Oculista ed ottico
Buongiorno,
la mia è una domanda di carattere generale, poi, se vi saranno repliche, potrò eventualmente entrare
nel motivo che l'ha stimolata.
Come mai, cosa che "ai miei tempi" non succedeva (il quesito riguarda mia figlia di 12 anni affetta da
miopia), gli ottici, pur disponendo in negozio dell'optometrista e della "sala visus", oggi come oggi si
rifiutano "categoricamente" di verificare con una semplice misura in sala visus la prescrizione che è
stata effettuata dall'oculista, prima di passare ad una (spesso costosa) realizzazione di occhiali?
Al di là dei consueti discorsi generalisti sulla fiducia nel medico, etc. etc. (ma io per "avere fiducia
di una cosa" la devo ovviamente "misurare"), esiste qualche norma, qualche prescrizione, qualche
motivazione per cui tale verifica, come mi hanno testualmente detto in negozio, "non si può fare se
no si rischia dal punto di vista legale"?
E' ovvio che il negozio non può cambiare la prescrizione e che il medico ha fatto le sue misure (e le
sue importantissime verifiche sulla salute dell'occhio, etc. etc.) con adeguati strumenti e modalità
(ciclopegia, etc.), ma non riesco affatto a capire cosa di fatto impedisca poi di fare una verifica a
posteriori su quanto prescritto, prima di passare alla realizzazione vera e propria!
Altrimenti, scusatemi, a cosa serve avere in negozio una "sala visus"? Se non la si può usare, tanto
vale chiuderla.
Non si tratta magari invece di una "precisa scelta commerciale" del negozio, il quale ovviamente è
coperto dalla prescrizione, se poi c'è qualche cosa che non torna (cosa sempre possibile nella
pratica professionale), beh, questi sono fatti del Dottore e (soprattutto) del cliente......
Grazie mille
Paolo
la mia è una domanda di carattere generale, poi, se vi saranno repliche, potrò eventualmente entrare
nel motivo che l'ha stimolata.
Come mai, cosa che "ai miei tempi" non succedeva (il quesito riguarda mia figlia di 12 anni affetta da
miopia), gli ottici, pur disponendo in negozio dell'optometrista e della "sala visus", oggi come oggi si
rifiutano "categoricamente" di verificare con una semplice misura in sala visus la prescrizione che è
stata effettuata dall'oculista, prima di passare ad una (spesso costosa) realizzazione di occhiali?
Al di là dei consueti discorsi generalisti sulla fiducia nel medico, etc. etc. (ma io per "avere fiducia
di una cosa" la devo ovviamente "misurare"), esiste qualche norma, qualche prescrizione, qualche
motivazione per cui tale verifica, come mi hanno testualmente detto in negozio, "non si può fare se
no si rischia dal punto di vista legale"?
E' ovvio che il negozio non può cambiare la prescrizione e che il medico ha fatto le sue misure (e le
sue importantissime verifiche sulla salute dell'occhio, etc. etc.) con adeguati strumenti e modalità
(ciclopegia, etc.), ma non riesco affatto a capire cosa di fatto impedisca poi di fare una verifica a
posteriori su quanto prescritto, prima di passare alla realizzazione vera e propria!
Altrimenti, scusatemi, a cosa serve avere in negozio una "sala visus"? Se non la si può usare, tanto
vale chiuderla.
Non si tratta magari invece di una "precisa scelta commerciale" del negozio, il quale ovviamente è
coperto dalla prescrizione, se poi c'è qualche cosa che non torna (cosa sempre possibile nella
pratica professionale), beh, questi sono fatti del Dottore e (soprattutto) del cliente......
Grazie mille
Paolo
[#1]
caro Paolo
le allego un articolo pubblicato dal dottor Pascotto su Medicitalia.
Un bambino può fare una visita medica specialistica oculistica con SSN in completa esenzione ticket sino a 18 anni di età.
Buona giornata
Qual è la differenza tra un oculista, un ottico-optometrista ed un ortottista?
Dr. Antonio Pascotto
L'oculista (medico specialista) ha una laurea in medicina e chirurgia, l'abilitazione professionale per la pratica della medicina e l'attestato specifico rilasciato dalla scuola di specializzazione. Gli oculisti, quindi, hanno almeno 11 anni di istruzione e di formazione, oltre la scuola superiore, e sono specializzati per diagnosticare e curare tutte le malattie degli occhi, eseguire interventi chirurgici, prescrivere occhiali ed applicare lenti a contatto.
Oculista
L'optometrista ha seguito un corso di laurea triennale in optometria e, da quanto mi risulta, è una figura professionale non ancora riconosciuta in Italia. Negli Stati Uniti, dove il ruolo degli optometristi è meglio definito e riconosciuto, si diventa optometristi dopo almeno sei anni di istruzione e di formazione, oltre la scuola superiore, qualificandosi per poter determinare la necessità di occhiali e lenti a contatto, prescrivere la relativa correzione ottica ed eventuali trattamenti correttivi per i pazienti ambliopi (quelli colpiti da "occhio pigro").
