Osteoma della coroide e possibile ischemia retinica

Egregi dottori, sono un paziente adulto di anni 35 affetto da un osteoma della coroide in occhio destro diagnosticata all'età di 15 anni.
Sono sempre stato seguito da un oculista privato della mia città il quale ha tenuto sotto controllo ed osservato la patologia con controlli periodici, più esami strumentali fatti in strutture pubbliche come fluoroangiografia retinica,ecografie oculari B-scan ed una serie di fotogrammi digitali oculari per comparare l'evolversi della patologia nel tempo.
Purtroppo l'osteoma nel tempo si è sviluppato ulteriormente causando tutte le complicanze strutturali del caso, descritte benissimo in un vostro Minforma del Dottor Pascotto.Dall'età di 25 anni, quindi dieci anni fa, ho perso completamente la vista all'occhio destro con conseguente strabismo. Per fortuna sino ad oggi l'occhio sinistro è sano e ciò mi permette di svolgere una vita relativamente normale.(Lavoro,guido, svolgo attività fisica,ecc.)
In questi giorni,a distanza di due anni, ho effettuato l'ultimo controllo dal mio oculista il quale dall'esame del fondo oculare dell'occhio affetto dall'osteoma ha notato anche una possibile subocclusione della vena centrale retinica con conseguente stato di ischemia retinica. Mi ha consigliato di effettuare una nuova fluoroangiografia retinica che farò fra un paio di settimane in una struttura pubblica,e se tale esame dovesse confermare il suo sospetto, mi ha consigliato una decina di sedute di fotocoagulazione laser da effettuare nel suo studio per "distruggere la retina", ed evitare ulteriori complicazioni. Ovviamente sono sedute a pagamento da un costo non indifferente.
La mia domanda che vi pongo è questa: quali sono le possibili ulteriori complicazioni visto che sono ormai dieci anni che ho perso la vista all'occhio destro?
Leggo su internet che un occlusione della vena centrale retinica colpisce generalmente persone di una certa età affette da ipertensione arteriosa, cardiopatie, diabete, glaucoma cronico, alterata funzione renale, viscosità ematica elevata e che tale trattamento laser viene effettuato in questi casi per recuperare o preservare la vista a questi pazienti.
Purtroppo il mio oculista è molto scrupoloso ma di poche parole, quindi se avrete la possibilità di darmi un consiglio/parere ve ne sarei molto grato.

Cordiali Saluti,
Valerio.
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
Valerio
penso che lei sia ben seguito
e’ ovvio che l’occlusione vascolare dipende dalle anomalie create dall’osteoma...
Un salto dalla profssa MARIA ANTONIETTA BLASI al POLICLINICO AGOSTINO GEMELLI a ROMA???

un forte in bocca al lupo

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dr.Marino per la sua risposta.
In data 11/10/2016 ho eseguito la fluoro-angiografia con il seguente referto:
OCCHIO DESTRO:
GROSSA AREA DI IPERFLUORESCENZA INTERESSANTE LA PAPILLA OTTICA CHE AUMENTA DI INTENSITA' NEI TEMPI TARDIVI,SI SEGNALA ANOMALA PERFUSIONE DELL'ALBERO VASCOLARE RETINICO CON ASSOCIATA ALLA PRESENZA DI QUALCHE AREA DELLA PERIFERICA RETINICA CON INIZIALE SOFFERENZA ISCHEMICA E DIFFUSIONE DEL COLORANTE IN SEDE MACULARE COME DA EDEMA MACULARE.

OCCHIO SINISTRO:
NELLA NORMA.

Secondo la sua esperienza e la sua valutazione,ed alla luce del referto ,l'occhio destro andrebbe trattato con il laser?
Purtroppo non sono di Roma ed il lavoro al momento non mi permette di fare spostamenti.Terrò presente la sua indicazione in futuro.In attesa di sue eventuali risposte pongo Cordiali Saluti.

Valerio.
[#3]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
sua domanda
“ASSOCIATA ALLA PRESENZA DI QUALCHE AREA DELLA PERIFERICA RETINICA CON INIZIALE SOFFERENZA ISCHEMICA E DIFFUSIONE DEL COLORANTE IN SEDE MACULARE COME DA EDEMA MACULARE.”



il problema e’ edema maculare non solo area ischemica

buona giornata
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