Haze tardivo o cheratite?

Buongiorno, ho 39 anni e circa 10 anni fa ho fatto un intervento con il laser ad eccimeri su entrambe gli occhi per eliminare problemi di miopia. Dopo circa 5 anni, dall'occhio destro ho incominciato a vederci male, specialmente vedendo come due immagini leggermente sfalsate. In un primo tempo il mio oculista ha pensato ad un rara caso di haze tardivo, ma visto che non si riusciva ad ottenere un'aberrometria per fare il laser (per avere dei valori attendibili dello spessore della cornea ha effetuato una paghimetria manualmente), si è deciso di intervenire con un laser castomizzato presso un'altra clinica. Prima di effettuare l'intervento, il responsabile della clinica ha voluto approfondire per valutare i dubbi che continuava ad avere il mio oculista effettuando una microscpia confocale, dalla quale si è visto che invece di avere un'eccesso di cellule, c'era una scarsità; quindi si è escluso che era haze e si è incominciato a parlare di cheratite. Poichè non si conosceva la causa della cheratite, si è deciso di aspettare almeno un'anno, io ne ho lasciati passare più di due e ad una nuova microscopia, abbiamo avuto la certezza che la malattia non era assolutamente proggredita, anzi avevo avuto un leggero miglioramento, quindi si decideva per fare il trattamento laser. Purtroppo facendo tutti gli esami, anzi in particolare le fotografie per "costruire" l'intervento, si è visto che la mia cornea ha due punti si assotigliamento che rendono l'intervento molto a rischio in quanto la cornea potrebbe collassare. Mi sono state proposte alcune soluzioni alternative, ossia l'impianto di un piccolo anellino nella cornea ed un eventuale successivo laser, il trapianto lamellare oppure quello a tutto spessore. Visto che entrambi gli oculisti sono molto cauti in quanto il mio pare un caso UNICO, considerati i costi degli interventi, i rischi, le percentuali di successo e la mia voglia di guarire al più presto, vorrei avere un ulteriore consiglio su quale strada percorrere. Il mio oculista vorrebbe aspettare ancora 8 mesi almeno per vedere se nasce qualche nuova tecnica.
Distinti saluti.
[#1]
Dr. Antonio Pascotto Oculista 3k 84
Gentile utente,

Da quanto ci scrive, sembra davvero che la Sua situazione clinica sembra abbastanza... peculiare! Considerati i rischi, se la Sua condizione visiva è per Lei relativamente "sopportabile", Le consiglierei di aspettare ancora un po'!

Un grosso in bocca al lupo!

Dottor Antonio Pascotto
Tel. 081 554 2792
www.oculisticapascotto.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta,
essa mi convince sempre di più che sono nelle mani di medici con la testa sul collo e che non si vogliono buttare a capofitto su esperimenti.
La condizione visiva sull'occhio malato è di 4/10 e mi da principalmente fastidio alla guida in quanto se mi strofino l'altro occhio posso anche diventare un pericolo. Per il resto mi piacerebbe svolgere attività dove l'occhio dx è quello dominante ed inoltre dovrei passare una visita di abilitazione che richiede si i 14/10 in totale, ma con non meno di 6/10 in quello peggiore.
Ecco perchè a questo punto per me sta diventando anche un vincolo psicologico.
Grazie ancora e distinti saluti
[#3]
Dr. Antonio Pascotto Oculista 3k 84
Grazie a Lei. Si prenda il tempo per decidere con calma.

Saluti!
Disturbi della vista

Controllare regolarmente la salute degli occhi aiuta a diagnosticare e correggere in tempo i disturbi della vista: quando iniziare e ogni quanto fare le visite.

Leggi tutto