Ipermetropia in tarda età che peggiora insieme alla presbiopia: occhiali progressivi o lenti monoloc
Buongiorno, ho 50 anni e a 27 sono stato operato entrambi occhi di cheratotomia radiale correggendo 6 diottrie miopia. Fino ai 45 anni mai avuto problemi con leggero astigmatismo pregresso (0,50-1). In occasionali controlli sempre riscontrati ottimi esiti. Intorno ai 45 anni, adottando lenti positive da un grado lettura, nasceva dopo qualche mese anche l'ipermetropia: 1,75sx / 0,75dx. Ho adottato i prescritti progressivi con addizione +1 lettura ed è accaduto lo stesso problema che si materializzava puntualmente da ragazzo con la miopia: ANCHE IN TARDA ETA', APPENA AUMENTAVO LA CORREZIONE DELLE LENTI PER ACCOMODARE LA VISTA (pur 0,25 in meno), DOPO QUALCHE MESE IL DIFETTO AUMENTAVA PUNTUALMENTE! Ogni anno lenti più forti e in più dal 2013 iniziale opacità sottocapsulare post. dx.
Per la cataratta mi sono sono sottoposto agli esami del caso (anche la biometria, utile prima che i cristallini si opacizzino molto, per un futuro intervento di cataratta) con esito confortante per retina, cornea, conta cellule e tono. Da allora, oltre a controllarmi costantemente, assumo cicli di integratori acelut o protezione retina, utilizzo di più occhiali da sole e filtri x luce pc/smartphone. Oggi mi ritrovo con +3 a dx e +5,25 a sx (opacità più marcata a dx e +2 presbiopia). Un difetto che però risulta quasi fermatosi a quanto riscontravo l’anno scorso, nel febbraio 2016, quando ho aumentato la correzione delle lenti tenendomi più basso con occhiali progressivi: add.1,50 / correzione DX +1,75 sf e +0,50 cil / SX +3,25 sf e +1 cil. Naturalmente con tali lenti ho forti difficoltà, soprattutto media dist. al pc e da vicino, ma ho il terrore che nel momento in cui andrò a seguire la prescrizione maggiorata, si possa ripetere lo stesso puntuale peggioramento successivo all’accomodamento della vista di questi anni e di quando ero miope da giovane. L’occhio deve un po' lavorare con minor correzione ed un po’ deve essere aiutato per evitare affaticamento (e per poter vedere!), ma vorrei capire in più, rispetto al concetto che sono proprio le vecchie cicatrici che, con la presbiopia, si “dilatano” e quindi generano ipermetropia.
Pur consapevole che non ci sono certezze, pongo le domande: visto che l’ipermetropia "da lontano” nella mia vita è nata solo a 45 anni, successivamente all’utilizzo di occhiali per lettura, ed è peggiorata progressivamente man mano che correggevo il suo fastidio con lenti positive, devo rassegnarmi ad applicare lenti sempre più forti o è preferibile “resistere” e sforzarsi a leggere con correzioni più blande ? La ginnastoterapia o l’ortocheratologia con lenti a contatto notturne può aiutare nel mio caso ? Il controllo di oct/esame del fondo vanno ripetuti ogni sei mesi come sto facendo o va bene una volta all’anno ? Soprattutto per quanto detto: è possibile, nel mio caso, la riproposizione dell’ipermetropia se, dopo intervento per cataratta con cristallino monofocale positivo, utilizzerò successivamente occhiali solo per lettura ? Grazie.
Per la cataratta mi sono sono sottoposto agli esami del caso (anche la biometria, utile prima che i cristallini si opacizzino molto, per un futuro intervento di cataratta) con esito confortante per retina, cornea, conta cellule e tono. Da allora, oltre a controllarmi costantemente, assumo cicli di integratori acelut o protezione retina, utilizzo di più occhiali da sole e filtri x luce pc/smartphone. Oggi mi ritrovo con +3 a dx e +5,25 a sx (opacità più marcata a dx e +2 presbiopia). Un difetto che però risulta quasi fermatosi a quanto riscontravo l’anno scorso, nel febbraio 2016, quando ho aumentato la correzione delle lenti tenendomi più basso con occhiali progressivi: add.1,50 / correzione DX +1,75 sf e +0,50 cil / SX +3,25 sf e +1 cil. Naturalmente con tali lenti ho forti difficoltà, soprattutto media dist. al pc e da vicino, ma ho il terrore che nel momento in cui andrò a seguire la prescrizione maggiorata, si possa ripetere lo stesso puntuale peggioramento successivo all’accomodamento della vista di questi anni e di quando ero miope da giovane. L’occhio deve un po' lavorare con minor correzione ed un po’ deve essere aiutato per evitare affaticamento (e per poter vedere!), ma vorrei capire in più, rispetto al concetto che sono proprio le vecchie cicatrici che, con la presbiopia, si “dilatano” e quindi generano ipermetropia.
