon visus ma potrebbe migliorare ancora nelle prossime settimane. Se ha bisogno di vedere perfettamente potrà utilizzare una correzione ottica ( soprattutto se guida di sera ). Se l'altro occhio vede 10/10 certamente non sentirà il bisogno di un occhiale nella vita quotidiana, nella visione per lontano. Magari potrà tornare utile in alcune situazioni ( guida notturna, cinema, teatro ecc). In ogni caso il suo oculista potrà stabilire l'entità della correzione ottica da consigliarle sia da lontano che da vicino. Ovviamente non è possibile in questa sede darle un consiglio di prescrizione ( tutti gli occhi hanno caratteristiche diverse e devono essere esaminati con strumenti sofisticati). Le auguro buone vacanze.
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Utente
Utente
Buone vacanze anche a lei dottore e ancora un sentito ringraziamento per i suoi consigli.
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