Lacerazione retina, fotocoagulazione, persistenza mosche volanti
Ho 50 anni e da almeno 25 so di avere "estese bande di Givré" sul bordo di entrambe le retine (miopia -3 OS e -6 OD, lieve astigmatismo). Mi era stato consigliata una vita normale, ma evitando sforzi e scosse inutili (amavo correre e saltare da un masso all'altro, sui torrenti, o portare zaini molto pesanti nei trekking in montagna, cosa che da allora ho evitato) in quanto il mio occhio sarebbe risultato più predisposto di altri al distacco di retina in quanto più grande della norma.
La sera dell'11.01.2009, senza alcun preavviso, mentre cenavo con amici in un locale, ho percepito - muovendo lo sguardo verso destra - una sottile riga luminosa bianco-gialla decentra verso la parte destra dell'occhio destro. Ho ritenuto fosse il riflesso di una sfera a specchi (tipo discoteca) che era presente sopra alla mia testa (anche se però non era illuminata). Al termine della serata, in auto, al buio, ho notato che il disturbo si ripeteva. Ho ipotizzato subito un problema collegato alla retina e ho fatto guidare mia moglie, coricando orizzontalmente il mio schienale per il viaggio di ritorno (1 ora). Giunto a casa - era ormai passata la mezzanotte - ho cercato su internet per capire qualcosa di più del mio disturbo (è in quell'occasione che ho conosciuto Medicitalia), poi sono andato a coricarmi e al mattino per le 9 ero già al pronto soccorso.
Anamnesi: "Comparsa di scotomi scintillanti OD".
Già da quando mi ero alzato avevo inoltre notato un'opacizzazione della vista nella zona centrale (ho saputo poi che era dovuta a corpi vaganti nel vitreo, detti anche "mosche volanti" e "ragnatele"), che risultavano particolarmente visibili in ambienti illuminati.
Mentre attendevo la visita oculistica in reparto, alle h. 11:00 mi sono accorto che la messa a fuoco vicino/lontano era peggiorata di un paio di decimi di visum.
La visita oculistica, compiuta su entrambi gli occhi, ha permesso di individuare la problematica dell'occhio destro: "retina piana, fundus miopico, rottura setinica h 6".
Mi è stato chiesto se acconsentivo al trattamento immediato e, avendo accettato, sono stato fatto accomodare in un ambulatorio a fianco della sala visite, dove, seduto in stazione eretta e con una lente di goldman appoggiata alla sclera destra (ma non si opera il paziente sdraiato?), sono stato sottoposto a una serie di lampeggi laser(50-100 colpi, credo di ricordare: sentivo una sensazione di calore e dolore sordo soprattutto verso la fine del trattamento): "riparazione di lacerazione della retina mediante fotocoagulazione", dice il referto.
Mi è stato detto che la lacerazione, molto limitata e periferica, non era comunque in quella che era stata un tempo definita, dal mio oculista, la zona di debolezza retinica con le "estese bande di givrè".
Mi è stato prescritto un collirio (Indocollirio) 3 volte al giorno e un controllo dopo 7-10 gg.
Subito dopo l'intervento laser la messa a fuoco è ritornata normale gli scotomi sono spariti, per ricomparire, con la stessa intensità, dalla sera stessa (in concomitanza alla prima volta che ho soffiato il naso, dopo l'operazione: avevo in corso una leggera sinusite).
Sono allora rimasto precauzionalmente a letto per i due giorni successivi, fintanto che il 15 gennaio non ho potuto farmi riaccompagnare in pronto soccorso e segnalare la ricomparsa degli scotomi (che comunque fin dal 13 mattina erano presenti in forma molto attenuata, meno luminosi rispetto a prima dell'intervento col laser, diciamo raggiungevano solo un quarto della luminosità originaria, e poi il 15 gennaio si erano ulteriormente ridotti in luminosità).
L'anamnesi riporta: "OD riferisce fotopsie nel settore temporale del campo visivo. ODF: foro sbarrato con retinopessia h 6; difusa degenerazione a bava di lumaca nel settore temporale, non fori; distacco posteriore di vitreo".
