Distrofia colloide della macula
Buongiorno Dottori, ho 55 anni non ho particolari patologie solo un po di colesterolo alto, peso 70 kg alto 1,75 e ho bisogno del vostro parere per capire bene il risultato del esami cui mi sono sottoposto. Nel mese di ottobre 2017 mi sono sottoposto a retinografia e OCT per monitorare la mia situazione, in quanto dal 2011 mi sono accorto che con l'occhio sx le righe in basso a sinistra apparivano distorte. L'oct cui mi sono sottoposto allora nn ha evidenziato nulla per cui l'oculista mi ha rasserenato circa la possibilità fosse congenito.
Di seguito riporto i risultati dell'esame:
Le retinografie a colori e con luce rosso priva mostrano in OO la presenza di corpi colloidi tendenti alla confluenza specie in ODx.
La tomografia a luce laser (OCT) conferma la presenza di sollevamenti drusenoidi dello strato pigmentato. In atto non si notano rotture dello strato pigmentato e la membrana limitante esterna, come pure il complesso ellissoide, appaiono integri. Conclusioni: Distrofia colloide della macula in fase iniziale. Si consiglia controllo fra tre mesi e l'uso quotidiano del test di Amsler.
Sono ritornato nel mese di dicembre dall'oculista perchè con le nuove lenti progressive che sono state prescritte noto che leggendo con l'occhio sinistro vedo delle sfumature bianche sulle lettere a media distanza mentre nella lettura ravvicinata non le vedo. La vista complessivamente è buona e permane la distorsione delle righe come sopra descritto. Ho eseguito nuovo Oct che rimane invariato rispetto al precedente.
Mi ha prescritto Astar plus per venti giorni al mese.
Vorrei capire bene cosa ho agli occhi e se ciò mi porterà alla perdita progressiva della vista....
E cosa posso fare per scongiurare questa evenienza se fosse così...
Ringraziandovi anticipatamente porgo distinti saluti
Di seguito riporto i risultati dell'esame:
Le retinografie a colori e con luce rosso priva mostrano in OO la presenza di corpi colloidi tendenti alla confluenza specie in ODx.
La tomografia a luce laser (OCT) conferma la presenza di sollevamenti drusenoidi dello strato pigmentato. In atto non si notano rotture dello strato pigmentato e la membrana limitante esterna, come pure il complesso ellissoide, appaiono integri. Conclusioni: Distrofia colloide della macula in fase iniziale. Si consiglia controllo fra tre mesi e l'uso quotidiano del test di Amsler.
Sono ritornato nel mese di dicembre dall'oculista perchè con le nuove lenti progressive che sono state prescritte noto che leggendo con l'occhio sinistro vedo delle sfumature bianche sulle lettere a media distanza mentre nella lettura ravvicinata non le vedo. La vista complessivamente è buona e permane la distorsione delle righe come sopra descritto. Ho eseguito nuovo Oct che rimane invariato rispetto al precedente.
Mi ha prescritto Astar plus per venti giorni al mese.
Vorrei capire bene cosa ho agli occhi e se ciò mi porterà alla perdita progressiva della vista....
E cosa posso fare per scongiurare questa evenienza se fosse così...
Ringraziandovi anticipatamente porgo distinti saluti
[#1]
Sue domande
1)Vorrei capire bene cosa ho agli occhi e se ciò mi porterà alla perdita progressiva della vista?
risposta
mi pare che Lei sia molto scrupoloso nel seguire la terapia e le visite mediche di controllo, per ora non vedo nessun problema
2)cosa posso fare per scongiurare questa evenienza se fosse così...
risposta
una dieta ricca di frutta e verdure fresche
bere tanta acqua
non fumare
non bere
le allego un mio appunto sperando le sia utile
Per maculopatia o degenerazione maculare si intende una qualsiasi patologia che interessa la macula, l’area dell’occhio che si trova al centro della retina che, in condizioni normali, consente una visione centrale distinta, di vedere i particolari di un’immagine, di leggere e di riconoscere un volto. Le maculopatie si distinguono in ereditarie (come la maculopatia diabetica o la malattia di Stardgard) e acquisite, tra le quali la più comune è la degenerazione maculare legata all’età.
