Il recupero postoperatorio è molto più lungo
Buongiorno,
Mi permetto di approfittare della vostra disponibilità per porvi un paio di quesiti.
Ho intenzione di sottopormi ad un intervento di chirurgia refrattiva per correggere un difetto di miopia di -3,75 e -4,50. Inizialmente ero interessato a sottopormi ad una procedura di IntraLasik, sfruttando la tecnologia tissue saving per ovviare al possibile problema degli aloni notturni, dovuti ad un diametro pupillare al buio superiore ai 6mm. Il medico a cui mi sono rivolto, però, mi ha indirizzato verso la Lasek, in quanto ritenuta più sicura e dicendomi che così si eliminerebbe il problema del diametro pupillare.
Da quanto ho appreso però, il recupero postoperatorio è molto più lungo di quello della Lasik e per raggiungere un recupero visivo completo possono essere necessarie anche diverse settimane. Lavorando al Computer, un periodo così lungo lontano dal monitor non sarebbe purtroppo proponibile...
M'interesserebbe quindi sapere dopo quanto tempo posso aspettarmi di poter tornare al lavoro al terminale e in quanto tempo, di solito, la vista si stabilizza completamente con la Lasek.
Sarei inoltre interessato in un vostro consiglio su quale delle 2 procedure scegliere... ritenete che la riduzione dei rischi della Lasek valga i fastidi e i (relativamente) lunghi tempi di recupero? Un'IntraLasik con Zyoptix/Tissue Saving non può essere sufficiente per ridurre al minimo i rischi?
In attesa di un vostro parere, vi ringrazio per la disponibilità.
Mi permetto di approfittare della vostra disponibilità per porvi un paio di quesiti.
Ho intenzione di sottopormi ad un intervento di chirurgia refrattiva per correggere un difetto di miopia di -3,75 e -4,50. Inizialmente ero interessato a sottopormi ad una procedura di IntraLasik, sfruttando la tecnologia tissue saving per ovviare al possibile problema degli aloni notturni, dovuti ad un diametro pupillare al buio superiore ai 6mm. Il medico a cui mi sono rivolto, però, mi ha indirizzato verso la Lasek, in quanto ritenuta più sicura e dicendomi che così si eliminerebbe il problema del diametro pupillare.
Da quanto ho appreso però, il recupero postoperatorio è molto più lungo di quello della Lasik e per raggiungere un recupero visivo completo possono essere necessarie anche diverse settimane. Lavorando al Computer, un periodo così lungo lontano dal monitor non sarebbe purtroppo proponibile...
M'interesserebbe quindi sapere dopo quanto tempo posso aspettarmi di poter tornare al lavoro al terminale e in quanto tempo, di solito, la vista si stabilizza completamente con la Lasek.
Sarei inoltre interessato in un vostro consiglio su quale delle 2 procedure scegliere... ritenete che la riduzione dei rischi della Lasek valga i fastidi e i (relativamente) lunghi tempi di recupero? Un'IntraLasik con Zyoptix/Tissue Saving non può essere sufficiente per ridurre al minimo i rischi?
In attesa di un vostro parere, vi ringrazio per la disponibilità.
[#1]
Oculista
Carissimo,
l'IntraLasik con Zyoptix/Tissue Saving è un ottimo metodo che usiamo spesso!
Per cercare comunque di fare un pò di ordine:
come lei ben sa, la forma più comune e popolare di chirurgia oculare correttiva per sostituire le lenti correttive oggi è il LASIK, Laser-Assisted In-Situ Keratomileusis (Keratomileusi in-situ assistita da laser). In questa procedura, il chirurgo crea un lembo alla cornea e usa un laser per il rimodellamento.
Il lembo viene poi rimesso a posto per curare l'occhio. Alcune procedure LASIK operano creando un lembo nell’epitelio dell’occhio e usando alcol per spingerlo via per il rimodellamento (LASEK). Altre usano uno strumento specifico per sollevare il lembo, anziché introdurre alcol nell'occhio (Epi-LASIK). Altre ancora usano un laser per creare il lembo, invece di uno strumento di taglio (IntraLASIK). Un’altra procedura nota come LASIK a fronte d'onda impiega l’analisi del fronte d'onda per rilevare e correggere sottili errori di vista mentre il laser sta correggendo la vista.
