Orzaiolo
sono la mamma di una bimba di due anni e mezzo. mia figlia circa 20 gg fa ha presentato nello stesso occhio due orzaioli esterni che mi hanno detto di curare con impacchi caldi di acqua e sale e tobral pomata una volta al dì. finita la cura, i due orzaioli sono passati ma a distanza di una settimana , nello stesso occhio ne è tornato uno esterno molto grosso ed ancora la punta di puss non c'e' e nell'altro occhio invece ne è spuntato uno interno ed uno piccolissimo esterno. io ho ripreso a fare la cura precedente ma sono molto preoccupata. come mai questi sfoghi? cosa posso fare?
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Oculista
CARISSIMA,
io credo che siamo in presenza di una calaziosi più che di orzaioli !
Il calazio è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di infezione.
L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Ai soggetti affetti da calaziosi si deve praticare ,se bambini, una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo(Dermatiteseborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito intestinale.Quindi è bene controllare la funzionalità dell'intestino e/o del colon specialmente in bambini piccoli!!
Quando il calazio si incista,se è grosso,si deve ricorrere all'exeresi chirurgica.
L'orzaiolo è invece una affezione batterica spesso suppurativa delle stesse ghiandole del Meibonio,quindi deve essere curato con terapia topica antibiotica e non ha terapia chirurgica,se non a volte,la puntura evacuativa per facilitare il drenaggio di materiale purulento !
BUONE FESTE
io credo che siamo in presenza di una calaziosi più che di orzaioli !
Il calazio è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di infezione.
L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Ai soggetti affetti da calaziosi si deve praticare ,se bambini, una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo(Dermatiteseborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito intestinale.Quindi è bene controllare la funzionalità dell'intestino e/o del colon specialmente in bambini piccoli!!
Quando il calazio si incista,se è grosso,si deve ricorrere all'exeresi chirurgica.
L'orzaiolo è invece una affezione batterica spesso suppurativa delle stesse ghiandole del Meibonio,quindi deve essere curato con terapia topica antibiotica e non ha terapia chirurgica,se non a volte,la puntura evacuativa per facilitare il drenaggio di materiale purulento !
BUONE FESTE
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.6k visite dal 24/12/2008.
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