Inizialmente i sintomi della maculopatia possono non essere notati grazie alla compensazione operata dall’occhio sano. Ad ogni modo, la sintomatologia che si presenta più comunemente in caso di degenerazione maculare, comprende:distorsione delle immagini o metamorfopsia: consiste in una percezione alterata e distorta delle immagini causata dall’alterazione della struttura anatomica provocata dalla malattia. E’ tra i primi sintomi a manifestarsi e può essere accompagnata da una distorsione delle linee dritte. In alcuni casi il paziente può riferire di percepire delle macchie grigie nel campo visivo.
scotoma centrale: è il sintomo tipico dello stadio terminale della malattia e consiste in un’area di visione ridotta o assente nel campo visivo centrale (come una macchia) che rende impossibile vedere nel punto in cui si fissa lo sguardo.
Anche nelle forme più gravi di maculopatia la visione paracentrale e laterale viene preservata, per cui in genere non si arriva ad un quadro di totale cecità.
Le varie forme di maculopatia
Le forme ereditarie, tra le quali si riconoscono la malattia di Stardgard o la distrofia maculare giovanile, la malattia di Best o distrofia vitelliforme, la distrofia maculare pseudoinfiammatoria di Sorsby, la distrofia maculare North Carolina, la distrofia maculare tipo Butterfly e l’edema maculare cistoide dominante;
Le forme acquisite, tra le quali la più comune è la degenerazione maculare legata all’età che nella maggior parte dei casi compare dopo i 50 anni.
Tra le altre forme acquisite si riconoscono il foro maculare idiopatico, la corioretinopatia sierosa centrale, l’edema maculare cistoide, la maculopatia miopica, le membrane epiretiniche e le strie angioidi. Infine, esistono le maculopatie indotte da farmaci.
La maculopatia senile
La degenerazione maculare che si verifica con l’avanzare dell’età (generalmente dopo i 50 anni) è definita maculopatia senile. Questa forma, causata dall’invecchiamento della macula stessa, tende nella maggior parte dei casi a coinvolgere entrambi gli occhi anche se con tempistiche diverse (una volta manifestatasi la malattia in un occhio le probabilità che nei cinque anni successivi si presenti anche nell’altro sono pari al 30%).
La degenerazione maculare senile può essere di due tipi:
maculopatia secca o atrofica: rappresenta la forma più comune (circa il 90% dei casi) ed è caratterizzata da un assottigliamento progressivo della retina dovuto al fatto che le cellule visive via via smettono di lavorare andando poi incontro a morte. Questo tipo di degenerazione maculare può essere la conseguenza di una lesione o del fisiologico processo di invecchiamento dell’epitelio pigmentato, a seguito del quale i fotorecettori vanno incontro a morte. Pur non esistendo una cura risolutiva ed efficace, grazie ad uno studio condotto attorno ad una terapia preventiva sperimentale è stato dimostrato che soggetti trattati con vitamina C ed E, betacarotene, omega-3, luteina, zeaxantina e zinco hanno una percentuale molto minore di contrarre la maculopatia degenerativa secca. La forma atrofica, nella quale in genere la compromissione visiva è minima, non è suscettibile di trattamento laser;
maculopatia umida o essudativa: è una forma meno comune della precedente, ma ad evoluzione più rapida e dagli effetti più gravi. Si pensa che sia dovuta ad un ridotto apporto di sostanza nutritive a livello della retina che ha come conseguenza quella di andare a stimolare delle sostanze dette fattori di crescita vascolari. Quest’ultimi danno quindi un segnale che determina la produzione di vasi sanguigni anomali che, trasudando siero o sangue, stimolano la formazione di una cicatrice. La maculopatia essudativa, se trattata precocemente, può essere trattata dal laser.