Pur consapevole che non ci sono certezze, pongo le domande: visto che l’ipermetropia "da lontano” nella mia vita è nata solo a 45 anni, successivamente all’utilizzo di occhiali per lettura, ed è peggiorata progressivamente man mano che correggevo il suo fastidio con lenti positive, devo rassegnarmi ad applicare lenti sempre più forti o è preferibile “resistere” e sforzarsi a leggere con correzioni più blande ? La ginnastoterapia o l’ortocheratologia con lenti a contatto notturne può aiutare nel mio caso ? Il controllo di oct/esame del fondo vanno ripetuti ogni sei mesi come sto facendo o va bene una volta all’anno ? Soprattutto per quanto detto: è possibile, nel mio caso, la riproposizione dell’ipermetropia se, dopo intervento per cataratta con cristallino monofocale positivo, utilizzerò successivamente occhiali solo per lettura ? Grazie.
[#1]
DUE DOMANDE
1) visto che l’ipermetropia “da lontano” nella mia vita è nata solo a 45 anni, successivamente all’utilizzo di occhiali per lettura, ed è peggiorata progressivamente man mano che correggevo il suo fastidio con lenti positive, devo rassegnarmi ad applicare lenti sempre più forti o è preferibile “resistere” e sforzarsi a leggere con correzioni più blande ?
risposta
E’ sicuro che LEI non abbia un ipertono oculare o una ectasia corneale??
2) La ginnastoterapia o l’ortocheratologia con lenti a contatto notturne può aiutare nel mio caso ?
risposta
assolutamente NO
3) Il controllo di oct/esame del fondo vanno ripetuti ogni sei mesi come sto facendo o va bene una volta all’anno ?
risposta
ogni 6 mesi
4) dopo intervento per cataratta con cristallino monofocale, utilizzerò successivamente occhiali solo per lettura ?
risposta
se questo e’ il suo desiderio
CERTO
1) visto che l’ipermetropia “da lontano” nella mia vita è nata solo a 45 anni, successivamente all’utilizzo di occhiali per lettura, ed è peggiorata progressivamente man mano che correggevo il suo fastidio con lenti positive, devo rassegnarmi ad applicare lenti sempre più forti o è preferibile “resistere” e sforzarsi a leggere con correzioni più blande ?
risposta
E’ sicuro che LEI non abbia un ipertono oculare o una ectasia corneale??
2) La ginnastoterapia o l’ortocheratologia con lenti a contatto notturne può aiutare nel mio caso ?
risposta
assolutamente NO
3) Il controllo di oct/esame del fondo vanno ripetuti ogni sei mesi come sto facendo o va bene una volta all’anno ?
risposta
ogni 6 mesi
4) dopo intervento per cataratta con cristallino monofocale, utilizzerò successivamente occhiali solo per lettura ?
risposta
se questo e’ il suo desiderio
CERTO
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Utente
Ringrazio per le risposte e preciso: il tono oculare è sempre stato buono nei controlli continui degli ultimi anni (10-12). Ho poi eseguito esami con esiti confortanti nel 2007 (oct e tomografia), nel 2011 (oct e topografia) e nel 2015 (oct, tomografia, biometria e biomicroscopia con conta cellulare). Nel 2016 e nel c.a. ho ripetuto solo l'OCT.
1) Lei ritiene che in base a quanto espresso è il caso di eseguire anche pachimetria o il ripetere topografia e tomografia ?
