Distacco di retina

Gentili dottori,
sono una ragazza di 25 anni e a dicembre sono stata operata per un distacco di retina tramite cerchiaggio, seguito da due sedute di laser. Il distacco risultava presente da circa un anno al momento della diagnosi, praticamente asintomatico tranne che per dei lampi che avvistavo di tanto in tanto. La vista non era stata intaccata in nessun modo, e attribuivo i lampi alla stanchezza e allo stress, visto che quell'anno è stato per me molto pesante psicologicamente.
L'intervento comunque è ben riuscito, il cerchiaggio risultava evidente all'ultima visita fatta a fine gennaio (dopo 3 settimane). Il problema è che anche l'altro occhio, seppur non ancora con un distacco di retina, è molto a rischio: sono presenti fori retinici atrofici, in aree regmatogene, e sono presenti a 360°. L'oculista che mi ha controllato dopo l'intervento (diverso dal medico che mi ha operato) ha appurato che il vitreo è piuttosto buono; vi è una grande area con fori retinici nella parte bassa della retina, quasi di 180°, e poi un'altra area di circa 90°: perciò, mi ha spiegato, fare un intervento preventivo con il laser potrebbe alterare eccessivamente il vitreo, a causa della durata necessaria a coprire aree così vaste. Mi è sembrato di capire che lui preferirebbe effettuare un cerchiaggio preventivo, ma a causa di impegni personali (studio in Francia e a causa dell'intervento ho dovuto posticipare già di un mese uno stage importante) e poiché il distacco non è ancora presente, mi ha proposto a fine gennaio di attendere circa un mese e di effettuare verso marzo una visita di controllo, per valutare eventualmente il da farsi. In poche parole, si tratta di monitorare finché possibile.
Personalmente, avendo già subito un intervento di cerchiaggio e avendo tutt'ora dei fastidi (ho recuperato la capacità di messa a fuoco solo dopo un mese e due settimane, penso a causa dell'atropina, vedo ancora dei lampi di luce), compresa la perdita di tre diottrie che mi hanno fatto passare da -5 a -8, vorrei proprio evitare l'intervento chirurgico. Psicologicamente per altro è stato parecchio devastante, e ho dovuto essere operata in anestesia totale perché non riesco a tollerare interventi troppo invasivi (sono svenuta anche durante l'analisi del fondo oculare). Certo, il problema è che vedo parecchi punti semi-trasparenti che mi passano davanti all'occhio non ancora operato, condizione che diviene sempre più fastidiosa. Non saprei dire perchè prima non li notassi (ne vedevo uno soltanto, trascurabile), ma di fatto adesso ne sono perennemente consapevole.
Alla luce di queste considerazioni, mi consigliereste anche voi di sottopormi eventualmente a intervento chirurgico? I lampi che continuo ad avvistare nell'occhio operato sono normali (sembrano seguire una traiettoria circolare)?
Infine, devo assolutamente evitare ogni sorta di attività sportiva?
Vi ringrazio.
Cordiali saluti
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Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.9k 172
SALVE,
il suo caso merita molto di più che un consulto telematico, poichè le lesioni retiniche vanno individuate e discusse. se non sono particolarmente estese e regmatogene (ovvero che possono portare a rotture retiniche), si potrebbe anche aspettare e sperare che non accada nulla, integrando una buona idratazione e sorvegliando il fundus almeno una volta ogni 6 mesi.
ma ripeto dipende da caso a caso. dunque meglio non sbilanciarsi e seguire le indicazioni degli specialisti che l'hanno visitata.
ps: in francia ci sono anche degli ottimi centri per la retina casomai succedesse qualcosa mentre si trova li.

Dr. Ferdinando Munno - Medico Chirurgo
Specialista in Oftalmologia
www.studiocarbonemunno.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottor Munno,
La ringrazio per la risposta. Senz'altro mi sottoporrò nuovamente al controllo a marzo, comunque farò molta più attenzione all'idratazione. Meglio quindi evitare sforzi fisici di qualunque tipo in questo periodo?
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Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.9k 172
Si meglio evitare.