Optometrista
Gli ottici, solitamente, seguono corsi di formazione di uno o due anni dopo la scuola superiore, per poi perfezionarsi "on-the-job". L'ottico è abilitato a misurare ed a vendere gli occhiali o le lenti a contatto, sulla base di prescrizioni provenienti dall'oculista.
Al giorno d'oggi, in Italia, sono molti ad avere la qualifica di ottico-optometrista. L'ottico-optometrista è tenuto, prima di eseguire l'esame delle deficienze puramente ottiche della vista, a richiedere la certificazione del medico oculista che attesti l'assenza di patologie oculari. La suddetta certificazione è valida per quattro anni dal suo rilascio, oppure due anni per la fascia di popolazione superiore ai 65 anni di età e per l'età pediatrica.
L'ottico-optometrista non può svolgere attività dirette all'accertamento di malattie, e quindi non può eseguire accertamenti diagnostici quali la tonometria, la topografia corneale e l'esame del campo visivo, non può effettuare diagnosi e tantomeno può eseguire attività terapeutiche di qualsiasi tipo. Non può prescrivere farmaci, compresi i colliri utilizzati a scopo diagnostico (es. gocce per la dilatazione pupillare). L'ottico-optometrista fornisce informazioni scritte delle misurazioni effettuate.
Ottico
Gli ortottisti sono anch'essi dei professionisti dediti alla cura degli occhi, specializzati nella diagnosi e nella gestione dei problemi della visione binoculare, legati soprtattutto all'ambliopia (occhio pigro) ed ai disturbi della motilità oculare (strabismo).
Ogni ortottista è tale se ha frequentato un corso di laurea triennale, oltre la scuola superiore. Gli ortottisti di solito lavorano in stretta collaborazione con gli oculisti. Spesso si occupano di buona parte degli esami diagnostici che si svolgono negli studi oculistici (esame del campo visivo, tonometria, pachimetria corneale, topografia corneale, autorefrattometria, misurazione della vista) ma, in tutti i casi, svolgono la propria attività sotto la supervisione di un medico oculista, il solo che può esprimersi per le relative conclusioni diagnostiche ed i consigli terapeutici.
Ortottista
Oculisti, ottici-optometristi ed ortottisti, tutti concorrono per il mantenimento ed il ripristino della salute degli occhi e per la riabilitazione visiva. Ciascuno, però, ha le proprie specifiche competenze e, nell'interesse di tutti (pazienti in primis), conviene che ciascuno rimanga nel proprio seminato, rispettando l'operato di ogni diversa figura professionale.
le allego un articolo pubblicato dal dottor Pascotto su Medicitalia.
Un bambino può fare una visita medica specialistica oculistica con SSN in completa esenzione ticket sino a 18 anni di età.
Buona giornata
Qual è la differenza tra un oculista, un ottico-optometrista ed un ortottista?
Dr. Antonio Pascotto
L'oculista (medico specialista) ha una laurea in medicina e chirurgia, l'abilitazione professionale per la pratica della medicina e l'attestato specifico rilasciato dalla scuola di specializzazione. Gli oculisti, quindi, hanno almeno 11 anni di istruzione e di formazione, oltre la scuola superiore, e sono specializzati per diagnosticare e curare tutte le malattie degli occhi, eseguire interventi chirurgici, prescrivere occhiali ed applicare lenti a contatto.
Oculista
L'optometrista ha seguito un corso di laurea triennale in optometria e, da quanto mi risulta, è una figura professionale non ancora riconosciuta in Italia. Negli Stati Uniti, dove il ruolo degli optometristi è meglio definito e riconosciuto, si diventa optometristi dopo almeno sei anni di istruzione e di formazione, oltre la scuola superiore, qualificandosi per poter determinare la necessità di occhiali e lenti a contatto, prescrivere la relativa correzione ottica ed eventuali trattamenti correttivi per i pazienti ambliopi (quelli colpiti da "occhio pigro").
Optometrista
Gli ottici, solitamente, seguono corsi di formazione di uno o due anni dopo la scuola superiore, per poi perfezionarsi "on-the-job". L'ottico è abilitato a misurare ed a vendere gli occhiali o le lenti a contatto, sulla base di prescrizioni provenienti dall'oculista.
Al giorno d'oggi, in Italia, sono molti ad avere la qualifica di ottico-optometrista. L'ottico-optometrista è tenuto, prima di eseguire l'esame delle deficienze puramente ottiche della vista, a richiedere la certificazione del medico oculista che attesti l'assenza di patologie oculari. La suddetta certificazione è valida per quattro anni dal suo rilascio, oppure due anni per la fascia di popolazione superiore ai 65 anni di età e per l'età pediatrica.