Oggi, 26 gennaio, sono ritornato per un controllo e mi è stato detto che da parte loro tutto è normale: "ODF Retina piana, ....(?) miopia h 6, esiti barrage conseguenza rottura retinica, barrage ben pigmentato".
Il mio lavoro è molto al computer o con documentazione scritta, anche nel settore fotografico e pubblicitario, oltre che l'utilizzo di microscopi per l'analisi di prodotti cartari e tessili. Ora mi trovo in difficoltà...
Purtroppo mi è rimasta la vista dell'occhio destro opacizzata centralmente (le ragnatele/mosche volanti) e probabilmente la perdita di visum (quando le "mosche2 mi appannano la vista) è di un paio di decimi. Mi è stato detto di lasciare passare ancora 2-4 settimane e poi di fare una visita oculistica classica, per vedere se miglioro o se per caso un cambio di lenti all'OD può migliorare la situazione (cosa che però vedo difficile se restano le "mosche" che operano da "tendina" appannante).
Lo scotoma ora è ridotto a una lievissima riga - stessa posizione dello scotoma originale - che noto debolmente luminosa solo al buio, mentre non l'avverto durante il giorno. Credo col passare del tempo scomparirà del tutto. Ma è l'appannamento che mi preoccupa. Soprattutto per il mio lavoro.
Avrei due tipi di domande da porre: sulle rotture e sugli esiti.
Sulle rotture:
Visto che la lacerazione retinica non è stata cagionata da uno specifico urto o trauma, posso temere di aver raggiunto un'età critica (50 anni) - data la miopia dei miei occhi - per cui mi posso aspettare da un momento all'altro altre rotture? Lo sci (a livello evoluto, ma non a livello competitivo) può dar luogo a scosse che a questo punto possono far insorgere altre lacerazioni (mediamente cado solo una volta all'anno)? Posso riprendere una "calma" attività sciistica turistica (5-6 ore una decina di volte all'anno) come d'altronde già fatto nell'ultimo decennio?
In caso di nuova lacerazione similare, non grave, se fossi impossibilitato a raggiungere un pronto soccorso nel giro di breve tempo (penso a un viaggio in Sahara della durata di 2 settimane) potrei riportare danni permanenti? Cosa dovrei comunque fare se distante giorni viaggio da un pronto soccorso (o in paesi del terzo mondo)? riposo assoluto in posizione supina? sono controindicate anche le oscillazioni di un veicolo?)
Sugli esiti:
Le "mosche volanti" e le ragnatele corrono il rischio di rimanere a opacizzarmi per sempre la vista? Non c'è modo di distruggerle con un laser specifico o qualche farmaco? Dopo quanto tempo posso "dire addio" alla speranza che si riducano ulteriormente (attendere oltre 1-2 mesi è inutile?) C'è modo di farle "scivolare" in un angolo morto dell'occhio, dove non disturbano, che ne so, magari dormendo su un fianco e sperando nell' "effetto gravità"?
In conclusione: ogni volta che si mi verificherà una lacerazione della retina vi saranno altri nuovi corpi vaganti? Quindi, in generale, a ogni lacerazione (speriamo di non averne più!), di norma, posso attendermi che nei miei occhi seguirà un peggioramento della trasparenza del vitreo? Lo chiedo anche in funzione del comportamento da tenere nella vita di ogni giorno, nello sport e degli investimenti in campo lavorativo (sto negoziando l'acquisto di un microscopio professionale a interferenza, ma se la vista resta compromessa forse è meglio che risparmi su quella spesa e continui a rivolgermi a laboratori esterni).
Grazie per la cortese attenzione e mi scuso per la lunghezza del post.
Molto cordialmente,
Oliver
La sera dell'11.01.2009, senza alcun preavviso, mentre cenavo con amici in un locale, ho percepito - muovendo lo sguardo verso destra - una sottile riga luminosa bianco-gialla decentra verso la parte destra dell'occhio destro. Ho ritenuto fosse il riflesso di una sfera a specchi (tipo discoteca) che era presente sopra alla mia testa (anche se però non era illuminata). Al termine della serata, in auto, al buio, ho notato che il disturbo si ripeteva. Ho ipotizzato subito un problema collegato alla retina e ho fatto guidare mia moglie, coricando orizzontalmente il mio schienale per il viaggio di ritorno (1 ora). Giunto a casa - era ormai passata la mezzanotte - ho cercato su internet per capire qualcosa di più del mio disturbo (è in quell'occasione che ho conosciuto Medicitalia), poi sono andato a coricarmi e al mattino per le 9 ero già al pronto soccorso.
