Calazio bimba di 2 anni
Da più di due mesi la mia bimba di 2 anni hA due rigonfiamenti nell'occhio sinistro uno nella palpebra superiore uno in quella inferiore siamo andati da un oculista che semplicemente guardandola ha detto che si trattava di calazi e che non potevamo fare nient'altro che impacchi con acqua calda e che se ne sarebbero dovuti andare da soli a distanza di tanto tempo appunto quasi due mesi oltre a non essersene andati quello inferiore è diventato rossissimo e gonfio si è anche bucato ma non è uscito nulla io non l'ho spremuto perché mi è stato detto che non si possono spremere per evitare infezioni in quello sopra c'è una punta bianca e anch'esso è gonfio datemi per favore un aiuto su cosa posso fare per farli passare ho fatto anche una foto all'occhio ma non so come si fa per inviarmelo attendo una Vostra gentile risposta
[#1]
SICURA CHE NON SIA UN MOLLUSCO CONTAGIOSO?
PATOLOGIA MOLTO PIU’ FREQUENTE A QUELL’ETA’ .
IN ENTRAMBI I CASI VANNO BENISSIMO LE INDICAZIONI DEL COLLEGA , MA AGGIUNGA OLTRE ALLA POMATINA ANTIBIOTICA LA SERA ANCHE UN ANTIBIOTICO MIRATO PARLANDONE CON IL SUO PEDIATRA.
SEMPRE CON IL PEDIATRA ANDRANNO APPROFONDITE NORME DIETETICHE.
LA BAMBINA BEVE LATTE?
HA UNA ALIMENTAZIONE VARIA E SANA?
STA ALL’ARIA APERTA?
SI LAVA BENE LE MANI?
PATOLOGIA MOLTO PIU’ FREQUENTE A QUELL’ETA’ .
IN ENTRAMBI I CASI VANNO BENISSIMO LE INDICAZIONI DEL COLLEGA , MA AGGIUNGA OLTRE ALLA POMATINA ANTIBIOTICA LA SERA ANCHE UN ANTIBIOTICO MIRATO PARLANDONE CON IL SUO PEDIATRA.
SEMPRE CON IL PEDIATRA ANDRANNO APPROFONDITE NORME DIETETICHE.
LA BAMBINA BEVE LATTE?
HA UNA ALIMENTAZIONE VARIA E SANA?
STA ALL’ARIA APERTA?
SI LAVA BENE LE MANI?
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Utente
Grazie dottore mi lascia perplessa... non ho mai sentito parlare di molluschi contagiosi... il medico mi ha detto che sono calazi cmq rispondendo alle sue domande
Si la bambina beve latte parzialmente scremato e le piace molto, sulla alimentazione varia e sana faccio fatica... gli piacciono troppo i dolci anche se cerco di contenere gli piace pasta che mangia tutti i giorni ma se ci sono le verdure le scanza. ..sono costretta tutte le sere a fargli passato di verdure altrimenti se vede pezzi nn ne mangia frutta nn sempre e cmq solo mela e il pane gli piace pesce quasi mai carne si ma nn troppa! Non sta molto alla aria aperta, anzi quasi mai e sul lavare le mani si prima dei pasti o se pasticciaccio con colori
Va bene come pomata la pensulvit mattina e sera ?
Mi hann o dato anche delle gocce mattina e sera che si chiamano netildex
C'è modo di mandarle foto dell occhio??
Si la bambina beve latte parzialmente scremato e le piace molto, sulla alimentazione varia e sana faccio fatica... gli piacciono troppo i dolci anche se cerco di contenere gli piace pasta che mangia tutti i giorni ma se ci sono le verdure le scanza. ..sono costretta tutte le sere a fargli passato di verdure altrimenti se vede pezzi nn ne mangia frutta nn sempre e cmq solo mela e il pane gli piace pesce quasi mai carne si ma nn troppa! Non sta molto alla aria aperta, anzi quasi mai e sul lavare le mani si prima dei pasti o se pasticciaccio con colori
Va bene come pomata la pensulvit mattina e sera ?
Mi hann o dato anche delle gocce mattina e sera che si chiamano netildex
C'è modo di mandarle foto dell occhio??
[#3]
sue domande
1)Va bene come pomata la pensulvit mattina e sera ?
risposte
SI CERTO
2)Mi hann o dato anche delle gocce mattina e sera che si chiamano netildex
rsiposte
va bene ma almeno 1 goccia per 3-4 volte al di
3)C’è modo di mandarle foto dell occhio?
risposta
si certo
profluigimarino@gmail.com
quando sara’ guarita del tutto cerchiamo di introdurre Yogurt , frutta e verdure fresche...
e la tenga al’aria aperta ...voi che avete un clima stupendo
le allego un appunto del collega PASCOTTO
IL CALAZIO È UNA NEOFORMAZIONE BENIGNA O UN NODULO, INDOLORE, CHE SI FORMA ALL'INTERNO DELLA PALPEBRA SUPERIORE O INFERIORE.
I calazi sono il risultato di infiammazioni delle ghiandole palpebrali, generalmente non di tipo infettivo. Questi noduli, simili a cisti, si formano infatti all'interno di ghiandole palpebrali che servono per produrre grassi (ghiandole di Meibomio).
All'interno di un calazio possiamo ritrovare pus e quelle secrezioni grasse (lipìdi) che normalmente aiutano a lubrificare l'occhio ma che, per l'ostruzione della ghiandola che li contiene, non possono più defluire.