In realtà la LASEK (cheratectomia laser epiteliale) e' una variante della metodica PRK che comporta il risparmio dell'epitelio corneale.
Rispetto alla PRK ha il vantaggio di ottenere una superficie corneale piu' rapidamente guarita; purtroppo, viene riconvertita in PRK nella maggior parte dei casi, in quanto l'operazione di risparmio epiteliale puo' non avere successo.
In questi casi la LASEK diventa causa di un inutile allungamento dei tempi operatori.
In definitiva queste tecniche si possono raggruppare senso lato in due gruppi di tecniche:
- Tecniche di superficie (PRK, Lasek, Epilasik)
- Tecniche intrastromali (Lasik)
Quali sono pregi e difetti di queste tecniche?
In estrema sintesi, le tecniche di superficie sono estremamente sicure, ma più fastidiose nelle prime 24-36 ore dopo l’intervento e di recupero più lento. Le tecniche intrastromali sono di più veloce recupero visivo, praticamente non dolorose, ma, rispetto alle altre, presentano una percentuale superiore di possibili complicanze.
Un caro saluto
l'IntraLasik con Zyoptix/Tissue Saving è un ottimo metodo che usiamo spesso!
Per cercare comunque di fare un pò di ordine:
come lei ben sa, la forma più comune e popolare di chirurgia oculare correttiva per sostituire le lenti correttive oggi è il LASIK, Laser-Assisted In-Situ Keratomileusis (Keratomileusi in-situ assistita da laser). In questa procedura, il chirurgo crea un lembo alla cornea e usa un laser per il rimodellamento.
Il lembo viene poi rimesso a posto per curare l'occhio. Alcune procedure LASIK operano creando un lembo nell’epitelio dell’occhio e usando alcol per spingerlo via per il rimodellamento (LASEK). Altre usano uno strumento specifico per sollevare il lembo, anziché introdurre alcol nell'occhio (Epi-LASIK). Altre ancora usano un laser per creare il lembo, invece di uno strumento di taglio (IntraLASIK). Un’altra procedura nota come LASIK a fronte d'onda impiega l’analisi del fronte d'onda per rilevare e correggere sottili errori di vista mentre il laser sta correggendo la vista.
In realtà la LASEK (cheratectomia laser epiteliale) e' una variante della metodica PRK che comporta il risparmio dell'epitelio corneale.
Rispetto alla PRK ha il vantaggio di ottenere una superficie corneale piu' rapidamente guarita; purtroppo, viene riconvertita in PRK nella maggior parte dei casi, in quanto l'operazione di risparmio epiteliale puo' non avere successo.
In questi casi la LASEK diventa causa di un inutile allungamento dei tempi operatori.
In definitiva queste tecniche si possono raggruppare senso lato in due gruppi di tecniche:
- Tecniche di superficie (PRK, Lasek, Epilasik)
- Tecniche intrastromali (Lasik)
Quali sono pregi e difetti di queste tecniche?
In estrema sintesi, le tecniche di superficie sono estremamente sicure, ma più fastidiose nelle prime 24-36 ore dopo l’intervento e di recupero più lento. Le tecniche intrastromali sono di più veloce recupero visivo, praticamente non dolorose, ma, rispetto alle altre, presentano una percentuale superiore di possibili complicanze.
Un caro saluto
[#3]
Oculista
Carissimo,
è ovvio che non esiste niente di paradigmatico e ripetibile,però se è stata effettuata una Lasik il fastidio sarà minimo e il paziente noterà subito un marcato miglioramento della vista; se è stata effettuata una PRK o una Lasek, durante le prime 48 ore il paziente avvertirà fastidio più o meno marcato; per tale motivo verranno prescritti degli analgesici per bocca. La vista, un po’ sfocata i primi giorni, migliorerà progressivamente nell’arco di 2 – 3 settimane. Si potrà riprendere il lavoro già il giorno dopo l’intervento in caso di Lasik, mentre in caso di PRK o Lasek sarà possibile riprendere la propria attività dopo 4 giorni, tenendo però conto che la visione, specialmente per vicino, risulterà imperfetta per le prime 2 – 3 settimane.Quindi per il terminale in maniera piena ed ottimale potrà passare circa un mese ed a volte non basta!