Anamnesi: "Comparsa di scotomi scintillanti OD".
Già da quando mi ero alzato avevo inoltre notato un'opacizzazione della vista nella zona centrale (ho saputo poi che era dovuta a corpi vaganti nel vitreo, detti anche "mosche volanti" e "ragnatele"), che risultavano particolarmente visibili in ambienti illuminati.
Mentre attendevo la visita oculistica in reparto, alle h. 11:00 mi sono accorto che la messa a fuoco vicino/lontano era peggiorata di un paio di decimi di visum.
La visita oculistica, compiuta su entrambi gli occhi, ha permesso di individuare la problematica dell'occhio destro: "retina piana, fundus miopico, rottura setinica h 6".
Mi è stato chiesto se acconsentivo al trattamento immediato e, avendo accettato, sono stato fatto accomodare in un ambulatorio a fianco della sala visite, dove, seduto in stazione eretta e con una lente di goldman appoggiata alla sclera destra (ma non si opera il paziente sdraiato?), sono stato sottoposto a una serie di lampeggi laser(50-100 colpi, credo di ricordare: sentivo una sensazione di calore e dolore sordo soprattutto verso la fine del trattamento): "riparazione di lacerazione della retina mediante fotocoagulazione", dice il referto.
Mi è stato detto che la lacerazione, molto limitata e periferica, non era comunque in quella che era stata un tempo definita, dal mio oculista, la zona di debolezza retinica con le "estese bande di givrè".
Mi è stato prescritto un collirio (Indocollirio) 3 volte al giorno e un controllo dopo 7-10 gg.
Subito dopo l'intervento laser la messa a fuoco è ritornata normale gli scotomi sono spariti, per ricomparire, con la stessa intensità, dalla sera stessa (in concomitanza alla prima volta che ho soffiato il naso, dopo l'operazione: avevo in corso una leggera sinusite).
Sono allora rimasto precauzionalmente a letto per i due giorni successivi, fintanto che il 15 gennaio non ho potuto farmi riaccompagnare in pronto soccorso e segnalare la ricomparsa degli scotomi (che comunque fin dal 13 mattina erano presenti in forma molto attenuata, meno luminosi rispetto a prima dell'intervento col laser, diciamo raggiungevano solo un quarto della luminosità originaria, e poi il 15 gennaio si erano ulteriormente ridotti in luminosità).
L'anamnesi riporta: "OD riferisce fotopsie nel settore temporale del campo visivo. ODF: foro sbarrato con retinopessia h 6; difusa degenerazione a bava di lumaca nel settore temporale, non fori; distacco posteriore di vitreo".
Oggi, 26 gennaio, sono ritornato per un controllo e mi è stato detto che da parte loro tutto è normale: "ODF Retina piana, ....(?) miopia h 6, esiti barrage conseguenza rottura retinica, barrage ben pigmentato".
Il mio lavoro è molto al computer o con documentazione scritta, anche nel settore fotografico e pubblicitario, oltre che l'utilizzo di microscopi per l'analisi di prodotti cartari e tessili. Ora mi trovo in difficoltà...
Purtroppo mi è rimasta la vista dell'occhio destro opacizzata centralmente (le ragnatele/mosche volanti) e probabilmente la perdita di visum (quando le "mosche2 mi appannano la vista) è di un paio di decimi. Mi è stato detto di lasciare passare ancora 2-4 settimane e poi di fare una visita oculistica classica, per vedere se miglioro o se per caso un cambio di lenti all'OD può migliorare la situazione (cosa che però vedo difficile se restano le "mosche" che operano da "tendina" appannante).
