La congiuntivite allergica
Salve,
ho 22 anni e sono miope da quando ne avevo 5. All'età di 14 anni circa ho iniziato a portare le lenti a contatto che ho sempre tollerato con estrema facilità e che non mi hanno mai dato alcun tipo di fastidio. Il problema nasce a maggio di quest'anno quando inizio ad avvertire un leggero prurito ai lati degli occhi e un leggero arrossamento. L'oculista diagnostica una congiuntivite mista, sia batterica che allergica e prescrive il collirio Colbiocin come cura per quella batterica da fare per una settimana e il collirio Tetramil per quella allergica, collirio da instillare al bisogno. Da maggio a luglio il problema si risolve apparentemente e durante il breve periodo rinizio a portare le lenti a contatto. Verso i primi giorni di agosto il prurito riprende, gli occhi si arrossano in maniera molto forte ed evidente, producono secrezione bianca e sento fitte che però scompaiono subito. Inoltre starnutisco spesso e spesso ho prurito al naso anche se lieve; tolgo le lenti a contatto e in ospedale mi riconfermano la congiuntivite allergica e mi prescrivono Fluaton per 10 giorni e Opatanol per 20. Anche se la cura riduce fortemente l'irritazione il problema non scompare del tutto e torno dall'oculista il quale mi prescrive Visucloben ma con gli stessi identici risultati. Un altro oculista infine mi prescrive un antistaminico da prendere per bocca. Sono passati quasi cinque mesi e io, che da agosto non ho più rimesso le lenti a contatto, non ho ancora risolto il problema, il quale mi rende fortemente insofferente.
Ringrazio di cuore chiunque voglia aiutarmi.
Sara
ho 22 anni e sono miope da quando ne avevo 5. All'età di 14 anni circa ho iniziato a portare le lenti a contatto che ho sempre tollerato con estrema facilità e che non mi hanno mai dato alcun tipo di fastidio. Il problema nasce a maggio di quest'anno quando inizio ad avvertire un leggero prurito ai lati degli occhi e un leggero arrossamento. L'oculista diagnostica una congiuntivite mista, sia batterica che allergica e prescrive il collirio Colbiocin come cura per quella batterica da fare per una settimana e il collirio Tetramil per quella allergica, collirio da instillare al bisogno. Da maggio a luglio il problema si risolve apparentemente e durante il breve periodo rinizio a portare le lenti a contatto. Verso i primi giorni di agosto il prurito riprende, gli occhi si arrossano in maniera molto forte ed evidente, producono secrezione bianca e sento fitte che però scompaiono subito. Inoltre starnutisco spesso e spesso ho prurito al naso anche se lieve; tolgo le lenti a contatto e in ospedale mi riconfermano la congiuntivite allergica e mi prescrivono Fluaton per 10 giorni e Opatanol per 20. Anche se la cura riduce fortemente l'irritazione il problema non scompare del tutto e torno dall'oculista il quale mi prescrive Visucloben ma con gli stessi identici risultati. Un altro oculista infine mi prescrive un antistaminico da prendere per bocca. Sono passati quasi cinque mesi e io, che da agosto non ho più rimesso le lenti a contatto, non ho ancora risolto il problema, il quale mi rende fortemente insofferente.
Ringrazio di cuore chiunque voglia aiutarmi.
Sara
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Oculista
Carissima,
verosimilmente siamo in presenza di una congiuntivite disreattiva iperergica con sovrapposizione batterica(Le congiuntiviti, sono le più comuni infezioni oculari. Sono caratterizzate da edema palpebrale, iperemia congiuntivale, a volte secrezione catarrale o mucopurulenta, lacrimazione, senso di corpo estraneo ed eventuale presenza di emorragie sottocongiuntivali. Possono presentare più comunemente un’eziologia virale, batterica o allergica.
Le forme allergiche, in assoluto le più frequenti, sono spesso stagionali, croniche, caratterizzate da esacerbazione e remissioni. Possono comparire in soggetti atopici, associate ad eczemi o più raramente a broncospasmo. Il segno clinico distintivo è la presenza di prurito accompagnato e sostituto da manifestazioni “ticcoidi”. In genere sono ben controllate da colliri antistaminici
secrezione mucocatarrale biano/giallognola).
La più importante e frequente è la Congiuntivite primaverile(vernal secondo gli autori americani)che è una manifestazione oculare atopica mediata dalle IgE. Oggi si ritiene che sia l’esposizione alle radiazioni UV ad avere un effetto scatenante. I sintomi sono rappresentati da prurito e fotofobia, che spesso si associano a lacrimazione intensa e secrezione viscosa e si accentuano in condizioni ambientali caldo-umide (peggiora spesso in estate.)
