Trigemino
Salve sono esattamente 2 mesi che ho dolore al lato destro della testa accompagnato da un forte bruciore e lacrimazione dell'occhio, sempre lo stesso lato non so più cosa fare, lo specialista mi vede tra 1 mese e il mio dottore di base dice che è una nevralgia, che non passa con gli anti infiammatori. Cosa devo fare??
Vi prego gentilmente di aiutarmi perche non lo sopporto più
Vi prego gentilmente di aiutarmi perche non lo sopporto più
[#1]
Oculista
Carissima,
iol suo dottore può avere ragione!
Verosimilmente siamo in presenza di una nevralgia della branca sovraorbitaria del trigemino!
Grande importanza semeiotica per fare diagnosi hanno i trigger points facciali!
I trigger points, "punti grilletto", aree che manifestano tutto il loro potenziale a distanza.
Possono, inoltre, non solo configurare una patologia autonoma, autosufficiente, automantenentesi nella SINDROME DOLOROSA DA PUNTI TRIGGER, ma possono sovrapporsi, embricarsi, associarsi, comparire, manifestarsi nel corso di uno svariato numero di altre patologie, fra cui il dolore oncologico; all'interno di questo è possibile che alcuni dolori siano legati alla presenza di punti trigger atipici e vanno trattati, e in cui il trattamento sistemico risulta inefficace.
Il TRIGGER POINT si può definire:
1. ATTIVO
2. LATENTE
TRIGGER POINT ATTIVO:
E' attivo un trigger la cui digitopressione è in grado di evocare un dolore a riposo e/o in movimento nella zona di referenza del TP stesso, cioè un dolore riferito, con un quadro che, nel caso in cui il trigger si situi in un muscolo o nella sua fascia, è specifico per quel muscolo; ad esso si associano disfunzione del muscolo in cui il trigger è presente, e, spesso, fenomeni autonomici riferiti specifici, generalmente nella zona di referenza del dolore. La sua digitopressione riproduce esattamente il dolore di cui il paziente soffre.
TRIGGER POINT LATENTE:
Può riprodurre esattamente tutti i quadri clinici dell'attivo, tranne quello di dar luogo al dolore spontaneo del paziente. In assenza di stimolo il punto è clinicamente silente, rispetto al dolore, ma dà tutti gli altri quadri: disfunzione muscolare, fenomeni autonomici, ecc.
Per nevralgie trigeminali si intendono quei dolori, conseguenti a sofferenza irritativa o lesionale delle vie sensitive periferiche o centrali, a partenza dal territorio del V nervo cranico.
Queste sindromi dolorose rientrano nel capitolo delle algie neuropatiche cranio-facciali e una parte di queste, associata a disturbi sensitivi originanti da sofferenza nervosa del trigemino, rappresenta circa il 20% di tutte le sindromi da deafferentazione nervosa.
Per semplicità possiamo suddividere il dolore neuropatico trigeminale in due grandi categorie: la nevralgia trigeminale tipica o Tic douloureux e i dolori/disturbi sensitivi originanti dalla sofferenza delle tre branche periferiche del V nervo cranico, del ganglio di Gasser, della sua radice sensitiva, o delle sue proiezioni centrali.
Queste sindromi dolorose possono essere descritte come dolori trigeminali sintomatici e possono avere molteplici agenti eziologici.
Nel caso di specie ,ovvero nel territorio di competenza della branca sovraorbitaria ci può essere dolore nella zona dell’incisura sovraorbitaria e nella parte mediale della fronte nella zona innervata dal nervo sovraorbitario con irradiazione alla regionr fronto-temporo-parietale,a volte anche retroauricolare.C'è spesso un forte bruciore e lacrimazione dell'occhio ipsilaterale e spesso anche marcata fotofobia(disturbo alla luce!!).
In virtù di questa sintomatologia a volte i pazienti da soli trovano come MOMENTO DI BENESSERE lo sdraiarsi ad occhi chiusi ed asl buio!!!Quest elimina di fatto le afferenze appercettive luminose e le vie pripiocettive della via cefalogira!