2) E' accaduto che l'ipermetropia è nata SOLTANTO in CONCOMITANZA con le prime applicazioni di lenti da lettura ed è velocemente progredita man mano che ho continuato ad "accomodare" il suo peggioramento con lenti positive più forti. Pertanto, nel timore che la correzione degli occhiali possa essere una CONCAUSA dell'aumento dell'ipermetropia, richiedo: devo applicare lenti sempre più forti in base all'esigenza visiva o è preferibile “resistere” e sforzarsi a leggere con correzioni più blande ?
3) Per la cataratta il mio desiderio sarebbe di recuperare la vista da lontano e da vicino, ma diversi oculisti mi hanno anticipato che nel mio caso di miope in gioventù e attuale ipermetrope/presbite, dovrò ipotizzare un cristallino monofocale con la conseguenza che recupererò da lontano, ma dovrò (ovviamente) continuare ad utilizzare occhiali per lettura. Allora il mio dubbio (angosciante) è: se, successivamente all'intervento cataratta con recupero ipermetropia mediante cristallino ben riuscito, utilizzerò lenti solo per lettura, è possibile che a quel punto si ripristinerà l'ipermetropia come mi è accaduto a 45 anni ? Ringrazio di cuore per le risposte.
1) Lei ritiene che in base a quanto espresso è il caso di eseguire anche pachimetria o il ripetere topografia e tomografia ?
2) E' accaduto che l'ipermetropia è nata SOLTANTO in CONCOMITANZA con le prime applicazioni di lenti da lettura ed è velocemente progredita man mano che ho continuato ad "accomodare" il suo peggioramento con lenti positive più forti. Pertanto, nel timore che la correzione degli occhiali possa essere una CONCAUSA dell'aumento dell'ipermetropia, richiedo: devo applicare lenti sempre più forti in base all'esigenza visiva o è preferibile “resistere” e sforzarsi a leggere con correzioni più blande ?
3) Per la cataratta il mio desiderio sarebbe di recuperare la vista da lontano e da vicino, ma diversi oculisti mi hanno anticipato che nel mio caso di miope in gioventù e attuale ipermetrope/presbite, dovrò ipotizzare un cristallino monofocale con la conseguenza che recupererò da lontano, ma dovrò (ovviamente) continuare ad utilizzare occhiali per lettura. Allora il mio dubbio (angosciante) è: se, successivamente all'intervento cataratta con recupero ipermetropia mediante cristallino ben riuscito, utilizzerò lenti solo per lettura, è possibile che a quel punto si ripristinerà l'ipermetropia come mi è accaduto a 45 anni ? Ringrazio di cuore per le risposte.
[#3]
sue domande
1) Lei ritiene che in base a quanto espresso è il caso di eseguire anche pachimetria o il ripetere topografia e tomografia ?
risposta
topografia e tomografia
2) E' accaduto che l'ipermetropia è nata SOLTANTO in CONCOMITANZA con le prime applicazioni di lenti da lettura ed è velocemente progredita man mano che ho continuato ad "accomodare" il suo peggioramento con lenti positive più forti. Pertanto, nel timore che la correzione degli occhiali possa essere una CONCAUSA dell'aumento dell'ipermetropia, richiedo: devo applicare lenti sempre più forti in base all'esigenza visiva o è preferibile “resistere” e sforzarsi a leggere con correzioni più blande ?
risposta
MI SPIACE!
Lei ha davvero un concetto molto “antico” di correzioni ottiche e “mi consenta “poco scientifico.
L’occhio e’ inserito in un sistema complesso e
non lavora mai da solo.
Se considerassimo solo l’occhio e la sua accomodazione (una specie di macchina fotografica e basta) la sua teoria sarebbe interessante, ma NOI VEDIAMO CON IL CERVELLO, per cui se non usa gli occhiali giusti , il suo cervello VEDE MALE e perde aree di funzionalità della corteccia visiva, perde i ricordi, perde le connessioni...
3) Per la cataratta il mio desiderio sarebbe di recuperare la vista da lontano e da vicino, ma diversi oculisti mi hanno anticipato che nel mio caso di miope in gioventù e attuale ipermetrope/presbite, dovrò ipotizzare un cristallino monofocale con la conseguenza che recupererò da lontano, ma dovrò (ovviamente) continuare ad utilizzare occhiali per lettura.