La Maculopatia di Stardgard
Al contrario delle forme degenerative senili, la malattia di Stardgard ha un’origine genetica: se entrambi i genitori sono portatori sani, vi è il 25% di probabilità che la patologia venga trasmessa al figlio.
I sintomi di questa forma di maculopatia consistono nella riduzione della vista nella zona centrale più o meno grave, che in genere si manifesta entro i 20 anni. I pazienti possono lamentare discromatopsia (difficoltà nella percezione dei colori), scotomi centrali (macchie nere nella vista) e fotofobia (intolleranza alla luce).
Al momento non esistono trattamenti risolutivi nemmeno per questa forma, e purtroppo nemmeno ricorrendo all’impiego del Laser è possibile ottenere dei miglioramenti.
Tra i fattori ambientali i più importanti sono:
l’età
la dieta: un’alimentazione ricca di grassi saturi ed un consumo eccessivo di alcolici sono legati ad un aumento del rischio
l’esposizione prolungata alla luce del sole
la razza, nei caucasici il rischio di ammalarsi è maggiore rispetto alle persone di razza nera
il sesso, nelle donne che hanno superato i 75 anni il rischio di sviluppare la malattia è più o meno il doppio rispetto a quelli di uomini coetanei
le patologie cardiache, l’ipertensione arteriosa e il diabete
il fumo di sigaretta, che provoca una riduzione del numero di antiossidanti protettivi presenti a livello oculare (nei fumatori la frequenza della malattia è doppia rispetto a quella dei soggetti non fumatori).
Per ciò che riguarda i fattori genetici invece, alcuni studi hanno dimostrato che in diversi gruppi familiari come in alcuni singoli individui esiste una predisposizione genetica allo sviluppo della maculopatia senile.
La diagnosi di maculopatia viene formulata dall’oculista durante una visita approfondita nella quale il medico può ricorrere a vari strumenti diagnostici come l’acuità visiva (in particolare da vicino) utile per valutare la funzionalità maculare, l’esame del fondo oculare per osservare lo stato della retina e la progressione eventuale della malattia, la fluorangiografia retinica e l’oct. Ma l’esame che consente di fare diagnosi di maculopatia più facilmente è il cosiddetto test di Amsler, il quale fa uso di una griglia di linee perpendicolari al cui centro compare un piccolo disco nero.
Il test va eseguito un occhio per volta (coprendo quello da non esaminare) e tenendo la griglia ad una normale distanza di lettura; bisognerà quindi fissare il centro della griglia stessa, dove si trova un punto nero. Se tutti i quadratini appaiono normali, il test è negativo; se, al contrario, tutte o una porzione della griglia, appaiono con linee distorte o con zone d’ombra, è probabile che la diagnosi sia positiva.
1)Vorrei capire bene cosa ho agli occhi e se ciò mi porterà alla perdita progressiva della vista?
risposta
mi pare che Lei sia molto scrupoloso nel seguire la terapia e le visite mediche di controllo, per ora non vedo nessun problema
2)cosa posso fare per scongiurare questa evenienza se fosse così...
risposta
una dieta ricca di frutta e verdure fresche
bere tanta acqua
non fumare
non bere
le allego un mio appunto sperando le sia utile
Per maculopatia o degenerazione maculare si intende una qualsiasi patologia che interessa la macula, l’area dell’occhio che si trova al centro della retina che, in condizioni normali, consente una visione centrale distinta, di vedere i particolari di un’immagine, di leggere e di riconoscere un volto. Le maculopatie si distinguono in ereditarie (come la maculopatia diabetica o la malattia di Stardgard) e acquisite, tra le quali la più comune è la degenerazione maculare legata all’età.
