Il medico mi prescrive nuovamente lumigan 0,1
Buongiorno, mi chiamo Angelo, ho 47 anni e nel 2011,dopo una visita oculistica (dalla quale risulta "ipertono 22mmHg") e un campo visivo,senza ulteriori accertamenti, mi viene prescritta una terapia con il timololo e da qui inizia la mia odissea .Dopo 3 settimane dall'inizio della cura, un altro oculista mi prescrive Lumigan.Dopo 6 mesi mi viene riscontrato "tono 13-14",mi fanno sospendere la terapia e, prescrivendomi un campo visivo e un OCT con i seguenti risultati : CCT 568,557.OCT NFL(5/2012), mi prescrivono nuovamente Lumigan.Dopo averlo utilizzato per altri 2 mesi, riscontrando disturbi agli occhi, soprattutto in presenza di luce solare,decido di fare un'altra visita con un altro oculista.Quest'ultimo mi cambia la terapia, prescrivendomi Ganfort.
Ho utilizzato il farmaco poi per 1 anno, continuando ad avere comunque gli stessi disturbi e una pressione di 14-15 agli occhi.(in tutte le visite che ho fatto, la pressione è sempre risultata inferiore a 19 e l'occhio secco).Dopo essermi rivolto ad un altro oculista, mi viene fatta sospendere la terapia per 2 mesi e prescritto l'esame della "curva tonometrica".In seguito all'esame, il medico mi prescrive nuovamente Lumigan 0,1(nel 5/2014).
Il 12 gennaio scorso,ho interrotto autonomamente la cura perchè continuavo ad accusare fastidi e disturbi agli occhi.Ieri(8/02/2016) mi sono recato dall'ennesimo specialista,questa volta a Milano.Mi viene misurata la pressione oculare che risulta: 22mmHg sia occhio dx che sx e mi prescrivono il farmaco "Tanof coll" una volta al giorno,la sera.
Volevo dunque chiedervi: con tutte le visite fatte, le sospensioni e le nuove prescrizioni farmacologiche, mi consigliate di iniziare la nuova terapia con "Tanof coll",riprendere Lumigan o prendere in considerazione un'altra alternativa?
Grazie in anticipo
Angelo
Ho utilizzato il farmaco poi per 1 anno, continuando ad avere comunque gli stessi disturbi e una pressione di 14-15 agli occhi.(in tutte le visite che ho fatto, la pressione è sempre risultata inferiore a 19 e l'occhio secco).Dopo essermi rivolto ad un altro oculista, mi viene fatta sospendere la terapia per 2 mesi e prescritto l'esame della "curva tonometrica".In seguito all'esame, il medico mi prescrive nuovamente Lumigan 0,1(nel 5/2014).
Il 12 gennaio scorso,ho interrotto autonomamente la cura perchè continuavo ad accusare fastidi e disturbi agli occhi.Ieri(8/02/2016) mi sono recato dall'ennesimo specialista,questa volta a Milano.Mi viene misurata la pressione oculare che risulta: 22mmHg sia occhio dx che sx e mi prescrivono il farmaco "Tanof coll" una volta al giorno,la sera.
Volevo dunque chiedervi: con tutte le visite fatte, le sospensioni e le nuove prescrizioni farmacologiche, mi consigliate di iniziare la nuova terapia con "Tanof coll",riprendere Lumigan o prendere in considerazione un'altra alternativa?
Grazie in anticipo
Angelo
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Caro Angelo, leggendo la sua storia mi sembra che prima di ogni considerazione medica sia necessario un po' di ordine.
Personalmente reputo fondamentale che un paziente riceva diversi pareri, ma reputo ancora più fondamentale che, in ultimo, il paziente si affidi ad un unico professionista che stabilisca il percorso diagnostico e terapeutico da seguire.
Venendo agli aspetti "tecnici" della sua vicenda.
L'ipertono oculare non è di per sé una patologia, ma bensì un fattore di rischio per l'insorgenza di una patologia detta glaucoma. Più il tono sarà alto e maggiore sarà il rischio di insorgenza di glaucoma. Esistono anche altri fattori di rischio, come la famigliarità, l'età, la miopia e molto altro.