RISPOSTA
VI e’ una assoluta controindicazione a impiantare CRISTALLINI ARTIFICIALI AD ALTA TECNOLOGIA A CHI HA SUBITO INTERVENTI REFRATTIVI COME IL SUO.
CONCORDO ASSOLUTAMENTE CON I MEDICI SPECIALISTI OCULISTI CHE LA SEGUONO.
4) Allora il mio dubbio è: se, successivamente all’intervento cataratta con recupero ipermetropia mediante cristallino ben riuscito, utilizzerò lenti solo per lettura, è possibile che a quel punto si ripristinerà l’ipermetropia come mi è accaduto a 45 anni?
RISPOSTA
E come avverrebbe questo?
Se ha negli occhi un cristallino artificiale , come potrebbe tornare IPERMETROPE?
NON C’E’ PIU’ ACCOMODAZIONE.
NON C’E’ PIU’ CRISTALLINO NATURALE.
LE SI DOVREBBE ACCORCIARE L’OCCHIO
e questo mi creda non succede mai.
buona serata
MEDICITALIA.it propone contenuti a solo scopo informativo e che in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita medica specialistica oculistica
o il rapporto diretto con il proprio medico curante.
I contenuti scientifici sono scritti GRATUITAMENTE dai professionisti: medici specialisti, odontoiatri e psicologi.
È vietata la riproduzione e la divulgazione anche parziale senza autorizzazione.
Veda per piacere le nostre Linee Guida per l’uso dei consulti online.
Legga pure i tanti articoli che noi medici oculisti di MEDICITALIA abbiamo scritto in questi anni...su questi argomenti i suoi dubbi svaniranno.
buona domenica
1) Lei ritiene che in base a quanto espresso è il caso di eseguire anche pachimetria o il ripetere topografia e tomografia ?
risposta
topografia e tomografia
2) E' accaduto che l'ipermetropia è nata SOLTANTO in CONCOMITANZA con le prime applicazioni di lenti da lettura ed è velocemente progredita man mano che ho continuato ad "accomodare" il suo peggioramento con lenti positive più forti. Pertanto, nel timore che la correzione degli occhiali possa essere una CONCAUSA dell'aumento dell'ipermetropia, richiedo: devo applicare lenti sempre più forti in base all'esigenza visiva o è preferibile “resistere” e sforzarsi a leggere con correzioni più blande ?
risposta
MI SPIACE!
Lei ha davvero un concetto molto “antico” di correzioni ottiche e “mi consenta “poco scientifico.
L’occhio e’ inserito in un sistema complesso e
non lavora mai da solo.
Se considerassimo solo l’occhio e la sua accomodazione (una specie di macchina fotografica e basta) la sua teoria sarebbe interessante, ma NOI VEDIAMO CON IL CERVELLO, per cui se non usa gli occhiali giusti , il suo cervello VEDE MALE e perde aree di funzionalità della corteccia visiva, perde i ricordi, perde le connessioni...
3) Per la cataratta il mio desiderio sarebbe di recuperare la vista da lontano e da vicino, ma diversi oculisti mi hanno anticipato che nel mio caso di miope in gioventù e attuale ipermetrope/presbite, dovrò ipotizzare un cristallino monofocale con la conseguenza che recupererò da lontano, ma dovrò (ovviamente) continuare ad utilizzare occhiali per lettura.
RISPOSTA
VI e’ una assoluta controindicazione a impiantare CRISTALLINI ARTIFICIALI AD ALTA TECNOLOGIA A CHI HA SUBITO INTERVENTI REFRATTIVI COME IL SUO.
CONCORDO ASSOLUTAMENTE CON I MEDICI SPECIALISTI OCULISTI CHE LA SEGUONO.
4) Allora il mio dubbio è: se, successivamente all’intervento cataratta con recupero ipermetropia mediante cristallino ben riuscito, utilizzerò lenti solo per lettura, è possibile che a quel punto si ripristinerà l’ipermetropia come mi è accaduto a 45 anni?
RISPOSTA
E come avverrebbe questo?
Se ha negli occhi un cristallino artificiale , come potrebbe tornare IPERMETROPE?
NON C’E’ PIU’ ACCOMODAZIONE.
NON C’E’ PIU’ CRISTALLINO NATURALE.
