B= sono stata recentemente operata per cisti all'ovaio e al seno

Salve,
da un anno ho una specie di pallina sulla palpebra destra a cui se n'è aggiunta un'altra più piccola sempre sotto cute.
Sono andata dal medico oculista che mi aveva dato una pomata antibiotica parlando di una grossa calazio.
La pomata sarebbe stato un tentativo prima di procedere all'incisione.
Dovendo partire per lavoro ho atteso di tornare in Italia, ma stranamente i s le dimensioni della pallina sono notevolmente regredite. Ho pensato di essermi sfregata troppo struccando gli occhi.
Mi chiedevo: qualora si fosse rotta all'interno, c'è il rischio che infetti l'occhio? Devo parlare nuovamente con un medico?
Era da un anno delle stesse dimensioni e la cura non l'avevo nemmeno iniziata.
N.B= sono stata recentemente operata per cisti all'ovaio e al seno.
[#1]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
verosimilmente sono dei calazi o meglio una calaziosi.
Il calazio è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da
palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle
sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie
oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente
agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di
infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani
e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al
giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze
sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento
conservativo.
In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente
che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione. I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatic,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon!!
Un caro saluto
[#2]
Dr. Filippo Nocera Oculista 795 24
Gentile utente,
è probabile che le palline da Lei descritte siano dei calazi, cioè banalmente dei foruncoli che si formano nello spessore delle palpebre dovuti alla chiusura delle ghiandole sebacee presenti sottocute nelle stesse palpebre; se di recente insorgenza spesso regrediscono quasi completamente con una cura medica, ma se sono inveterati(cioè presenti da vecchia data) e avvolti da una tenace capsula fibrosa vanno asportati chirurgicamente con un semplice intervento ambulatoriale in anestesia locale.
Cordiali saluti.

Dr. Filippo Nocera
Oculista malattie della retina e chirurgia vitreoretinica
http://www.reteimprese.it/filipponocera
Tel. 0254114910

[#3]
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta.
Tuttavia, temo di non aver capito riguardo le dimensioni che recentemente- senza alcuna cura- si sono ridotte.
Da un anno era rimasta una grossa pallina, adesso - e me l'hanno detto anche alcune persone che mi hanno osservata- non si vede quasi più. E sotto pelle si sente come una pellicina.
[#4]
Dr. Filippo Nocera Oculista 795 24
Mia cara,
se le dimensioni si sono ridotte spontaneamente meglio così, potrebbe non essere necessaria l'asportazione chirurgica; è chiaro che la cosa va confermata con un esame specialistico diretto delle sue palpebre.
Un caro saluto.
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