Sierosa centrale
Buongiorno e grazie anticipate per l'eventuale risposta e per il servizio che fornite.
Soffro da Gennaio 2018, di corioretinopatia sierosa centrale e in nove mesi, sono alla quarta recidiva (da cinque giorni in fase acuta). Genesi del disturbo: grossa macchia scura centrale (scotoma) a cui si associano fin da subito metamorfopsie, micropsie e chi ne ha, piu ne metta. Nel giro di un mese lo scotoma si riassorbe lentissimamente (nel frattempo ti ha reso la vita uno schifo) e la situazione va via, via migliorando, massimo uno due mesi, per poi ricominciare. Vengo al dunque: siccome non esistono cure risolutive per questa malattia, volevo chiedervi se però, l'uso di cortisone spray nasale che utilizzo da 8 anni quotidianamente (budesonide 100 microgrammi per narice al giorno) per controllare la formazione di polipi di cui soffro, e una sinusite purulenta resistente a qualsiasi antibiotico, può aver scatenato questa affezione. Vi domando inoltre, se la mia affezione nasale, a prescindere dal cortisone, possa aver scatenato la CSC.
Il mio otorinolaringoiatria non ritiene possibile né l'una né l'altra cosa, fatto sta che di testa mia ho interrotto ormai da 40 giorni lo spray (con un crollo della patologia nasale) e mi sono rivolto a voi per sentire un'altra campana.
Grazie di tutto cuore per l'eventuale parere.
Soffro da Gennaio 2018, di corioretinopatia sierosa centrale e in nove mesi, sono alla quarta recidiva (da cinque giorni in fase acuta). Genesi del disturbo: grossa macchia scura centrale (scotoma) a cui si associano fin da subito metamorfopsie, micropsie e chi ne ha, piu ne metta. Nel giro di un mese lo scotoma si riassorbe lentissimamente (nel frattempo ti ha reso la vita uno schifo) e la situazione va via, via migliorando, massimo uno due mesi, per poi ricominciare. Vengo al dunque: siccome non esistono cure risolutive per questa malattia, volevo chiedervi se però, l'uso di cortisone spray nasale che utilizzo da 8 anni quotidianamente (budesonide 100 microgrammi per narice al giorno) per controllare la formazione di polipi di cui soffro, e una sinusite purulenta resistente a qualsiasi antibiotico, può aver scatenato questa affezione. Vi domando inoltre, se la mia affezione nasale, a prescindere dal cortisone, possa aver scatenato la CSC.
Il mio otorinolaringoiatria non ritiene possibile né l'una né l'altra cosa, fatto sta che di testa mia ho interrotto ormai da 40 giorni lo spray (con un crollo della patologia nasale) e mi sono rivolto a voi per sentire un'altra campana.
Grazie di tutto cuore per l'eventuale parere.
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CORIORETINOPATIA SIEROSA CENTRALE
La corioretinopatia sierosa centrale è il campanello d’allarme del fatto che stiamo esagerando.
La vita spericolata non è solo quella cantata da Vasco Rossi, ma anche quella di chi è dedito completamente al lavoro, tanto che dimenticare non solo lo spazio per la famiglia o gli affetti, ma anche se stessi.
Non fare mai un break non fa mai bene all’organismo.
Questa patologia è connessa ad una alterazione della barriera ematochimica.
Vi è una trasudazione di liquidi (un vero e proprio ultra filtrato) che causa un distacco sieroso del neuro epitelio retinico, soprattutto in area maculare.
Un ruolo fondamentale della patogenesi è sicuramente legato all’affaticamento ed allo STRESS con il conseguente aumento del cortisolo endogeno quindi noradrenalina ed adrenalina che la fanno da padroni.
Vengono colpiti più gli uomini che le donne.
Fattori di rischio possono essere considerati:
1) Stress emotivo
2) Stress fisico (atleti –campioni)
3) Abuso di alcool
4) Gravidanza
5) Trapianti
6) Lupus eritematoso sistemico
7) Ipertensione arteriosa non trattata farmacologicamente
La sintomatologia è caratterizzata da un brusco calo di visus con una improvvisa ipermetropizzazione.
Possono comparire metamorfopsie, miodesopsie, micropsie, scotoma, centrale, distorsioni delle immagini, con test di AMSLER positivo.
La diagnostica per immagini in questi casi la fa da padrone: le rappresentazioni più significative le otteniamo con l’OCT (meglio se CIRRUS ZEISS) che mostrano chiaramente il sollevamento della neuro retina che appare separata dall’epitelio pigmentato da una zona otticamente vuota relativa all'accumulo sieroso.