LE SI DOVREBBE ACCORCIARE L’OCCHIO
e questo mi creda non succede mai.
buona serata
MEDICITALIA.it propone contenuti a solo scopo informativo e che in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita medica specialistica oculistica
o il rapporto diretto con il proprio medico curante.
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È vietata la riproduzione e la divulgazione anche parziale senza autorizzazione.
Veda per piacere le nostre Linee Guida per l’uso dei consulti online.
Legga pure i tanti articoli che noi medici oculisti di MEDICITALIA abbiamo scritto in questi anni...su questi argomenti i suoi dubbi svaniranno.
buona domenica
[#4]
Utente
1) Lei ritiene che in base a quanto espresso è il caso di eseguire anche pachimetria o il ripetere topografia e tomografia ?
risposta
topografia e tomografia
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ANNOTO. GRAZIE.
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2) E' accaduto che l'ipermetropia è nata SOLTANTO in CONCOMITANZA con le prime applicazioni di lenti da lettura ed è velocemente progredita man mano che ho continuato ad "accomodare" il suo peggioramento con lenti positive più forti. Pertanto, nel timore che la correzione degli occhiali possa essere una CONCAUSA dell'aumento dell'ipermetropia, richiedo: devo applicare lenti sempre più forti in base all'esigenza visiva o è preferibile “resistere” e sforzarsi a leggere con correzioni più blande ?
risposta
MI SPIACE!
Lei ha davvero un concetto molto “antico” di correzioni ottiche e “mi consenta “poco scientifico.
L’occhio e’ inserito in un sistema complesso e
non lavora mai da solo.
Se considerassimo solo l’occhio e la sua accomodazione (una specie di macchina fotografica e basta) la sua teoria sarebbe interessante, ma NOI VEDIAMO CON IL CERVELLO, per cui se non usa gli occhiali giusti , il suo cervello VEDE MALE e perde aree di funzionalità della corteccia visiva, perde i ricordi, perde le connessioni...
4) Allora il mio dubbio è: se, successivamente all’intervento cataratta con recupero ipermetropia mediante cristallino ben riuscito, utilizzerò lenti solo per lettura, è possibile che a quel punto si ripristinerà l’ipermetropia come mi è accaduto a 45 anni?
RISPOSTA
E come avverrebbe questo?
Se ha negli occhi un cristallino artificiale , come potrebbe tornare IPERMETROPE?
NON C’E’ PIU’ ACCOMODAZIONE.
NON C’E’ PIU’ CRISTALLINO NATURALE.
LE SI DOVREBBE ACCORCIARE L’OCCHIO
e questo mi creda non succede mai.
buona serata
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IN REALTA', più che un "concetto" (antico o paranormale), io ho sommessamente espresso un "timore" conseguente a due dati di fatto:
a) l'ipermetropia è comparsa solo a 45 anni, dopo che ho cominciato, a quell'età, ad adottare necessarie lenti positive per lettura. Precedentemente all'intervento subito a 27 anni, ero miope per 6 diottrie.
b) puntualmente sia da giovane, quando avevo miopia, sia da cinque anni a questa parte quando è comparsa l'opposta ipermetropia, è accaduto che: quando mi sono "frenato" a correggere con gli occhiali, il deficit di visus è rimasto più stabile o aumentato di poco; quando mi sono "affrettato" ad aumentare la correzione, il deficit di visus è aumentato dopo qualche settimana. Se ciò sia stato casuale o meno, io non lo so, ma mi permetta di esprimere qualche perplessità sulle conoscenze ad oggi in nostro possesso.
Se da giovane prima dell'intervento avevo -6, dai 27 ai 45 anni avevo un visus ottimale e improvvisamente si materializza ipermetropia dopo l'utilizzo di occhiali per presbiopia fino a ritrovarmi oggi con +5 e +3, io - mi perdoni - mi porrei qualche domanda anche da specialista.
Se poi dopo l'intervento di cataratta con eliminazione dell'ipermetropia mi resterebbero solo lenti da vicino per leggere, sono contento di sapere che questi occhiali non interferiranno con lo stimolare nuovamente l'ipermetropia.
La ringrazio di cuore per le risposte e le auguro buona serata.
risposta
topografia e tomografia
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ANNOTO. GRAZIE.
