Possibile calazio
stasera (lunedì 24 noc ndr) ho notato un rigonfiamento sulla palpebra inferiore dell'occhio dx (si puo notare un leggero puntino bianco al centro) e ho dunque consultato il vostro sito non potento facilmente far ricorso a un medico specialista (o di base) se non in ospedale (al momento sono all'estero). Penso di avere un calazio (se necessita potrei inviare una foto). dovrei tornare in italia in 2 settimane volevo quindi chiedere come posso intervenire durante questo periodo o se ritenete sia strettamente necessario una visita in ospedale, il gonfiore al momento non è "mostruoso". qui ho a mia disposizione una crema cortisonica (gentalyn crema) collirio monodose (imidazyl - SOLO 3 DOSI!!!) e un antibiotico (medicinale equivalente:Amoxicillina e Acido clavulanico teva phama italia, 875mg+125mf, in compresse). se serve potrei tentare di andare in farmacia...
come posso intervenire o tamponare leventuale crescita?
al momento ho applicato della crema cortisonica e stasera prima di andare a letto faro degli impacchi con acqua calda.
in attesa di vostre notizie pongo cordiali saluti
ma :)
come posso intervenire o tamponare leventuale crescita?
al momento ho applicato della crema cortisonica e stasera prima di andare a letto faro degli impacchi con acqua calda.
in attesa di vostre notizie pongo cordiali saluti
ma :)
[#1]
direi che puo iniziare terapia antibiotica per via generale con antibiotico che ha
1 compressa ogni 12 ore
per la pomata invece
deve applicare un prodotto oftalmico
cerchi in farmacia una pomata oftalmica con antibiotico...
1 compressa ogni 12 ore
per la pomata invece
deve applicare un prodotto oftalmico
cerchi in farmacia una pomata oftalmica con antibiotico...
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Oculista
Carissimo,
il fatto che si noti apicalmente al rigofiamento un puntino biancastro può far pensarew anche al classico orzaiolo!
Comunque distinguiamo.
Il calazio è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da
palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle
sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie
oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente
agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di
infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani
e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al
giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze
sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento
conservativo.
In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente
che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione. I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatic,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon!!
L'orzaiolo è invece una affezione batterica spesso suppurativa delle stesse ghiandole del Meibonio,quindi deve essere curato con terapia topica antibiotica e non ha terapia chirurgica,se non a volte,la puntura evacuativa per facilitare il drenaggio di materiale purulento !
Un caro saluto
il fatto che si noti apicalmente al rigofiamento un puntino biancastro può far pensarew anche al classico orzaiolo!
Comunque distinguiamo.
Il calazio è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da
palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle
sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie
oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente
agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di
infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani
e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al
giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze
sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento
conservativo.
In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente
che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione. I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatic,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon!!
L'orzaiolo è invece una affezione batterica spesso suppurativa delle stesse ghiandole del Meibonio,quindi deve essere curato con terapia topica antibiotica e non ha terapia chirurgica,se non a volte,la puntura evacuativa per facilitare il drenaggio di materiale purulento !
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 17.9k visite dal 25/11/2008.
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Approfondimento su Dermatite
La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.