Congiuntivite follicolare occhio destro
Buonasera dottori,sono una ragazza di 29 anni,miope e portatrice di lenti a contatto.Da marzo di quest'anno ho cominciato ad avere un problema all'occhio destro:gonfiore palpebrale,prurito,senso di sabbia all'interno dell'occhio,lacrimazione.Ho preso il naaxia ma senza nessun risultato positivo.Ho fatto un tampone,il cui esito è stafilococco epidermidis.Il mio oculista sostiene ke non ho un infezione,perkè è un batterio saprofita,che vive dentro l'occhio,e secondo poi perchè non ho secrezioni biancastre o pus.Allora perchè è presente nell'occhio destro,che guarda caso mi duole e non nel sinistro(dal tampone risulta sterile,e infatti non mi dà problemi)?mi è stato prescritto l'oftacilox per 10 giorni senza nessun miglioramento.Mi è stata prescritta una tac,da cui è emerso ke ho una forte ipertrofia dei turbinati che ha sbarrato il naso,e a fine mese mi dovrò sottoporre ad operazione laser..la diagnosi dell'ultimo oculista è "congiuntivite follicolare da rinocongiuntivite allergica",e mi ha suggerito il collirio zaditen...c'è un leggero miglioramento,ma i sintomi persistono...Perchè non riesco a guarire?e soprattutto non riesco a capire se c'è un infezione o meno..Una ipertrofia di turbinati può comportare questi problemi all'occhio?ho una grande confusione..ho notato ke ci sono diverse "correnti di pensiero"nel valutare questo stafilococco epidermidis..c'è chi mi ha prescritto gli antibiotici basandosi sull'antibiogramma,chi invece sostiene che l'infezione non esiste...fatto sta che siamo quasi a novembre e il mio occhio non è più quello di prima,creandomi non pochi fastidi..qualcuno mi può chiarire la situazione?
[#1]
Oculista
Carissima,
se il tampone ha evidenziato lo stafilococco epidermidis vuol dire che esiste un'infezione da tale agente batterico!!
Lo stafilococco epidermidis è un batterio gram positivo appartenente al genere degli stafilococchi tipicamente presente nella cute. Produce l'enzima coagulasi ed è catalasi-negativo; inoltre è fornito di un glicocalice che gli consente di aderire a numerose superfici fra cui le protesi,i cateteri e la cute stessa,le ghiandole lacrimali accessorie congiuntivali. È quest'ultima caratteristica a renderlo un nemico temibile della chirurgia che usa questi tool ospedalieri i quali devono essere manipolati dopo aver effettuato un'accurata sterilizzazione della zona di intervento. Presenta spesso resistenza agli antibiotici, quindi è necessario l'antibiogramma per instaurare la terapia adeguata. Si coltiva come gli altri stafilococchi nel terreno selettivo mannitole salt agar e si può distinguere dalle altre specie con il test della catalasi, guardando l'emolisi o cercando la deossiribonucleasi termostabile che è tipica dello Staphylococcus aureus. Sono disponibili anche i kit per l'identificazione biochimica.
Nel suo caso l'ipertrofia dei turbinati può creare stasi con sovrapposizione batterica ed allora oltre che primitiva la congiuntivite batterica può essere un fenomeno secondario ad un altro fenomeno infiammatorio (ad es. una dacriocistite) per diffusione locale del patogeno, e in questi casi è importante dare anche una terapia sistemica che eradichi il patogeno anche dal sacco lacrimale.
Quindi cosiglio sempre una buon esame delle vie lacrimali.
In questi casi la terapia antibiotica deve essre topica e sistemica
Un caro saluto
se il tampone ha evidenziato lo stafilococco epidermidis vuol dire che esiste un'infezione da tale agente batterico!!
Lo stafilococco epidermidis è un batterio gram positivo appartenente al genere degli stafilococchi tipicamente presente nella cute. Produce l'enzima coagulasi ed è catalasi-negativo; inoltre è fornito di un glicocalice che gli consente di aderire a numerose superfici fra cui le protesi,i cateteri e la cute stessa,le ghiandole lacrimali accessorie congiuntivali. È quest'ultima caratteristica a renderlo un nemico temibile della chirurgia che usa questi tool ospedalieri i quali devono essere manipolati dopo aver effettuato un'accurata sterilizzazione della zona di intervento. Presenta spesso resistenza agli antibiotici, quindi è necessario l'antibiogramma per instaurare la terapia adeguata. Si coltiva come gli altri stafilococchi nel terreno selettivo mannitole salt agar e si può distinguere dalle altre specie con il test della catalasi, guardando l'emolisi o cercando la deossiribonucleasi termostabile che è tipica dello Staphylococcus aureus. Sono disponibili anche i kit per l'identificazione biochimica.
Nel suo caso l'ipertrofia dei turbinati può creare stasi con sovrapposizione batterica ed allora oltre che primitiva la congiuntivite batterica può essere un fenomeno secondario ad un altro fenomeno infiammatorio (ad es. una dacriocistite) per diffusione locale del patogeno, e in questi casi è importante dare anche una terapia sistemica che eradichi il patogeno anche dal sacco lacrimale.
Quindi cosiglio sempre una buon esame delle vie lacrimali.
In questi casi la terapia antibiotica deve essre topica e sistemica
Un caro saluto
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Ex utente
Caro Dottore,innanzitutto la ringrazio per la risposta.Il problema è che ho già fatto 2 cicli di antibiotici seguendo le istruzioni dell'antibiogramma.Gli ultimi 2 oculisti sostengono che l'infezione non c'è,altrimenti sarei già guarita con gli antibiotici,e poi non avendo pus secondo loro posso stare tranquilla...anzi mi hanno anche detto che non devo più fare i tamponi..Ho chiesto un esame delle vie lacrimali,ma hanno risposto che non c'è bisogno perchè non ho epifora...Io continuo ad avere fastidio nella parte superiore palpebrale..a volte anke piccole fitte.Dottore sono seriamente preoccupata e comincio a temere che possa capitarmi qualcosa di più grave se nessuno decide di curarmi seriamente..inoltre l'occhio è spesso un pò gonfio,come se avessi una piccola ptosi palpebrale..Io abito a Roma,mi può consigliare a chi rivolgermi?glielo chiedo veramente con il cuore in mano ,sto spendendo soldi su soldi senza risolvere nulla..
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.8k visite dal 18/10/2008.
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