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2) E' accaduto che l'ipermetropia è nata SOLTANTO in CONCOMITANZA con le prime applicazioni di lenti da lettura ed è velocemente progredita man mano che ho continuato ad "accomodare" il suo peggioramento con lenti positive più forti. Pertanto, nel timore che la correzione degli occhiali possa essere una CONCAUSA dell'aumento dell'ipermetropia, richiedo: devo applicare lenti sempre più forti in base all'esigenza visiva o è preferibile “resistere” e sforzarsi a leggere con correzioni più blande ?
risposta
MI SPIACE!
Lei ha davvero un concetto molto “antico” di correzioni ottiche e “mi consenta “poco scientifico.
L’occhio e’ inserito in un sistema complesso e
non lavora mai da solo.
Se considerassimo solo l’occhio e la sua accomodazione (una specie di macchina fotografica e basta) la sua teoria sarebbe interessante, ma NOI VEDIAMO CON IL CERVELLO, per cui se non usa gli occhiali giusti , il suo cervello VEDE MALE e perde aree di funzionalità della corteccia visiva, perde i ricordi, perde le connessioni...
4) Allora il mio dubbio è: se, successivamente all’intervento cataratta con recupero ipermetropia mediante cristallino ben riuscito, utilizzerò lenti solo per lettura, è possibile che a quel punto si ripristinerà l’ipermetropia come mi è accaduto a 45 anni?
RISPOSTA
E come avverrebbe questo?
Se ha negli occhi un cristallino artificiale , come potrebbe tornare IPERMETROPE?
NON C’E’ PIU’ ACCOMODAZIONE.
NON C’E’ PIU’ CRISTALLINO NATURALE.
LE SI DOVREBBE ACCORCIARE L’OCCHIO
e questo mi creda non succede mai.
buona serata
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IN REALTA', più che un "concetto" (antico o paranormale), io ho sommessamente espresso un "timore" conseguente a due dati di fatto:
a) l'ipermetropia è comparsa solo a 45 anni, dopo che ho cominciato, a quell'età, ad adottare necessarie lenti positive per lettura. Precedentemente all'intervento subito a 27 anni, ero miope per 6 diottrie.
b) puntualmente sia da giovane, quando avevo miopia, sia da cinque anni a questa parte quando è comparsa l'opposta ipermetropia, è accaduto che: quando mi sono "frenato" a correggere con gli occhiali, il deficit di visus è rimasto più stabile o aumentato di poco; quando mi sono "affrettato" ad aumentare la correzione, il deficit di visus è aumentato dopo qualche settimana. Se ciò sia stato casuale o meno, io non lo so, ma mi permetta di esprimere qualche perplessità sulle conoscenze ad oggi in nostro possesso.
Se da giovane prima dell'intervento avevo -6, dai 27 ai 45 anni avevo un visus ottimale e improvvisamente si materializza ipermetropia dopo l'utilizzo di occhiali per presbiopia fino a ritrovarmi oggi con +5 e +3, io - mi perdoni - mi porrei qualche domanda anche da specialista.
Se poi dopo l'intervento di cataratta con eliminazione dell'ipermetropia mi resterebbero solo lenti da vicino per leggere, sono contento di sapere che questi occhiali non interferiranno con lo stimolare nuovamente l'ipermetropia.
La ringrazio di cuore per le risposte e le auguro buona serata.
[#5]
ipermetropia a cui fa riferimento e’ da intentersi secondaria a cheratotomia radiale
metodica che crea una ECTASIA CORNEALE, UN APPIATTIMENTO DELLA CORNEA e da qui la sua iperetropia
che va comunque ben corretta con gli occhiali.
La cheratotomia radiale dava questi effetti collaterali e per questo ormai e’ una tecnica chirurgica abbandonata
la cheratotomia arcuata in buone mani da buoni risultati per gli astigmatismi elevati
buona giornata
metodica che crea una ECTASIA CORNEALE, UN APPIATTIMENTO DELLA CORNEA e da qui la sua iperetropia
che va comunque ben corretta con gli occhiali.
La cheratotomia radiale dava questi effetti collaterali e per questo ormai e’ una tecnica chirurgica abbandonata
la cheratotomia arcuata in buone mani da buoni risultati per gli astigmatismi elevati
buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.8k visite dal 10/09/2017.
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