Foro maculare e sollevamento pesi
spiego brevemente il mio problema.
Luglio 2016,prendo una martellata nell'occhio e ho un foro maculare.
Mi dicono di aspettare ma dopo un mese il foro si comincia ad aprire e decido di operarmi di vitrectomia con bolla di gas (SF6 al 20%)
Mi opera il dottor Stanislao Rizzo,passo da 3/10 a 9/10,ma mi resta la retina un po' sollevata,dopo circa 8 mesi finalmente la retina si abbassa del tutto.
Prima del trauma facevo sollevamento pesi a livello agonistico,sottilineo,agonistico,cioè facevo gare di powerlifting; posso ricominciare ad allenarmi ai fini competitivi o c'è qualche problema?Ho già chiesto al dottor Rizzo ma vorrei qualche altra rassicurazione visto che si parla della vista.
Ho fatto qualche ricerca e ho visto una certa corrispondenza tra distacco di retina e miopia(a causa della particolare forma del bulbo oculare che crea uno stato tensionale con gradienti superiori) e sugli sforzi e pressione oculare(in particolare con la manovra del Valsalva) ma non capisco come l'aumento di pressione possa sollecitare la retina,soprattutto nel mio caso,dove la retina è staccata dal vitreo(anzi,il vitreo non c'è più,è stato sostituito dall'umor vitreo).
So che molti di voi mi consiglieranno di ridurre i carichi o non fare la manovra di Valsalva,ma è parte integrante del powerlifting,sarebbe come dire a un centometrista che gareggia alle olimpiadi di non sforzare il ginocchio.
Spero in una o più risposte che chiariscano i miei dubbi,grazie in anticipo.
PS:aggiungo che ho sempre condotto uno stile vita sano,moltissima frutta almeno 2 volte al giorno,niente grassi saturi,no fumatore,no alcool,mai insaccati, etc
non ci sono molti giri di parole per suggerirLe quanto già Le hanno detto altri colleghi.
Effettivamente è necessario ridurre i carichi di lavoro.
In particolare, dovrà seguire quanto Le ha consigliato il Chirurgo che L'ha operata, il quale conosce meglio le specificità anatomiche del suo occhio.
con ogni cordialità
Dr. Ruggiero Paderni
Specialista in Oftalmologia
www.ruggieropaderni.it
buonasera dottore,
come ho già scritto il chirurgo che mi ha operato,ossia mi ha detto che avrei potuto tranquillamente fare la vita di prima e sapeva benissimo che sport facevo e a che livelli,però logicamente qualche perplessità mi resta visto la letteratura trovata.
Ho notato che sul distacco di retina e in generale sulle patologie retiniche c'è parecchia approssimazione,faccio due esempi per capirci
1) trovo scritto molto spesso che negli interventi di vitrectomia la bolla di gas serve per fare pressione sui lembi della retina,falso,la pressione è uguale in tutti i punti essendo isotropa,al massimo è per tenerla asciutta.
2) altra cosa che ho trovato praticamente ovunque è che il vitreo traziona la retina,falso,quello stato tensionale è flessionale.
Son dettagli che magari a un medico sfuggono,ma essendo un ingegnere strutturista è il mio lavoro.
Detto questo ho capito che l'eventuale problema sono i picchi di pressione oculare,vorrei capire come questi possono danneggiare la mia retina soprattutto considerando che il mio vitreo,anzi,il mio umor acqueo non è adeso alla retina.
grazie in anticipo
in medicina ci si augura che vi sia poco spazio per l'approssimazione.
Ancor meno per la microchirurgia oculare.
La bolla di gas serve proprio a mantenere adesa la retina per effetto antigravitazionale.
In generale, per un soggetto operato di distacco retnico, è sempre buona norma adottare uno stile di vita più cauto onde evitare sollecitazioni a carico della retina.
Ma, come Le ho già scritto in precedenza, solo il Suo chirurgo può fornirLe un giudizio più corretto poichè conosce le caratteristiche del Suo occhio (tipo di distacco, sede delle rotture...).
con ogni cordialità
garantisco che una modesta bolla non può annullare il campo gravitazionale,anche perchè servirebbe servirebbe una massa enorme,bisogna deformare lo spazio.
Nè tantomeno può essere la pressione,in quanto essendo isotropa spinge in tutte le direzione nella stessa maniera.
In realtà la chiusura di una eventuale lesione retinica è facilitata dalla differente tensione superficiale di un liquido a base acquosa e di un gas quali l'esafluoruro di zolfo.
Detto questo,so che generalmente viene detto che per gli operati di distacco di retina si consiglia di evitare sforzi per evitare di trasmettere sollecitazioni alla retina,ma
1)io sono stato operato di foro maculare,non distacco di retina
2)è stato un evento traumatico,non so se c'è qualche differenza rispetto a una persona con una retina delicata.
3)soprattutto vorrei capire come vengono trasmesse queste sollecitazioni e se sono presenti anche quando il vitreo viene asportato in favore dell'umor acqueo; ho sempre trovato che la rottura retinica è causata da una "trazione vitreale", ma a questo punto io dovrei essere al sicuro visto che il mio vitreo non è più adeso,anzi,non c'è proprio più.
Potrà sembrare una domanda molto specifica,ma mi rode parecchio progettare e fare simulazioni su apparecchiature che resistono a centinaia di atmosfere e non riuscire a comprendere il meccanismo di una rottura retinica,con tutti i limiti che ne conseguono nello sport che praticavo.
grazie sempre e spero in una illuminazione
Le ho già risposto.
Mi dispiace osservare il suo tipo di approccio al nostro portale.
La invito a non proseguire nel definire la medicina "approssimativa".
Se Lei ha rivolto un quesito su questa piattaforma dovrebbe riceverne i suggerimenti (offerti senza impegno - La prego di leggere le linee guida) senza opporsi ad ogni punto con Sue argomentazioni o facendo riferimento a spiccate competenze ingegneristiche.
1. Come ho già scritto, solo il chirurgo che l'ha operata può fornirLe il giudizio più corretto e infatti lo ha fatto, confermandoLe che può sostenere l'attività che già eseguiva in precedenza.
2. E' corretto quanto Lei afferma in merito al fatto che, in assenza di corpo vitreo, le forza trazionali sono certamente ridotte: MA...non sappiamo che tipo di foro maculare è (alcuni fori si formano per altri motivi), non sappiamo se tutto il vitreo è stato ben rimosso, non sappiamo se permangono residui di membrana limitante sulla retina, non sappiamo se il Suo bulbo oculare è soggetto a sfiancamento sclerale Possiamo supporre che non vi sia nulla di ciò, data anche la competenza del Chirurgo che l'ha operata.
3- Non sappiamo se esistono altre regioni retiniche a rischio.
Per tale motivo solitamente è preferibile suggerire cautela (non sospensione) ad un paziente sottoposto a questo tipo di interventi.
Mi auguro sia più tranquillo per lo svolgimento della Sua attività
con ogni cordialità
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