Poco si può fare dal punto di vista terapeutico,anche se a volte si hanno grossi risultati dopo periodi di acquisizione di alte dosi di biotina!
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un sdaluto
iol suo dottore può avere ragione!
Verosimilmente siamo in presenza di una nevralgia della branca sovraorbitaria del trigemino!
Grande importanza semeiotica per fare diagnosi hanno i trigger points facciali!
I trigger points, "punti grilletto", aree che manifestano tutto il loro potenziale a distanza.
Possono, inoltre, non solo configurare una patologia autonoma, autosufficiente, automantenentesi nella SINDROME DOLOROSA DA PUNTI TRIGGER, ma possono sovrapporsi, embricarsi, associarsi, comparire, manifestarsi nel corso di uno svariato numero di altre patologie, fra cui il dolore oncologico; all'interno di questo è possibile che alcuni dolori siano legati alla presenza di punti trigger atipici e vanno trattati, e in cui il trattamento sistemico risulta inefficace.
Il TRIGGER POINT si può definire:
1. ATTIVO
2. LATENTE
TRIGGER POINT ATTIVO:
E' attivo un trigger la cui digitopressione è in grado di evocare un dolore a riposo e/o in movimento nella zona di referenza del TP stesso, cioè un dolore riferito, con un quadro che, nel caso in cui il trigger si situi in un muscolo o nella sua fascia, è specifico per quel muscolo; ad esso si associano disfunzione del muscolo in cui il trigger è presente, e, spesso, fenomeni autonomici riferiti specifici, generalmente nella zona di referenza del dolore. La sua digitopressione riproduce esattamente il dolore di cui il paziente soffre.
TRIGGER POINT LATENTE:
Può riprodurre esattamente tutti i quadri clinici dell'attivo, tranne quello di dar luogo al dolore spontaneo del paziente. In assenza di stimolo il punto è clinicamente silente, rispetto al dolore, ma dà tutti gli altri quadri: disfunzione muscolare, fenomeni autonomici, ecc.
Per nevralgie trigeminali si intendono quei dolori, conseguenti a sofferenza irritativa o lesionale delle vie sensitive periferiche o centrali, a partenza dal territorio del V nervo cranico.
Queste sindromi dolorose rientrano nel capitolo delle algie neuropatiche cranio-facciali e una parte di queste, associata a disturbi sensitivi originanti da sofferenza nervosa del trigemino, rappresenta circa il 20% di tutte le sindromi da deafferentazione nervosa.
Per semplicità possiamo suddividere il dolore neuropatico trigeminale in due grandi categorie: la nevralgia trigeminale tipica o Tic douloureux e i dolori/disturbi sensitivi originanti dalla sofferenza delle tre branche periferiche del V nervo cranico, del ganglio di Gasser, della sua radice sensitiva, o delle sue proiezioni centrali.
Queste sindromi dolorose possono essere descritte come dolori trigeminali sintomatici e possono avere molteplici agenti eziologici.
Nel caso di specie ,ovvero nel territorio di competenza della branca sovraorbitaria ci può essere dolore nella zona dell’incisura sovraorbitaria e nella parte mediale della fronte nella zona innervata dal nervo sovraorbitario con irradiazione alla regionr fronto-temporo-parietale,a volte anche retroauricolare.C'è spesso un forte bruciore e lacrimazione dell'occhio ipsilaterale e spesso anche marcata fotofobia(disturbo alla luce!!).
In virtù di questa sintomatologia a volte i pazienti da soli trovano come MOMENTO DI BENESSERE lo sdraiarsi ad occhi chiusi ed asl buio!!!Quest elimina di fatto le afferenze appercettive luminose e le vie pripiocettive della via cefalogira!
Poco si può fare dal punto di vista terapeutico,anche se a volte si hanno grossi risultati dopo periodi di acquisizione di alte dosi di biotina!
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un sdaluto
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.2k visite dal 22/12/2008.
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