Inizialmente i sintomi della maculopatia possono non essere notati grazie alla compensazione operata dall’occhio sano. Ad ogni modo, la sintomatologia che si presenta più comunemente in caso di degenerazione maculare, comprende:distorsione delle immagini o metamorfopsia: consiste in una percezione alterata e distorta delle immagini causata dall’alterazione della struttura anatomica provocata dalla malattia. E’ tra i primi sintomi a manifestarsi e può essere accompagnata da una distorsione delle linee dritte. In alcuni casi il paziente può riferire di percepire delle macchie grigie nel campo visivo.
scotoma centrale: è il sintomo tipico dello stadio terminale della malattia e consiste in un’area di visione ridotta o assente nel campo visivo centrale (come una macchia) che rende impossibile vedere nel punto in cui si fissa lo sguardo.
Anche nelle forme più gravi di maculopatia la visione paracentrale e laterale viene preservata, per cui in genere non si arriva ad un quadro di totale cecità.
Le varie forme di maculopatia
Le forme ereditarie, tra le quali si riconoscono la malattia di Stardgard o la distrofia maculare giovanile, la malattia di Best o distrofia vitelliforme, la distrofia maculare pseudoinfiammatoria di Sorsby, la distrofia maculare North Carolina, la distrofia maculare tipo Butterfly e l’edema maculare cistoide dominante;
Le forme acquisite, tra le quali la più comune è la degenerazione maculare legata all’età che nella maggior parte dei casi compare dopo i 50 anni.
Tra le altre forme acquisite si riconoscono il foro maculare idiopatico, la corioretinopatia sierosa centrale, l’edema maculare cistoide, la maculopatia miopica, le membrane epiretiniche e le strie angioidi. Infine, esistono le maculopatie indotte da farmaci.
La maculopatia senile
La degenerazione maculare che si verifica con l’avanzare dell’età (generalmente dopo i 50 anni) è definita maculopatia senile. Questa forma, causata dall’invecchiamento della macula stessa, tende nella maggior parte dei casi a coinvolgere entrambi gli occhi anche se con tempistiche diverse (una volta manifestatasi la malattia in un occhio le probabilità che nei cinque anni successivi si presenti anche nell’altro sono pari al 30%).
La degenerazione maculare senile può essere di due tipi:
maculopatia secca o atrofica: rappresenta la forma più comune (circa il 90% dei casi) ed è caratterizzata da un assottigliamento progressivo della retina dovuto al fatto che le cellule visive via via smettono di lavorare andando poi incontro a morte. Questo tipo di degenerazione maculare può essere la conseguenza di una lesione o del fisiologico processo di invecchiamento dell’epitelio pigmentato, a seguito del quale i fotorecettori vanno incontro a morte. Pur non esistendo una cura risolutiva ed efficace, grazie ad uno studio condotto attorno ad una terapia preventiva sperimentale è stato dimostrato che soggetti trattati con vitamina C ed E, betacarotene, omega-3, luteina, zeaxantina e zinco hanno una percentuale molto minore di contrarre la maculopatia degenerativa secca. La forma atrofica, nella quale in genere la compromissione visiva è minima, non è suscettibile di trattamento laser;
maculopatia umida o essudativa: è una forma meno comune della precedente, ma ad evoluzione più rapida e dagli effetti più gravi. Si pensa che sia dovuta ad un ridotto apporto di sostanza nutritive a livello della retina che ha come conseguenza quella di andare a stimolare delle sostanze dette fattori di crescita vascolari. Quest’ultimi danno quindi un segnale che determina la produzione di vasi sanguigni anomali che, trasudando siero o sangue, stimolano la formazione di una cicatrice. La maculopatia essudativa, se trattata precocemente, può essere trattata dal laser.
La Maculopatia di Stardgard
Al contrario delle forme degenerative senili, la malattia di Stardgard ha un’origine genetica: se entrambi i genitori sono portatori sani, vi è il 25% di probabilità che la patologia venga trasmessa al figlio.
I sintomi di questa forma di maculopatia consistono nella riduzione della vista nella zona centrale più o meno grave, che in genere si manifesta entro i 20 anni. I pazienti possono lamentare discromatopsia (difficoltà nella percezione dei colori), scotomi centrali (macchie nere nella vista) e fotofobia (intolleranza alla luce).