Lo scotoma ora è ridotto a una lievissima riga - stessa posizione dello scotoma originale - che noto debolmente luminosa solo al buio, mentre non l'avverto durante il giorno. Credo col passare del tempo scomparirà del tutto. Ma è l'appannamento che mi preoccupa. Soprattutto per il mio lavoro.
Avrei due tipi di domande da porre: sulle rotture e sugli esiti.
Sulle rotture:
Visto che la lacerazione retinica non è stata cagionata da uno specifico urto o trauma, posso temere di aver raggiunto un'età critica (50 anni) - data la miopia dei miei occhi - per cui mi posso aspettare da un momento all'altro altre rotture? Lo sci (a livello evoluto, ma non a livello competitivo) può dar luogo a scosse che a questo punto possono far insorgere altre lacerazioni (mediamente cado solo una volta all'anno)? Posso riprendere una "calma" attività sciistica turistica (5-6 ore una decina di volte all'anno) come d'altronde già fatto nell'ultimo decennio?
In caso di nuova lacerazione similare, non grave, se fossi impossibilitato a raggiungere un pronto soccorso nel giro di breve tempo (penso a un viaggio in Sahara della durata di 2 settimane) potrei riportare danni permanenti? Cosa dovrei comunque fare se distante giorni viaggio da un pronto soccorso (o in paesi del terzo mondo)? riposo assoluto in posizione supina? sono controindicate anche le oscillazioni di un veicolo?)
Sugli esiti:
Le "mosche volanti" e le ragnatele corrono il rischio di rimanere a opacizzarmi per sempre la vista? Non c'è modo di distruggerle con un laser specifico o qualche farmaco? Dopo quanto tempo posso "dire addio" alla speranza che si riducano ulteriormente (attendere oltre 1-2 mesi è inutile?) C'è modo di farle "scivolare" in un angolo morto dell'occhio, dove non disturbano, che ne so, magari dormendo su un fianco e sperando nell' "effetto gravità"?
In conclusione: ogni volta che si mi verificherà una lacerazione della retina vi saranno altri nuovi corpi vaganti? Quindi, in generale, a ogni lacerazione (speriamo di non averne più!), di norma, posso attendermi che nei miei occhi seguirà un peggioramento della trasparenza del vitreo? Lo chiedo anche in funzione del comportamento da tenere nella vita di ogni giorno, nello sport e degli investimenti in campo lavorativo (sto negoziando l'acquisto di un microscopio professionale a interferenza, ma se la vista resta compromessa forse è meglio che risparmi su quella spesa e continui a rivolgermi a laboratori esterni).
Grazie per la cortese attenzione e mi scuso per la lunghezza del post.
Molto cordialmente,
Oliver
[#1]
mio caro Oliver
il Suo e' davvero una richiesta d'aiuto singolare
quasi un romanzo...
ma se avevatutti questi dubbi perche' non ne ha parlato con il suo oculista.
Ritengo necessaria una valutazione clinica con visita oculistica.
A varese e' molto bravo il Prof Claudio Azzolini.
il Suo e' davvero una richiesta d'aiuto singolare
quasi un romanzo...
ma se avevatutti questi dubbi perche' non ne ha parlato con il suo oculista.
Ritengo necessaria una valutazione clinica con visita oculistica.
A varese e' molto bravo il Prof Claudio Azzolini.
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Ex utente
Ho fatto nel frattempo (è passato un anno e mezzo dall'evento) un paio di visite di controllo (l'ultima proprio all'Osp. di Varese).
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
REFERTO
VOS 10/10
VOD 5-6/10
(in precedenza avevo 10/10 da entrambi)
Esiti fotocoagulazione OD per rottura. Vitreo molto corpuscolato.
xxxxx gonfiori periferici (ho messo x dove non capisco bene cosa c'è scritto).
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Il problema che riscontro è un appannamento alla vista dell'occhio destro. L'appannamento aumenta in presenza di luce solare che colpisce il volto (come se si illuminasse una stanza polveroso) e mi dà problemi quando guido gli autoveicoli.
Inoltre non riesco più a vedere bene da vicino con l'occhio destro e in pratica uso solo il sinistro per leggere/scrivere.