Il suo caso personale è una tipica situazione borderline: lei ha, infatti, una pressione ai limiti massimi dei valori considerati normali o di poco superiore.
In assenza di elementi francamente patologici, come un campo visivo danneggiato (oltre a questo può essere indicato anche un esame delle fibre nervose, sia OCT che HRT) la scelta se cominciare o meno una terapia ipotonizzante sta al singolo professionista: alcuni colleghi prescrivono colliri, altri no.
In questo senso è fondamentale che lei decida a chi affidarsi e appunto si "fidi" di quello che le viene detto, senza continuare a cambiare oculista e soprattutto senza cambiare autonomamente le terapie che le vengono prescritte.
Ciò detto, io personalmente, in casi come il suo, vista l'età e la lunga aspettativa di vita, prima di ogni terapia prescrivo esami del campo visivo e dello strato delle fibre nervose, ripetendoli a distanza di qualche mese, valuto la presenza di eventuali altri fattori di rischio, valuto la conformazione dei suoi occhi, e sulla base di tutto ciò decido se prescriverle o meno una terapia.
In conclusione: in situazioni come la sua non esiste una risposta univoca, non a caso è molto dibattuto l'atteggiamento da mantenere. Partirei dall'ultimo consulto ricevuto: assuma Tanof una volta la sera, e faccia gli eventuali controlli che le sono stati prescritti.
PS. Un ipertono oculare non dà mai sintomi particolari, a meno di rialzi pressori acuti. È probabile che i suoi disturbi siano dovuti ad una condizione che si sovrappone all'ipertono ma non è ad esso correlata, per esempio un occhio secco (come mi pare le sia stato detto durante una delle sue visite).
Personalmente reputo fondamentale che un paziente riceva diversi pareri, ma reputo ancora più fondamentale che, in ultimo, il paziente si affidi ad un unico professionista che stabilisca il percorso diagnostico e terapeutico da seguire.
Venendo agli aspetti "tecnici" della sua vicenda.
L'ipertono oculare non è di per sé una patologia, ma bensì un fattore di rischio per l'insorgenza di una patologia detta glaucoma. Più il tono sarà alto e maggiore sarà il rischio di insorgenza di glaucoma. Esistono anche altri fattori di rischio, come la famigliarità, l'età, la miopia e molto altro.
Il suo caso personale è una tipica situazione borderline: lei ha, infatti, una pressione ai limiti massimi dei valori considerati normali o di poco superiore.
In assenza di elementi francamente patologici, come un campo visivo danneggiato (oltre a questo può essere indicato anche un esame delle fibre nervose, sia OCT che HRT) la scelta se cominciare o meno una terapia ipotonizzante sta al singolo professionista: alcuni colleghi prescrivono colliri, altri no.
In questo senso è fondamentale che lei decida a chi affidarsi e appunto si "fidi" di quello che le viene detto, senza continuare a cambiare oculista e soprattutto senza cambiare autonomamente le terapie che le vengono prescritte.
Ciò detto, io personalmente, in casi come il suo, vista l'età e la lunga aspettativa di vita, prima di ogni terapia prescrivo esami del campo visivo e dello strato delle fibre nervose, ripetendoli a distanza di qualche mese, valuto la presenza di eventuali altri fattori di rischio, valuto la conformazione dei suoi occhi, e sulla base di tutto ciò decido se prescriverle o meno una terapia.
In conclusione: in situazioni come la sua non esiste una risposta univoca, non a caso è molto dibattuto l'atteggiamento da mantenere. Partirei dall'ultimo consulto ricevuto: assuma Tanof una volta la sera, e faccia gli eventuali controlli che le sono stati prescritti.
PS. Un ipertono oculare non dà mai sintomi particolari, a meno di rialzi pressori acuti. È probabile che i suoi disturbi siano dovuti ad una condizione che si sovrappone all'ipertono ma non è ad esso correlata, per esempio un occhio secco (come mi pare le sia stato detto durante una delle sue visite).
Dottor Valerio Bo
Studio privato: Piazza del Municipio, Mele, GE
In-Focus Centro Medico: Via Renata Bianchi 46, Genova - 010 0980890
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.2k visite dal 09/02/2016.
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