L'ottico-optometrista non può svolgere attività dirette all'accertamento di malattie, e quindi non può eseguire accertamenti diagnostici quali la tonometria, la topografia corneale e l'esame del campo visivo, non può effettuare diagnosi e tantomeno può eseguire attività terapeutiche di qualsiasi tipo. Non può prescrivere farmaci, compresi i colliri utilizzati a scopo diagnostico (es. gocce per la dilatazione pupillare). L'ottico-optometrista fornisce informazioni scritte delle misurazioni effettuate.
Ottico
Gli ortottisti sono anch'essi dei professionisti dediti alla cura degli occhi, specializzati nella diagnosi e nella gestione dei problemi della visione binoculare, legati soprtattutto all'ambliopia (occhio pigro) ed ai disturbi della motilità oculare (strabismo).
Ogni ortottista è tale se ha frequentato un corso di laurea triennale, oltre la scuola superiore. Gli ortottisti di solito lavorano in stretta collaborazione con gli oculisti. Spesso si occupano di buona parte degli esami diagnostici che si svolgono negli studi oculistici (esame del campo visivo, tonometria, pachimetria corneale, topografia corneale, autorefrattometria, misurazione della vista) ma, in tutti i casi, svolgono la propria attività sotto la supervisione di un medico oculista, il solo che può esprimersi per le relative conclusioni diagnostiche ed i consigli terapeutici.
Ortottista
Oculisti, ottici-optometristi ed ortottisti, tutti concorrono per il mantenimento ed il ripristino della salute degli occhi e per la riabilitazione visiva. Ciascuno, però, ha le proprie specifiche competenze e, nell'interesse di tutti (pazienti in primis), conviene che ciascuno rimanga nel proprio seminato, rispettando l'operato di ogni diversa figura professionale.
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Utente
Dottore, mille grazie della risposta,
ma più che di un link che avevo già trovato :
https://www.medicitalia.it/blog/oculistica/3419-qual-e-la-differenza-tra-un-oculista-un-ottico-optometrista-ed-un-ortottista.html
avevo bisogno di una risposta che mi facesse capire cosa c'è di tanto sbagliato (o illogico, o addirittura, come mi hanno paventato..... illegale) nel provare un oggetto prima di realizzarlo.....
Per carità, può darsi che mi sbagli, ma..... non capisco il perchè!
Tutto qua.
Grazie mille.
Sig. Paolo.
ma più che di un link che avevo già trovato :
https://www.medicitalia.it/blog/oculistica/3419-qual-e-la-differenza-tra-un-oculista-un-ottico-optometrista-ed-un-ortottista.html
avevo bisogno di una risposta che mi facesse capire cosa c'è di tanto sbagliato (o illogico, o addirittura, come mi hanno paventato..... illegale) nel provare un oggetto prima di realizzarlo.....
Per carità, può darsi che mi sbagli, ma..... non capisco il perchè!
Tutto qua.
Grazie mille.
Sig. Paolo.
[#3]
signor Paolo
la visita medica specialistica oculistica prevede lo studio di tutto l’apparato oculare dalla cornea alla retina...
misurare la “vista” e’ solo una minima parte di una valutazione clinica....
spero ora le sia piu’ chiaro
buona giornata
la visita medica specialistica oculistica prevede lo studio di tutto l’apparato oculare dalla cornea alla retina...
misurare la “vista” e’ solo una minima parte di una valutazione clinica....
spero ora le sia piu’ chiaro
buona giornata
[#4]
Utente
Carissimo Dott. Marino,
sempre grazie mille delle sue risposte, ma a questo punto se non provo a spiegare il perchè delle mie domande, è ovvio che il tutto assume il carattere di una curiosità non motivata, alla quale non si può rispondere che nel modo più che corretto che ha fatto Lei.
Referto Oculista (visita recente) :
Ciclopegia (ciclolux)
OD : sf. -1.75 - OS: sf. - 2.00
Acuità visiva
Lontano
OD : 10/10 sf.-1.75 - OS: 10/10 sf. - 2.25
Vicino
OD : I Dw cc - OS : I Dw cc
Esame Ortottico :
MOE : conservato
Cover Test : Ortoforica
Stereopsi ; Presente
Test Colori : Normale
Segmento anteriore
OO : Cornea trasparente - Cristallino trasparente
Fondo oculare
OO : Papilla nervo ottico rosea a margini netti, macula apparentemente indenne, vasi di calibro e decorso regolare
Consigli e terapia
Paziente miope. Prescritte lenti. Controlli annuali.