Le alterazioni congiuntivali interessano prevalentemente la congiuntiva tarsale e sono costituite da papille, secondarie all’ipertrofia dei follicoli linfatici ivi presenti, che danno alla mucosa un aspetto caratteristico ad “acciottolato romano”.
Le papille possono essere di dimensioni così importanti da determinare una sofferenza corneale per il continuo sfregamento durante i movimenti di ammiccamento. L’ipertrofia dei follicoli linfatici limbari può produrre delle lesioni epiteliali biancastre denominate noduli di Trantas.
Quando la sintomatologia è intensa è necessario l’uso dei cortisonici locali 1-3 volte al giorno sotto stretto controllo specialistico (secondo alcuni studi anche la ciclosporina in collirio) e successivamente farmaci antistaminici e stabilizzanti la membrana cellulare, come l’olopatadina o il disodiodicromoglicato la levocabastina tre volte al giorno per tutto il periodo di reattivitàe specialmente a scopo profilattico ANCHE CON OCCHIO PERFETTAMENTE IN QUIETE DAL PUNTO DI VISTA FLOGISTICO!!!
Nelle forme meno gravi ci si può avvalere di preparati antistaminici ad uso topico, da utilizzarsi due volte al giorno sino alla scomparsa dei sintomi. Si consiglia sempre l’uso di di un cappellino con visiere e di occhiali da sole (fascianti e che coprano il sopracciglio) sia per evitare la fotofobia sia per proteggere l’occhio dai raggi ultravioletti in grado di esacerbare la sintomatologia.
Un caro salut0
verosimilmente siamo in presenza di una congiuntivite disreattiva iperergica con sovrapposizione batterica(Le congiuntiviti, sono le più comuni infezioni oculari. Sono caratterizzate da edema palpebrale, iperemia congiuntivale, a volte secrezione catarrale o mucopurulenta, lacrimazione, senso di corpo estraneo ed eventuale presenza di emorragie sottocongiuntivali. Possono presentare più comunemente un’eziologia virale, batterica o allergica.
Le forme allergiche, in assoluto le più frequenti, sono spesso stagionali, croniche, caratterizzate da esacerbazione e remissioni. Possono comparire in soggetti atopici, associate ad eczemi o più raramente a broncospasmo. Il segno clinico distintivo è la presenza di prurito accompagnato e sostituto da manifestazioni “ticcoidi”. In genere sono ben controllate da colliri antistaminici
secrezione mucocatarrale biano/giallognola).
La più importante e frequente è la Congiuntivite primaverile(vernal secondo gli autori americani)che è una manifestazione oculare atopica mediata dalle IgE. Oggi si ritiene che sia l’esposizione alle radiazioni UV ad avere un effetto scatenante. I sintomi sono rappresentati da prurito e fotofobia, che spesso si associano a lacrimazione intensa e secrezione viscosa e si accentuano in condizioni ambientali caldo-umide (peggiora spesso in estate.)
Le alterazioni congiuntivali interessano prevalentemente la congiuntiva tarsale e sono costituite da papille, secondarie all’ipertrofia dei follicoli linfatici ivi presenti, che danno alla mucosa un aspetto caratteristico ad “acciottolato romano”.
Le papille possono essere di dimensioni così importanti da determinare una sofferenza corneale per il continuo sfregamento durante i movimenti di ammiccamento. L’ipertrofia dei follicoli linfatici limbari può produrre delle lesioni epiteliali biancastre denominate noduli di Trantas.
Quando la sintomatologia è intensa è necessario l’uso dei cortisonici locali 1-3 volte al giorno sotto stretto controllo specialistico (secondo alcuni studi anche la ciclosporina in collirio) e successivamente farmaci antistaminici e stabilizzanti la membrana cellulare, come l’olopatadina o il disodiodicromoglicato la levocabastina tre volte al giorno per tutto il periodo di reattivitàe specialmente a scopo profilattico ANCHE CON OCCHIO PERFETTAMENTE IN QUIETE DAL PUNTO DI VISTA FLOGISTICO!!!
Nelle forme meno gravi ci si può avvalere di preparati antistaminici ad uso topico, da utilizzarsi due volte al giorno sino alla scomparsa dei sintomi. Si consiglia sempre l’uso di di un cappellino con visiere e di occhiali da sole (fascianti e che coprano il sopracciglio) sia per evitare la fotofobia sia per proteggere l’occhio dai raggi ultravioletti in grado di esacerbare la sintomatologia.
Un caro salut0
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.5k visite dal 11/12/2008.
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Approfondimento su Congiuntivite
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