emdr in presenza di disturbi visivi (diplopia): si può fare?
Gentilissimo staff medicitalia,
chiedo cortesemente delucidazioni in merito alla tecnica EMDR che prevede rapidi movimento oculari e ad un pregresso disturbo visivo.
A seguito di un incidente stradale ho riportato frattura del pavimento dell'orbita sinistra (etmoide e parte dello sfenoide) con conseguenti disturbi visivi (diplopia, vertigini) durati la bellezza di 7 anni.
Ad un controllo (2 anni fa, 11 dall'incidente) risulto ancora in diplopia.
Mi spiego meglio:
da visita oculistica risulta: deficit visivo perfiferico (SA 00 nella norma, riflessi pupillari nella norma, VOD 10/10 +0.75 VOS 10/10 +0.5+0.75, pv OO I car add +0.5, TONO 16mmHg FO OO nella norma) per cui mi si rimanda al campo visivo.
L'esame del campo visivo ha evidenziato "attendibilità dell'esame: buona affidabilità del test, OD percepiti40 punti su 60, OS percepiti 44 punti su 60, l'esame risuta deficit della sensibilità nei quandranti inferiori e in parte temporale). Premetto che l'esame che ha diagnosticato questa perdita mi è stato fatto nonstante mi lacrimassero molto gli occhi, quindi avevo la vista già offuscata.
A seguito di questo esame ho eseguito RMN con e senza contrasto(strutture mediane di riferimento in asse, normale ampiezza cavita ventricolari,non si evidenziano alterazioni del parenchima cerebrale, regolari gli spazi liquorali della base e della convessità, dopo infusione mezzo di contrasto non si evidenziano impregnazioni patologiche, normale assetto del chiasma, normali i nervi ottici regolare l'ipofisi, normali cavità paranasali fatta eccezione per il seno mascellare sinistro dove sono visibili alcune formazioni cistiche mucoidi, deviazione setto nasale verso desta con ipertrofia della mucosa del turbinato sinistro)e potenziali evocati(stimolazione monoculare chekboard pattern reversal mire 60' 30', deviazione dallo scalpo OZ con referenza cefalica FZ. Visus: occhio destro 10/10 occhi sinistro 10/10. conclusioni, sia per stimolazione destra che sinistra risulta nella norma la componente principale del PEV(p100), non significative asimmetrie di lato) per escludere eventuali danni cerebrali o al nervo ottico.
Mi fu consigliato all'epoca solo di fare eventuale ecografia oculare per la diplopia, imputata ad una possibile diplopia di origine muscolare, probabile per pregresso ipotiroidismo (esami ormoni tiroidei nella norma, una tiroidite 3 anni prima di questi esami, attualmente nessuno squilibrio).
Proprio a causa del suddetto incidente che ad oggi mi causa problemi alla guida, pensavo di tentare la tecnica EMDR.
Con un quadro clinico del genere, può essere sconsigliata la terapia? i rapidi movimenti oculari potrebbero essere dannosi?
Grazie per la vostra attenzione.
chiedo cortesemente delucidazioni in merito alla tecnica EMDR che prevede rapidi movimento oculari e ad un pregresso disturbo visivo.
A seguito di un incidente stradale ho riportato frattura del pavimento dell'orbita sinistra (etmoide e parte dello sfenoide) con conseguenti disturbi visivi (diplopia, vertigini) durati la bellezza di 7 anni.
Ad un controllo (2 anni fa, 11 dall'incidente) risulto ancora in diplopia.
Mi spiego meglio:
da visita oculistica risulta: deficit visivo perfiferico (SA 00 nella norma, riflessi pupillari nella norma, VOD 10/10 +0.75 VOS 10/10 +0.5+0.75, pv OO I car add +0.5, TONO 16mmHg FO OO nella norma) per cui mi si rimanda al campo visivo.
L'esame del campo visivo ha evidenziato "attendibilità dell'esame: buona affidabilità del test, OD percepiti40 punti su 60, OS percepiti 44 punti su 60, l'esame risuta deficit della sensibilità nei quandranti inferiori e in parte temporale). Premetto che l'esame che ha diagnosticato questa perdita mi è stato fatto nonstante mi lacrimassero molto gli occhi, quindi avevo la vista già offuscata.
