Mi è stata proposta l'operazione al laser, e mi è stata offerta la possibilità di scegliere tra
Buongiorno! Oggi ho fatto il controllo alla vista e mi hanno riscontrato una miopia di -4,75 od e -4 os. mi è stata proposta l'operazione al laser, e mi è stata offerta la possibilità di scegliere tra la prk o tra la lasek. Essendoci una differenza di costi tra la prk e la lasek, quindi quest'ultima è leggermente più costosa vorrei sapere cosa mi potreste consigliare e in cosa sta la differenza in termini di intervento. Quale tra le due è la più efficace e soprattutto quale da + risultati?
Ho dimenticato di chiedere al dottore quanto tempo deve passare prima che io riprenda a nuotare dopo l'operazione. Grazie in anticipo per la risposta. Buona giornata.
Ho dimenticato di chiedere al dottore quanto tempo deve passare prima che io riprenda a nuotare dopo l'operazione. Grazie in anticipo per la risposta. Buona giornata.
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![Oculista attivo dal 2007 al 2010 Oculista attivo dal 2007 al 2010](https://static.medicitalia.it/public/fototessere/miniature/dottore.webp)
Oculista
Carissima,
sono due metodiche in cui il Laser agisce direttamente sulla superficie corneale, da cui viene preventivamente asportato il sottile strato di cellule che lo riveste (l'epitelio). Entrambe le metodiche, quindi, non utilizzando strumenti chirurgici, non sono invasive. La differenza tra PRK e LASEK è da ricercarsi, esclusivamente, nella metodica di asportazione dell'epitelio e nei disturbi postoperatori. Nella PRK, infatti, l'epitelio è rimosso manualmente dalla cornea e dopo l'esecuzione del trattamento laser, la superficie così ottenuta viene ricoperta e protetta da una lente a contatto. La mancanza temporanea dell'epitelio, però, determina l'immediata comparsa di intensi disturbi quali: fotofobia (fastidio alla luce del sole), bruciori, lacrimazione, senso di sabbia negli occhi, etc, che possono durare anche tre o quattro giorni, impedendo così un rapido ed agevole ritorno ad una vita normale. La LASEK, innovazione introdotta da circa un anno, ovvia a molti di questi disturbi e soprattutto ne riduce sensibilmente intensità e durata. Ciò avviene perché l'epitelio, invece di essere asportato definitivamente, dopo un preventivo trattamento, viene scollato dallo strato sottostante e, alla fine dell'operazione, riadagiato sulla superficie corneale. Ciò riduce notevolmente i tempi di cicatrizzazione, in modo che il paziente, già dopo 12-24 ore, non lamentando significativi disturbi, può riprendere le sue normali attività. Se i disturbi postoperatori (peraltro assai ridotti con la LASEK) possono rappresentare l'aspetto sgradevole dei trattamenti in superficie (PRK e LASEK), è altrettanto vero che queste tecniche, non essendo invasive, cioè non richiedendo l'ausilio di complesse manovre chirurgiche, non presentano nessuno di quei rischi connessi ad altri interventi di chirurgia refrattiva.
COMUNQUE LEI HA LA FORTUNA DI ESSERE CONCITTADINA DEL NOSTRO OTTIMO LUIGI MARINO!
E' un attivissimo collaboratore di questo sito ed esperto oculista!
Lui potrà risolvere ogni suo dubbio,troverà i suoi dati sulla sua homepage di MEDICITALIA!
Un caro saluto
sono due metodiche in cui il Laser agisce direttamente sulla superficie corneale, da cui viene preventivamente asportato il sottile strato di cellule che lo riveste (l'epitelio). Entrambe le metodiche, quindi, non utilizzando strumenti chirurgici, non sono invasive. La differenza tra PRK e LASEK è da ricercarsi, esclusivamente, nella metodica di asportazione dell'epitelio e nei disturbi postoperatori. Nella PRK, infatti, l'epitelio è rimosso manualmente dalla cornea e dopo l'esecuzione del trattamento laser, la superficie così ottenuta viene ricoperta e protetta da una lente a contatto. La mancanza temporanea dell'epitelio, però, determina l'immediata comparsa di intensi disturbi quali: fotofobia (fastidio alla luce del sole), bruciori, lacrimazione, senso di sabbia negli occhi, etc, che possono durare anche tre o quattro giorni, impedendo così un rapido ed agevole ritorno ad una vita normale. La LASEK, innovazione introdotta da circa un anno, ovvia a molti di questi disturbi e soprattutto ne riduce sensibilmente intensità e durata. Ciò avviene perché l'epitelio, invece di essere asportato definitivamente, dopo un preventivo trattamento, viene scollato dallo strato sottostante e, alla fine dell'operazione, riadagiato sulla superficie corneale. Ciò riduce notevolmente i tempi di cicatrizzazione, in modo che il paziente, già dopo 12-24 ore, non lamentando significativi disturbi, può riprendere le sue normali attività. Se i disturbi postoperatori (peraltro assai ridotti con la LASEK) possono rappresentare l'aspetto sgradevole dei trattamenti in superficie (PRK e LASEK), è altrettanto vero che queste tecniche, non essendo invasive, cioè non richiedendo l'ausilio di complesse manovre chirurgiche, non presentano nessuno di quei rischi connessi ad altri interventi di chirurgia refrattiva.
COMUNQUE LEI HA LA FORTUNA DI ESSERE CONCITTADINA DEL NOSTRO OTTIMO LUIGI MARINO!
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Un caro saluto
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Utente
La ringrazio innanzitutto per la tempestiva risposta... soprattutto esauriente!! è stato davvero chiarissimo e professionale!! sostanzialmente la differenza sta nel recupero post-operatorio se non ho capito male, giusto?? mentre per quanto riguarda la ripresa in piscina? secondo lei dopo quanto tempo potrò nuovamente andare in piscina? mentre la palestra la potrò frequentare nuovamente dopo una sola settimana?? grazie
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carissima
ringrazio Duilio per la Segnalazione
se riesce passi in Istituto per chiarire con una chiachierata ogni suo dubbio...
nel frattempo faccia un giro su
www.zyoptix.com
ringrazio Duilio per la Segnalazione
se riesce passi in Istituto per chiarire con una chiachierata ogni suo dubbio...
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LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 14/02/2009.
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