Le lenti prescritte sono :
OD : SF = -1.75 - CIL = - ASSE =
OS : SF = -2.00 - CIL = - ASSE =
E fin qui tutto bene. Nulla da dire. Mi reco poi da altro ottico (che dispone di optometrista in sede) e, ripetuto per puro scrupolo un esame di acuità visiva, questo esame (fatto scrupolosamente, per quanto posso guidicare io) manifesta una acuità visiva differente tra occhio destro e sinistro (ovviamente montando le lenti prescritte).
Con l'occhio destro la bambina vede 2 lettere su 4 a 10/10
Con il sinistro la bambina vede 2/3 lettere su 4 a 8/10
L'optometrista mi dice : capisco tecnicamente il suo dubbio, anch'io lo condivido, ma se il suo Medico ha prescritto ciò, ci sarà sicuramente qualche motivazione medica. Gliela chieda, è suo diritto.
Io richiamo l'Oculista il quale mi dice : caro Sig. Paolo, la mia prescrizione è quella, se si fida di più dell'ottico che del medico non so che farci.
Io replico che sto solo chiedendo spiegazioni di un dato che è stato rilevato (tra parentesi non un dato assoluto di acuità, ma un dato relativo ad una differenza di acuità - quindi stesso momento, stesso operatore, stessa stanza, stessa distanza, stessa illuminazione, etc. etc.)
Risposta: caro Sig. Paolo, la bambina in ciclopegia ha 10/10 (anzi, mi ha detto : ha 12/10), ma poi di fatto la conversazione si è chiusa lì.......
Ora: la bambina ha bisogno degli occhiali, quindi io glieli sto facendo realizzare comunque con la prescrizione data, ma.... il dubbio mi permane (se mi fosse stata data una qualunque spiegazione logica, anche generale, sarei... molto più tranquillo...).
Cordialissimi saluti
Paolo
sempre grazie mille delle sue risposte, ma a questo punto se non provo a spiegare il perchè delle mie domande, è ovvio che il tutto assume il carattere di una curiosità non motivata, alla quale non si può rispondere che nel modo più che corretto che ha fatto Lei.
Referto Oculista (visita recente) :
Ciclopegia (ciclolux)
OD : sf. -1.75 - OS: sf. - 2.00
Acuità visiva
Lontano
OD : 10/10 sf.-1.75 - OS: 10/10 sf. - 2.25
Vicino
OD : I Dw cc - OS : I Dw cc
Esame Ortottico :
MOE : conservato
Cover Test : Ortoforica
Stereopsi ; Presente
Test Colori : Normale
Segmento anteriore
OO : Cornea trasparente - Cristallino trasparente
Fondo oculare
OO : Papilla nervo ottico rosea a margini netti, macula apparentemente indenne, vasi di calibro e decorso regolare
Consigli e terapia
Paziente miope. Prescritte lenti. Controlli annuali.
Le lenti prescritte sono :
OD : SF = -1.75 - CIL = - ASSE =
OS : SF = -2.00 - CIL = - ASSE =
E fin qui tutto bene. Nulla da dire. Mi reco poi da altro ottico (che dispone di optometrista in sede) e, ripetuto per puro scrupolo un esame di acuità visiva, questo esame (fatto scrupolosamente, per quanto posso guidicare io) manifesta una acuità visiva differente tra occhio destro e sinistro (ovviamente montando le lenti prescritte).
Con l'occhio destro la bambina vede 2 lettere su 4 a 10/10
Con il sinistro la bambina vede 2/3 lettere su 4 a 8/10
L'optometrista mi dice : capisco tecnicamente il suo dubbio, anch'io lo condivido, ma se il suo Medico ha prescritto ciò, ci sarà sicuramente qualche motivazione medica. Gliela chieda, è suo diritto.
Io richiamo l'Oculista il quale mi dice : caro Sig. Paolo, la mia prescrizione è quella, se si fida di più dell'ottico che del medico non so che farci.
Io replico che sto solo chiedendo spiegazioni di un dato che è stato rilevato (tra parentesi non un dato assoluto di acuità, ma un dato relativo ad una differenza di acuità - quindi stesso momento, stesso operatore, stessa stanza, stessa distanza, stessa illuminazione, etc. etc.)
Risposta: caro Sig. Paolo, la bambina in ciclopegia ha 10/10 (anzi, mi ha detto : ha 12/10), ma poi di fatto la conversazione si è chiusa lì.......
Ora: la bambina ha bisogno degli occhiali, quindi io glieli sto facendo realizzare comunque con la prescrizione data, ma.... il dubbio mi permane (se mi fosse stata data una qualunque spiegazione logica, anche generale, sarei... molto più tranquillo...).
Cordialissimi saluti
Paolo
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.7k visite dal 06/12/2017.
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Approfondimento su Disturbi della vista
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