Terapia
Generalmente Il sollevamento sieroso regredisce spontaneamente nel corso di qualche mese, ma in questo ci aiuta il cambiamento delle abitudini di vita, a volte addirittura del lavoro.
Se non vi è alcun miglioramento si può eseguire un Laser per foto coagulare il forellino, il punto di rottura (accertato angiograficamente). Alcuni autori suggeriscono diuretici osmotici per lunghi periodi, altri invece integratori alimentari o colliri antinfiammatori.
Un ruolo potrebbe avere un potente collirio antiinfiammatorio che recentemente è comparso sul mercato italiano e che previene Edema Maculare post chirurgico della cataratta.
Oggi abbiamo un nuovo strumento OCT denominato SWEPT-SOURCE OCT in grado di eseguire scansioni ad altissima risoluzione e che è destinato a soppiantare gli OCT di vecchia generazione spectral domain.
Si tratta di una tecnologia estremamente sofisticata che è in grado di visualizzare i capillari della retina senza la necessità di iniettare il colorante (fluoresceina o verde di indocianina).
Questo rappresenta chiaramente un passo in avanti molto importante per migliorare e rendere allo stesso meno invasive le tecniche di imaging strumentale per la diagnostica avanzata delle maculopatie, delle trazioni vitreo-retiniche e del corpo vitreo in generale.
L'ANGIO OCT è un esame non invasivo, nessun colorante o mezzo di contrasto viene iniettato in vena eliminando quindi i possibili effetti indesiderati dell'angiografia tradizionale.
La corioretinopatia sierosa centrale è il campanello d’allarme del fatto che stiamo esagerando.
La vita spericolata non è solo quella cantata da Vasco Rossi, ma anche quella di chi è dedito completamente al lavoro, tanto che dimenticare non solo lo spazio per la famiglia o gli affetti, ma anche se stessi.
Non fare mai un break non fa mai bene all’organismo.
Questa patologia è connessa ad una alterazione della barriera ematochimica.
Vi è una trasudazione di liquidi (un vero e proprio ultra filtrato) che causa un distacco sieroso del neuro epitelio retinico, soprattutto in area maculare.
Un ruolo fondamentale della patogenesi è sicuramente legato all’affaticamento ed allo STRESS con il conseguente aumento del cortisolo endogeno quindi noradrenalina ed adrenalina che la fanno da padroni.
Vengono colpiti più gli uomini che le donne.
Fattori di rischio possono essere considerati:
1) Stress emotivo
2) Stress fisico (atleti –campioni)
3) Abuso di alcool
4) Gravidanza
5) Trapianti
6) Lupus eritematoso sistemico
7) Ipertensione arteriosa non trattata farmacologicamente
La sintomatologia è caratterizzata da un brusco calo di visus con una improvvisa ipermetropizzazione.
Possono comparire metamorfopsie, miodesopsie, micropsie, scotoma, centrale, distorsioni delle immagini, con test di AMSLER positivo.
La diagnostica per immagini in questi casi la fa da padrone: le rappresentazioni più significative le otteniamo con l’OCT (meglio se CIRRUS ZEISS) che mostrano chiaramente il sollevamento della neuro retina che appare separata dall’epitelio pigmentato da una zona otticamente vuota relativa all'accumulo sieroso.
Terapia
Generalmente Il sollevamento sieroso regredisce spontaneamente nel corso di qualche mese, ma in questo ci aiuta il cambiamento delle abitudini di vita, a volte addirittura del lavoro.
Se non vi è alcun miglioramento si può eseguire un Laser per foto coagulare il forellino, il punto di rottura (accertato angiograficamente). Alcuni autori suggeriscono diuretici osmotici per lunghi periodi, altri invece integratori alimentari o colliri antinfiammatori.
Un ruolo potrebbe avere un potente collirio antiinfiammatorio che recentemente è comparso sul mercato italiano e che previene Edema Maculare post chirurgico della cataratta.
Oggi abbiamo un nuovo strumento OCT denominato SWEPT-SOURCE OCT in grado di eseguire scansioni ad altissima risoluzione e che è destinato a soppiantare gli OCT di vecchia generazione spectral domain.
Si tratta di una tecnologia estremamente sofisticata che è in grado di visualizzare i capillari della retina senza la necessità di iniettare il colorante (fluoresceina o verde di indocianina).
Questo rappresenta chiaramente un passo in avanti molto importante per migliorare e rendere allo stesso meno invasive le tecniche di imaging strumentale per la diagnostica avanzata delle maculopatie, delle trazioni vitreo-retiniche e del corpo vitreo in generale.
L'ANGIO OCT è un esame non invasivo, nessun colorante o mezzo di contrasto viene iniettato in vena eliminando quindi i possibili effetti indesiderati dell'angiografia tradizionale.
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 23/10/2018.
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