A seguito di questo esame ho eseguito RMN con e senza contrasto(strutture mediane di riferimento in asse, normale ampiezza cavita ventricolari,non si evidenziano alterazioni del parenchima cerebrale, regolari gli spazi liquorali della base e della convessità, dopo infusione mezzo di contrasto non si evidenziano impregnazioni patologiche, normale assetto del chiasma, normali i nervi ottici regolare l'ipofisi, normali cavità paranasali fatta eccezione per il seno mascellare sinistro dove sono visibili alcune formazioni cistiche mucoidi, deviazione setto nasale verso desta con ipertrofia della mucosa del turbinato sinistro)e potenziali evocati(stimolazione monoculare chekboard pattern reversal mire 60' 30', deviazione dallo scalpo OZ con referenza cefalica FZ. Visus: occhio destro 10/10 occhi sinistro 10/10. conclusioni, sia per stimolazione destra che sinistra risulta nella norma la componente principale del PEV(p100), non significative asimmetrie di lato) per escludere eventuali danni cerebrali o al nervo ottico.
Mi fu consigliato all'epoca solo di fare eventuale ecografia oculare per la diplopia, imputata ad una possibile diplopia di origine muscolare, probabile per pregresso ipotiroidismo (esami ormoni tiroidei nella norma, una tiroidite 3 anni prima di questi esami, attualmente nessuno squilibrio).
Proprio a causa del suddetto incidente che ad oggi mi causa problemi alla guida, pensavo di tentare la tecnica EMDR.
Con un quadro clinico del genere, può essere sconsigliata la terapia? i rapidi movimenti oculari potrebbero essere dannosi?
Grazie per la vostra attenzione.
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Buonasera,
dopo aver letto la sua richiesta mi sono consultato con la psicologa/psicoterapeuta del nostro centro medico e le faccio rispondere direttamente da lei dato che è anche specializzata in EMDR.
Il suo quadro clinico sembra poter essere ideale per essere trattato con EMDR in quanto questa tecnica rappresenta una delle maggiormente raccomandate per trattare il trauma e le sintomatologie ad esso associate.
L’EMDR ha il vantaggio di produrre una rapida riduzione dei sintomi e di poter essere inserita facilmente in qualsiasi piano di trattamento, in quanto consente di considerare e osservare i diversi livelli della sofferenza: cognitivo, emotivo e fisiologico.
Il protocollo d’intervento EMDR prevede la focalizzazione su alcuni elementi del ricordo traumatico: vengono richiamati alla mente immagini, pensieri, emozioni e le sensazioni corporee collegati al trauma e che producono sofferenza. Contemporaneamente viene effettuata una "stimolazione bilaterale” che consiste nel muovere gli occhi da destra a sinistra seguendo le dita del terapeuta, ma che in presenza di disturbi visivi può anche prevedere altri tipi di stimolazione bilaterale ugualmente efficaci: il tamburellamento (da destra a sinistra) su alcune parti del corpo (di solito sulle mani appoggiate alle ginocchia) o l’ascolto di suoni alternati (da destra a sinistra) presentati alle orecchie.
Se ha già iniziato una psicoterapia le consiglio di parlarne con la sua terapeuta e di fare insieme delle prove per poter verificare con quale tipologia di stimolazione si trova meglio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Abbate
dopo aver letto la sua richiesta mi sono consultato con la psicologa/psicoterapeuta del nostro centro medico e le faccio rispondere direttamente da lei dato che è anche specializzata in EMDR.
Il suo quadro clinico sembra poter essere ideale per essere trattato con EMDR in quanto questa tecnica rappresenta una delle maggiormente raccomandate per trattare il trauma e le sintomatologie ad esso associate.
L’EMDR ha il vantaggio di produrre una rapida riduzione dei sintomi e di poter essere inserita facilmente in qualsiasi piano di trattamento, in quanto consente di considerare e osservare i diversi livelli della sofferenza: cognitivo, emotivo e fisiologico.
Il protocollo d’intervento EMDR prevede la focalizzazione su alcuni elementi del ricordo traumatico: vengono richiamati alla mente immagini, pensieri, emozioni e le sensazioni corporee collegati al trauma e che producono sofferenza. Contemporaneamente viene effettuata una "stimolazione bilaterale” che consiste nel muovere gli occhi da destra a sinistra seguendo le dita del terapeuta, ma che in presenza di disturbi visivi può anche prevedere altri tipi di stimolazione bilaterale ugualmente efficaci: il tamburellamento (da destra a sinistra) su alcune parti del corpo (di solito sulle mani appoggiate alle ginocchia) o l’ascolto di suoni alternati (da destra a sinistra) presentati alle orecchie.
Se ha già iniziato una psicoterapia le consiglio di parlarne con la sua terapeuta e di fare insieme delle prove per poter verificare con quale tipologia di stimolazione si trova meglio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Abbate
Dr. Stefano Lippera
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 29/06/2016.
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