Limite spessore corneale residuo
Gentili dottori,
purtroppo preso dalla fretta mi sono determinato a fare l'intervento di PRK nonostante non ne sussistessero i presupposti. ho fatto tale intervento per motivi concorsuali in quanto il bando di concorso prevede determinati requisiti fisici. Le mie preoccupazioni riguardano il fatto che dopo l'intervento sono venuto a conoscenza del fatto che la zona ottica trattata è inferiore alla larghezza delle pupille in condizioni scotopiche. le mie pupille sono larghe circa 7.3 mm mentre il trattamento è stato esteso ad un area massima di 6,6 mm più zona una zona di transizione fino a 9 mm.
Purtroppo il professionista a cui mi sono affidato ha gestito la cosa in maniera superficiale dicendomi semplicemente che avrebbe fatto i calcoli al macchinario il giorno dell'operazione. Ad oggi non ho ancora una pachimetria e/o topografia, ma dopo l'intervento ma mi è stato detto che lo spessore residuo dovrebbe essere intorno a 400 micron. VI chiedo dunque se dato tale spessore avrò la possibilità in futuro di allargare la zona ottica trattata per evitare problemi notturni. Ho letto su alcuni siti che scendere sotto i 400 microns potrebbe generare problemi strutturali; su altrichiesta si parla invece di 350 micron: qual è la verità? Ringrazio infinitamente chiunque vorrà rispondermi.
purtroppo preso dalla fretta mi sono determinato a fare l'intervento di PRK nonostante non ne sussistessero i presupposti. ho fatto tale intervento per motivi concorsuali in quanto il bando di concorso prevede determinati requisiti fisici. Le mie preoccupazioni riguardano il fatto che dopo l'intervento sono venuto a conoscenza del fatto che la zona ottica trattata è inferiore alla larghezza delle pupille in condizioni scotopiche. le mie pupille sono larghe circa 7.3 mm mentre il trattamento è stato esteso ad un area massima di 6,6 mm più zona una zona di transizione fino a 9 mm.
Purtroppo il professionista a cui mi sono affidato ha gestito la cosa in maniera superficiale dicendomi semplicemente che avrebbe fatto i calcoli al macchinario il giorno dell'operazione. Ad oggi non ho ancora una pachimetria e/o topografia, ma dopo l'intervento ma mi è stato detto che lo spessore residuo dovrebbe essere intorno a 400 micron. VI chiedo dunque se dato tale spessore avrò la possibilità in futuro di allargare la zona ottica trattata per evitare problemi notturni. Ho letto su alcuni siti che scendere sotto i 400 microns potrebbe generare problemi strutturali; su altrichiesta si parla invece di 350 micron: qual è la verità? Ringrazio infinitamente chiunque vorrà rispondermi.
[#1]
mio caro amico
accidenti poteva contattarci prima dell’intervento...
su questo sito abbiamo scritto un sacco di articoli su chirurgia refrattiva e vita militare etc etc
sue domande
1)Ad oggi non ho ancora una pachimetria e/o topografia, ma dopo l’intervento ma mi è stato detto che lo spessore residuo dovrebbe essere intorno a 400 micron.
Risposta
E’ quello che un CHIRURGO OCULISTA SERIO ED AFFIDABILE LASCIA
PER SICUREZZA
2) VI chiedo dunque se dato tale spessore avrò la possibilità in futuro di allargare la zona ottica trattata per evitare problemi notturni.
Risposta
al momento NO
dovremmo poter vedere la e studiare la MAPPA corneale, la pachimetria . aberrometria ETC ETC
3)Ho letto su alcuni siti che scendere sotto i 400 microns potrebbe generare problemi strutturali; su altrichiesta si parla invece di 350 micron: qual è la verità?
risposta
le linee guida Italiane
AIMO (associazione italiana medici oculisti)
ESCRS (societa europea di chirurgia refrattiva e della cataratta)
ASCRS ( societa amecicana di chirurgia refrattiva e della cataratta)
SITRAC, SIOL , SILO etc etc
fissano il limite minimo a 400 micron al massimo 380,
di 350 non ha mai parlato nessuno
si e’ detto che il letto stromale in una lasik o fentolasik non deve mai essere inferiore a 250 micron (esluso il FLAP)
buona serata
LUIGI MARINO MD PhD
MEDICITALIA.it propone contenuti a solo scopo informativo e che in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita medica specialistica oculistica o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Veda per piacere le nostre Linee Guida per l’uso dei consulti online.
accidenti poteva contattarci prima dell’intervento...
su questo sito abbiamo scritto un sacco di articoli su chirurgia refrattiva e vita militare etc etc
sue domande
1)Ad oggi non ho ancora una pachimetria e/o topografia, ma dopo l’intervento ma mi è stato detto che lo spessore residuo dovrebbe essere intorno a 400 micron.
Risposta
E’ quello che un CHIRURGO OCULISTA SERIO ED AFFIDABILE LASCIA
PER SICUREZZA
2) VI chiedo dunque se dato tale spessore avrò la possibilità in futuro di allargare la zona ottica trattata per evitare problemi notturni.
Risposta
al momento NO
dovremmo poter vedere la e studiare la MAPPA corneale, la pachimetria . aberrometria ETC ETC
3)Ho letto su alcuni siti che scendere sotto i 400 microns potrebbe generare problemi strutturali; su altrichiesta si parla invece di 350 micron: qual è la verità?
risposta
le linee guida Italiane
AIMO (associazione italiana medici oculisti)
ESCRS (societa europea di chirurgia refrattiva e della cataratta)
ASCRS ( societa amecicana di chirurgia refrattiva e della cataratta)
SITRAC, SIOL , SILO etc etc
fissano il limite minimo a 400 micron al massimo 380,
di 350 non ha mai parlato nessuno
si e’ detto che il letto stromale in una lasik o fentolasik non deve mai essere inferiore a 250 micron (esluso il FLAP)
buona serata
LUIGI MARINO MD PhD
MEDICITALIA.it propone contenuti a solo scopo informativo e che in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita medica specialistica oculistica o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Veda per piacere le nostre Linee Guida per l’uso dei consulti online.
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13k visite dal 21/02/2017.
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