Al momento non esistono trattamenti risolutivi nemmeno per questa forma, e purtroppo nemmeno ricorrendo all’impiego del Laser è possibile ottenere dei miglioramenti.
Tra i fattori ambientali i più importanti sono:
l’età
la dieta: un’alimentazione ricca di grassi saturi ed un consumo eccessivo di alcolici sono legati ad un aumento del rischio
l’esposizione prolungata alla luce del sole
la razza, nei caucasici il rischio di ammalarsi è maggiore rispetto alle persone di razza nera
il sesso, nelle donne che hanno superato i 75 anni il rischio di sviluppare la malattia è più o meno il doppio rispetto a quelli di uomini coetanei
le patologie cardiache, l’ipertensione arteriosa e il diabete
il fumo di sigaretta, che provoca una riduzione del numero di antiossidanti protettivi presenti a livello oculare (nei fumatori la frequenza della malattia è doppia rispetto a quella dei soggetti non fumatori).
Per ciò che riguarda i fattori genetici invece, alcuni studi hanno dimostrato che in diversi gruppi familiari come in alcuni singoli individui esiste una predisposizione genetica allo sviluppo della maculopatia senile.
La diagnosi di maculopatia viene formulata dall’oculista durante una visita approfondita nella quale il medico può ricorrere a vari strumenti diagnostici come l’acuità visiva (in particolare da vicino) utile per valutare la funzionalità maculare, l’esame del fondo oculare per osservare lo stato della retina e la progressione eventuale della malattia, la fluorangiografia retinica e l’oct. Ma l’esame che consente di fare diagnosi di maculopatia più facilmente è il cosiddetto test di Amsler, il quale fa uso di una griglia di linee perpendicolari al cui centro compare un piccolo disco nero.
Il test va eseguito un occhio per volta (coprendo quello da non esaminare) e tenendo la griglia ad una normale distanza di lettura; bisognerà quindi fissare il centro della griglia stessa, dove si trova un punto nero. Se tutti i quadratini appaiono normali, il test è negativo; se, al contrario, tutte o una porzione della griglia, appaiono con linee distorte o con zone d’ombra, è probabile che la diagnosi sia positiva.
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Utente
La ringrazio tanto Dottore è stato velocissimo e molto chiaro. Se ho ben capito attualmente non è patologico Il mio stato ma potrebbe diventarlo. Spero che seguendo i suoi consigli e facendo controlli la situazione possa rimanere almeno come è adesso. Ci sono statistiche che indicano quante possibilità di evoluzione verso la maculopatia possono esserci? Nel ringraziarla Le porgo nuovamente i migliori saluti
[#3]
carissimo
sue domande
1)Se ho ben capito attualmente non è patologico Il mio stato ma potrebbe diventarlo.
risposta
si certo
perfetto
2) Spero che seguendo i suoi consigli e facendo controlli la situazione possa rimanere almeno come è adesso.
risposta
sono certo che LEI riuscirà a mantenere i suoi occhi e la sua macula SANI
3)Ci sono statistiche che indicano quante possibilità di evoluzione verso la maculopatia possono esserci?
risposta
se fa il bravo
non ci sono problemi
stia sereno e lasci stare le statistiche che lasciano il tempo che trovano, comunque nel suo caso 0,000001% di probabilità
buona serata
sue domande
1)Se ho ben capito attualmente non è patologico Il mio stato ma potrebbe diventarlo.
risposta
si certo
perfetto
2) Spero che seguendo i suoi consigli e facendo controlli la situazione possa rimanere almeno come è adesso.
risposta
sono certo che LEI riuscirà a mantenere i suoi occhi e la sua macula SANI
3)Ci sono statistiche che indicano quante possibilità di evoluzione verso la maculopatia possono esserci?
risposta
se fa il bravo
non ci sono problemi
stia sereno e lasci stare le statistiche che lasciano il tempo che trovano, comunque nel suo caso 0,000001% di probabilità
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7k visite dal 16/01/2018.
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