Amaurosi temporanea, implicazioni neurologiche
buongiorno,
sono una ragazza di 26 anni. ieri mi è stata prescritta una visita oculistica dal medico di base per una amaurosi temporanea durata poco meno di un'ora. mi si è annebbiato l'occhio sinistro, impedendomi di mettere a fuoco le cose nella parte centrale del campo visivo. pensavo fosse a causa della prolungata esposizione al monitor del pc ma in realtà mi è venuto in mente che è già successo altre due volte nell'anno non in realzione al computer. mio padre soffre di maculopatia non senile (45 anni) e io ultimamente sento la testa appesantita a fine giornata. le passate visite oculistiche non hanno mai rivelato difetti visivi o problemi: ci vedo benissimo nonostante in famiglia tutti portino gli occhiali. il medico però ha configurato degli scenari terrificanti relativamente a problemi di ordine neurologico implicabili. la prima visita possibile è tra due settimane, è il caso che affretti con un consulto privato? in sostanza, può davvero essere così terribile il problema?
vi prego di chiarirmi un pò le idee perchè al momento penso solo all'ultima cosa detta dal medico: sclerosi. (??)
grazie mille
sono una ragazza di 26 anni. ieri mi è stata prescritta una visita oculistica dal medico di base per una amaurosi temporanea durata poco meno di un'ora. mi si è annebbiato l'occhio sinistro, impedendomi di mettere a fuoco le cose nella parte centrale del campo visivo. pensavo fosse a causa della prolungata esposizione al monitor del pc ma in realtà mi è venuto in mente che è già successo altre due volte nell'anno non in realzione al computer. mio padre soffre di maculopatia non senile (45 anni) e io ultimamente sento la testa appesantita a fine giornata. le passate visite oculistiche non hanno mai rivelato difetti visivi o problemi: ci vedo benissimo nonostante in famiglia tutti portino gli occhiali. il medico però ha configurato degli scenari terrificanti relativamente a problemi di ordine neurologico implicabili. la prima visita possibile è tra due settimane, è il caso che affretti con un consulto privato? in sostanza, può davvero essere così terribile il problema?
vi prego di chiarirmi un pò le idee perchè al momento penso solo all'ultima cosa detta dal medico: sclerosi. (??)
grazie mille
[#1]
Oculista
Carisima,
intanto dovrei avere più dettagliate informazioni anatomocliniche del caso.
Comunque i disturbi visivi acuti transitori (DVAT) rappresentano un sintomo che richiede competenze specialistiche da parte dell’oculista e/o del neurologo .
Per un corretto inquadramento è innanzitutto importante l’approfondimento anamnestico ed, in particolare, la valutazione sia del tipo di disturbo (ad es. se caratterizzato da fenomeni positivi, quali fosfeni, scotomi scintillanti / teicopsie, oppure negativi, quali scotomi, disturbi campimetrici, amaurosi), sia la sua lateralizzazione (uni/bilaterale), la durata (secondi, minuti), il pattern temporale (eventuali modificazioni nel corso dell’attacco), sia l’età di insorgenza ,nonché gli eventuali fattori scatenanti (ad es. cambiamenti di postura, manovre di Valsalva, variazioni della luminosità ambientale, ecc).
E’ necessario, inoltre, valutare se esso si accompagni ad altri sintomi (ad es. cefalea, disturbi di coscienza, sintomi neurologici) e/o segni obbiettivi (oculari, neurologici, sistemici).
Un esame obbiettivo accurato deve comprendere un’attenta valutazione oculistica e/o neurologica e l’eventuale ricorso ad indagini strumentali (prevalentemente neurofisiologiche quali EEG, PEV, ERG e/o neuroradiologiche specie RMN). Potranno così essere differenziate patologie a carico delle strutture pre-chiasmatiche (con deficit monoculari), chiasmatiche (con deficit emianopsici bitemporali) e post-chiasmatiche ( con disturbi uni o bilaterali),ovvero insufficienze vertebrobasilari o degenerative snc.
Di oculistico consiglio studi elettrofisiologici (PEV ),OCT-HRT e screening morfofunzionale papillare.
Un caro saluto
intanto dovrei avere più dettagliate informazioni anatomocliniche del caso.
Comunque i disturbi visivi acuti transitori (DVAT) rappresentano un sintomo che richiede competenze specialistiche da parte dell’oculista e/o del neurologo .
Per un corretto inquadramento è innanzitutto importante l’approfondimento anamnestico ed, in particolare, la valutazione sia del tipo di disturbo (ad es. se caratterizzato da fenomeni positivi, quali fosfeni, scotomi scintillanti / teicopsie, oppure negativi, quali scotomi, disturbi campimetrici, amaurosi), sia la sua lateralizzazione (uni/bilaterale), la durata (secondi, minuti), il pattern temporale (eventuali modificazioni nel corso dell’attacco), sia l’età di insorgenza ,nonché gli eventuali fattori scatenanti (ad es. cambiamenti di postura, manovre di Valsalva, variazioni della luminosità ambientale, ecc).
E’ necessario, inoltre, valutare se esso si accompagni ad altri sintomi (ad es. cefalea, disturbi di coscienza, sintomi neurologici) e/o segni obbiettivi (oculari, neurologici, sistemici).
Un esame obbiettivo accurato deve comprendere un’attenta valutazione oculistica e/o neurologica e l’eventuale ricorso ad indagini strumentali (prevalentemente neurofisiologiche quali EEG, PEV, ERG e/o neuroradiologiche specie RMN). Potranno così essere differenziate patologie a carico delle strutture pre-chiasmatiche (con deficit monoculari), chiasmatiche (con deficit emianopsici bitemporali) e post-chiasmatiche ( con disturbi uni o bilaterali),ovvero insufficienze vertebrobasilari o degenerative snc.
Di oculistico consiglio studi elettrofisiologici (PEV ),OCT-HRT e screening morfofunzionale papillare.
Un caro saluto
[#2]
Utente
gentile Dr. Siravo,
la ringrazio per la risposta fulminea. ovviamente procederò con tutti i consulti dovuti per far chiarezza sulle cause del fastidio. quello su cui avrei voluto rasserenarmi era se questa cosa avesse avuto carattere d'urgenza. nel senso se posso aspettare queste due settimane per la visita specialistica già fissata o se è meglio indagare al più presto.
grazie ancora per la cortesia.
m
la ringrazio per la risposta fulminea. ovviamente procederò con tutti i consulti dovuti per far chiarezza sulle cause del fastidio. quello su cui avrei voluto rasserenarmi era se questa cosa avesse avuto carattere d'urgenza. nel senso se posso aspettare queste due settimane per la visita specialistica già fissata o se è meglio indagare al più presto.
grazie ancora per la cortesia.
m
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11k visite dal 19/11/2008.
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