Pressione intraoculare e cortisone
Buongiorno, il 23 dicembre scorso ho lamentato (fatto mai accaduto) un annebbiamento della vista all'occhio SX. Dopo circa 40 Min. mi è stata diagnosticata un'uveite ipertensiva presso il P.S. Oftalmico di Roma. La pressione Intraoculare dell'occhio SX risultava 24. Terapia per 7 GG di Dexamono 5 volte, Ciclolux e Timpotol 2 volte (Mattina e sera)Mi è stato consigliato di sottopormi ad una visita Immunoreumatologica. . Poche ore dopo il sintomo dell'annebbiamento era scomparso, ma erano presenti gli effetti collaterali dei farmaci (Specie il ciclolux). Il successivo controllo, dopo 7 GG ha rilevato un regresso dell'infiammazione allo stato di iridociclite ed una PIO occhio SX al valore 19 (occhio DX 17). Mi è stato richiesto comunque di continuare la terapia. Al successivo controllo, il 5 di Gennaio 2009 è stata rilevata un ulteriore diminuzione dell'infiammazione, una PIO all'occhio SX del valore 19. LA terapia consigliata prevedeva la diminuzione progressiva del Dexamono, l'interruzione del Ciclolux e una presa in carico della patologia dal mio medico oculista di fiducia. Dopo due giorni, il 7 gennaio, presso l'ambulatorio privato di una VS, collega, ho esposto tutta la storia, DOpo un'accurata visita ha rilevato una guarigione quasi completa dell'occhio SX dallo stato infiammatorio, ma una pressione intraoculare al valore di 26. La terapia consigliata è stata la sostituzione del Timoptol con il Cosopt (giudicato più efficace)una riduzione ulteriore, fino alla sospensione entro sette giorni, del Dexamono. Leggermente scoraggiato dall'andamento della mia pressione intraoculare ho pensato di consultare anche il medico oculista "di Famiglia" che il 12 Gennaio, ha rilevato l'assenza di patologie infiamatorie ed una pressione all'occhio SX e DX di 18 (il SX sotto terapia di Cosopt). La terapia consigliata è stata quella di continuare con il Cosopt e sostituire le ultime instillazioni rimanenti di cortisone con il Lotemax (solo per una settimana). Il successivo controllo effettuato il 2 febbraio ha fatto rilevare una PIO di entrambi gli occhi del valore di 18. Il suo consiglio è stato quello di sottopormi ad una verifica del Campo visivo per accertare le condizioni del nervo ottico ed eventualmente, successivamente se questo risulta in buono stato, di provare a diminuire il farmaco cosopt per verificare la reazione dell'occhio e l'andamento della pressione.
Spero di essere stato esauriente, il mio quesito è questo, visto l'andamento della pressione durante la terapia con il cortisone, può essere stato effettivamente il dexamono a far alzare così la PIO? dopo circa un mese dalla sospensione sono ancora possibili degli effetti di questo tipo?
Ringrazio anticipatamente
Spero di essere stato esauriente, il mio quesito è questo, visto l'andamento della pressione durante la terapia con il cortisone, può essere stato effettivamente il dexamono a far alzare così la PIO? dopo circa un mese dalla sospensione sono ancora possibili degli effetti di questo tipo?
Ringrazio anticipatamente
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Egregio Utente,
uno degli effetti collaterali delle terapie cotisoniche ( sia locali che generali ) è l'ipertono, quindi non è strano che durante la terapia da lei assunta ci sia stato un aumento della PIO.
Con la graduale diminuazione e successiva sospensione la PIO generalmente dopo due-tre settimane rientra nei limiti.
Può essere prudente eseguire una Perimetria Automatica Coputerizzata, anche se credo che non ci possano essere stati danni oculari per la limitata assunzione del cortisone nel tempo e per il fatto che lei ha assunto cortisonici di superficie che danno minore aumento della PIO rispetto ad altri.
Concludendo le consiglio di sottoporsi agli esami che il suo Oculista le prescriverà, senza tuttavia eccesiva apprensione.
cordialmente
uno degli effetti collaterali delle terapie cotisoniche ( sia locali che generali ) è l'ipertono, quindi non è strano che durante la terapia da lei assunta ci sia stato un aumento della PIO.
Con la graduale diminuazione e successiva sospensione la PIO generalmente dopo due-tre settimane rientra nei limiti.
Può essere prudente eseguire una Perimetria Automatica Coputerizzata, anche se credo che non ci possano essere stati danni oculari per la limitata assunzione del cortisone nel tempo e per il fatto che lei ha assunto cortisonici di superficie che danno minore aumento della PIO rispetto ad altri.
Concludendo le consiglio di sottoporsi agli esami che il suo Oculista le prescriverà, senza tuttavia eccesiva apprensione.
cordialmente
DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-3388718992.
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Scoprirlo non è un problema: basterà attendere che l'effetto del cortisone sia finito senza l'interferenza dell'uveite e rimisurare la PIO: a quel punto se esiste un aumento pressorio sarà individuato.
Il Campo Visivo chiarirà invece se l'aumento della PIO ( ammesso che ci sia ) à preesistente alla malattia ed al conseguente uso del cortisone.
Saluti
Il Campo Visivo chiarirà invece se l'aumento della PIO ( ammesso che ci sia ) à preesistente alla malattia ed al conseguente uso del cortisone.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.9k visite dal 06/02/2009.
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