Un caro saluto
è ovvio che non esiste niente di paradigmatico e ripetibile,però se è stata effettuata una Lasik il fastidio sarà minimo e il paziente noterà subito un marcato miglioramento della vista; se è stata effettuata una PRK o una Lasek, durante le prime 48 ore il paziente avvertirà fastidio più o meno marcato; per tale motivo verranno prescritti degli analgesici per bocca. La vista, un po’ sfocata i primi giorni, migliorerà progressivamente nell’arco di 2 – 3 settimane. Si potrà riprendere il lavoro già il giorno dopo l’intervento in caso di Lasik, mentre in caso di PRK o Lasek sarà possibile riprendere la propria attività dopo 4 giorni, tenendo però conto che la visione, specialmente per vicino, risulterà imperfetta per le prime 2 – 3 settimane.Quindi per il terminale in maniera piena ed ottimale potrà passare circa un mese ed a volte non basta!
Un caro saluto
[#4]
Ex utente
Cercando ulteriori informazioni sulla Lasek mi sono imbattuto in una sua variante: l'Epi-Lasik. Da quanto ho capito, in parole povere, dovrebbe avere tutti i vantaggi della Lasek limitando però i fastidi postoperatori ed accorciando i tempi di recupero. Mi può confermare quanto ho letto nella mia ricerca? In caso di Epi-Lasik quant'è in genere il tempo necessario per recuperare una buona qualità visiva? Grazie ancora per la disponibilità.
[#5]
Oculista
Carissimo,
l'EpiLASIK, , l'ultima nata, è rivoluzionaria perchè ha i vantaggi(come da lei detto) della LASEK e della LASIK in quanto l'epitelio (e non lo stroma) viene sollevato con un innovativo microcheratomo con la lama non affilata e, dopo il trattamento con il laser ad eccimeri, viene riposizionato intatto e vitale sulla cornea riducendo il disagio e l'infiammazione post operatoria caratteristica della PRK senza avere i rischi (eccessivo assottigliamento della cornea, indebolimento dell'occhio, irregolarità nel funzionamento del microcheratomo, ochio secco,ecc…) e le aberrazioni ottiche della LASIK (visione di aloni, immagini deformate, difficoltà nella guida notturna) .
L'azione del laser sulla cornea è però la stessa per tutte e quattro le tecniche. Chiaramente i diversi approcci modificano la durata, i rischi dell'intervento e il tempo di recupero postoperatorio (nel caso della LASIK e dell'EpiLASIK, per esempio, servono meno giorni per recuperare la visione completa e si avverte anche meno dolore).
L'EpiLASIK permette di trattare cornee più sottili rispetto alla LASIK e senza indurre aberrazioni tipiche della LASIK eliminando il dolore postoperatorio della PRK e l'infiammaziome e le opacità postoperatorie della PRK e della LASEK.
Un caro saluto
l'EpiLASIK, , l'ultima nata, è rivoluzionaria perchè ha i vantaggi(come da lei detto) della LASEK e della LASIK in quanto l'epitelio (e non lo stroma) viene sollevato con un innovativo microcheratomo con la lama non affilata e, dopo il trattamento con il laser ad eccimeri, viene riposizionato intatto e vitale sulla cornea riducendo il disagio e l'infiammazione post operatoria caratteristica della PRK senza avere i rischi (eccessivo assottigliamento della cornea, indebolimento dell'occhio, irregolarità nel funzionamento del microcheratomo, ochio secco,ecc…) e le aberrazioni ottiche della LASIK (visione di aloni, immagini deformate, difficoltà nella guida notturna) .
L'azione del laser sulla cornea è però la stessa per tutte e quattro le tecniche. Chiaramente i diversi approcci modificano la durata, i rischi dell'intervento e il tempo di recupero postoperatorio (nel caso della LASIK e dell'EpiLASIK, per esempio, servono meno giorni per recuperare la visione completa e si avverte anche meno dolore).
L'EpiLASIK permette di trattare cornee più sottili rispetto alla LASIK e senza indurre aberrazioni tipiche della LASIK eliminando il dolore postoperatorio della PRK e l'infiammaziome e le opacità postoperatorie della PRK e della LASEK.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.4k visite dal 17/10/2008.
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