Per es., se al computer muovo gli occhi a destra e sinistra e per un attimo riesco a spostare verso i lati le "ragnatele/appannamenti" dell'occhio destro, sgombrando il centro, subito dopo l'opacità ritorna verso il centro e mi si appanna la vista dell'occhio destro, che inizia a sfuocare e va a fuoco all'infinito... Pertanto a rimanere a fuoco sullo schermo del pc resta solo l'occhio sinistro. Per rimettere a fuoco il dx devo muovere nuovamente l'occhio dx e cercare di aprire maggiormente la sua palpebra (mentre da buon miope ero abituato a strizzare l'occhi), tenendo il muscolo permanentemente contratto. Ritrovo la messa a fuoco per qualche secondo, ma poi, cessata la contrazione, sempre per via dei corpuscoli/ragnatele la perdo nuovamente e sfuoco col dx sempre all'infinito.
Mi è stata prescritta una cura a base di Vitreollar (1 compressa al giorno per tre mesi), ma mi è stato detto che forse varrebbe la pena considerare una sostituzione del vitreo se il problema rimane.
C'è qualcosa che mi suggerite di fare? E' molto fastidioso e invalidante scrivere, leggere e lavorare al pc con un occhio che mette a fuoco (il sx) e l'altro no (il dx). A volte preferisco chiudere il dx per aver meno problemi di lettura, ma credo sia sbagliato: corro il rischio di perdere l'uso del dx? Ricordo che da bambino avevo avuto degli amici che avevano gli occhiali con una lente opaca per sforzare un occhio "pigro". Esiste una soluzione del genere anche per me? Non vorrei il mio organismo smettesse di usare le immagini dell'occhio dx a lungo andare.
Grazie.
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
REFERTO
VOS 10/10
VOD 5-6/10
(in precedenza avevo 10/10 da entrambi)
Esiti fotocoagulazione OD per rottura. Vitreo molto corpuscolato.
xxxxx gonfiori periferici (ho messo x dove non capisco bene cosa c'è scritto).
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Il problema che riscontro è un appannamento alla vista dell'occhio destro. L'appannamento aumenta in presenza di luce solare che colpisce il volto (come se si illuminasse una stanza polveroso) e mi dà problemi quando guido gli autoveicoli.
Inoltre non riesco più a vedere bene da vicino con l'occhio destro e in pratica uso solo il sinistro per leggere/scrivere.
Per es., se al computer muovo gli occhi a destra e sinistra e per un attimo riesco a spostare verso i lati le "ragnatele/appannamenti" dell'occhio destro, sgombrando il centro, subito dopo l'opacità ritorna verso il centro e mi si appanna la vista dell'occhio destro, che inizia a sfuocare e va a fuoco all'infinito... Pertanto a rimanere a fuoco sullo schermo del pc resta solo l'occhio sinistro. Per rimettere a fuoco il dx devo muovere nuovamente l'occhio dx e cercare di aprire maggiormente la sua palpebra (mentre da buon miope ero abituato a strizzare l'occhi), tenendo il muscolo permanentemente contratto. Ritrovo la messa a fuoco per qualche secondo, ma poi, cessata la contrazione, sempre per via dei corpuscoli/ragnatele la perdo nuovamente e sfuoco col dx sempre all'infinito.
Mi è stata prescritta una cura a base di Vitreollar (1 compressa al giorno per tre mesi), ma mi è stato detto che forse varrebbe la pena considerare una sostituzione del vitreo se il problema rimane.
C'è qualcosa che mi suggerite di fare? E' molto fastidioso e invalidante scrivere, leggere e lavorare al pc con un occhio che mette a fuoco (il sx) e l'altro no (il dx). A volte preferisco chiudere il dx per aver meno problemi di lettura, ma credo sia sbagliato: corro il rischio di perdere l'uso del dx? Ricordo che da bambino avevo avuto degli amici che avevano gli occhiali con una lente opaca per sforzare un occhio "pigro". Esiste una soluzione del genere anche per me? Non vorrei il mio organismo smettesse di usare le immagini dell'occhio dx a lungo andare.
Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 20.5k visite dal 26/01/2009.
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