Molti calazi finiscono per drenarsi spontaneamente, facendo sì che la patologia si possa risolvere da sola. Tale processo viene facilitato da periodici impacchi caldi e delicati massaggi della palpebra in cui è presente il calazio.
Tuttavia, alcuni calazi persistono per diverse settimane e crescono fino a diventare così grandi da creare dei disagi estetici significativi. I calazi più grandi, inoltre, possono premere sulla cornea, determinando una temporanea irregolarità sulla superficie dell'occhio e inducendo, così, un difetto visivo noto come astigmatismo, che causa una relativa diminuzione della vista.
Se il calazio non si risolve spontaneamente, può essere necessaria l'escissione chirurgica.
PERCHÉ SI FORMA IL CALAZIO?
Non sempre è possibile identificare una causa per il calazio. Tuttavia, i calazi sono più comuni nei pazienti con blefarite (infiammazione delle palpebre) e con rosacea.
Le persone con rosacea, caratterizzata da arrossamento del viso e lievi neoformazioni sotto la pelle (papule e pustole), sono inclini ad avere alcuni problemi agli occhi, come la blefarite cronica ed i calazi.
La rosacea, infatti, può colpire anche le palpebre, le congiuntive (sottili membrane trasparenti che rivestono la superficie oculare), le cornee (la parte anteriore e trasparente dell'occhio) e le sclere (il bianco dell'occhio).
Tutte queste manifestazioni della rosacea a carico delle strutture oculari sono complessivamente indicate come rosacea oculare. Le cause della rosacea stessa possono essere difficili da individuare, anche se i principali indiziati sono fattori ambientali ed ereditari.
Alcuni microrganismi che vivono alla base delle ciglia, inoltre, possono esacerbare le infiammazioni del margine palpebrale, contribuendo alla formazione dei calazi.
COME SI CURA IL CALAZIO?
In coloro che sono inclini a sviluppare calazi, il medico oculista può prescrivere terapie preventive, come la pulizia delle palpebre, l'applicazione di farmaci per via topica (applicati direttamente sulle palpebre) o l'assunzione di farmaci per via orale, al fine di migliorare quelle condizioni di base che possono favorire la formazione dei calazi.
Il farmaco più comunemente prescritto per via orale per la blefarite e la disfunzione delle ghiandole di Meibomio è la doxiciclina (un antibiotico). A volte vengono prescritti anche farmaci a base di tetraciclina e minociclina, che fanno parte della stessa famiglia di antibiotici. Va detto, però, che la doxiciclina tende ad essere meglio tollerata.
Gli antibiotici topici e orali, invece, sono poco efficaci quando i calazi sono già sviluppati, dato che questi non hanno generalmente componenti infettive attive che richiedano questo tipo di approccio.
calazio
Un calazio si forma quando si ostruisce una ghiandola palpebrale
Se si sviluppa un calazio, suggerirei soprattutto di applicare impacchi caldi ed umidi sulla parte esterna della palpebra chiusa, per favorire il drenaggio dalla ghiandola sebacea ostruita.
I calazi piccoli e poco appariscenti possono non richiedere alcun trattamento. Tuttavia, alcuni calazi, causati dall'ostruzione completa di una ghiandola palpebrale, non si risolvono da soli. Questi possono rimanere a tempo indeterminato o addirittura crescere.
Nel caso in cui ci si trovi di fronte ad un calazio fastidioso e persistente, è possibile sottoporsi ad un semplice intervento chirurgico ambulatoriale per l'asportazione.
In tali circostanze, utilizziamo l'anestesia locale per addormentare la zona prima di fare una piccola incisione, di solito sotto la palpebra, per rimuovere il contenuto del calazio senza lasciare cicatrici visibili.
Una procedura alternativa consiste nell'iniettare il calazio con corticosteroidi per consentirne un più rapido svuotomento. Un effetto collaterale potenziale dell'iniezione di steroidi è lo schiarimento della cute dell'area trattata, che può essere un problema nelle persone con pelle più scura.
Quando un calazio tende a riformarsi nella stessa parte della palpebra o ha un aspetto sospetto, è opportuno che il tessuto rimosso venga inviato ad un laboratorio d'analisi, per escludere che possa trattarsi di una neoformazione tumorale.
Fortunatamente, la stragrande maggioranza dei calazi è relativamente innocua.
1)Va bene come pomata la pensulvit mattina e sera ?
risposte
SI CERTO
2)Mi hann o dato anche delle gocce mattina e sera che si chiamano netildex
rsiposte
va bene ma almeno 1 goccia per 3-4 volte al di
3)C’è modo di mandarle foto dell occhio?
risposta
si certo
profluigimarino@gmail.com
quando sara’ guarita del tutto cerchiamo di introdurre Yogurt , frutta e verdure fresche...
e la tenga al’aria aperta ...voi che avete un clima stupendo
le allego un appunto del collega PASCOTTO
IL CALAZIO È UNA NEOFORMAZIONE BENIGNA O UN NODULO, INDOLORE, CHE SI FORMA ALL'INTERNO DELLA PALPEBRA SUPERIORE O INFERIORE.
I calazi sono il risultato di infiammazioni delle ghiandole palpebrali, generalmente non di tipo infettivo. Questi noduli, simili a cisti, si formano infatti all'interno di ghiandole palpebrali che servono per produrre grassi (ghiandole di Meibomio).
All'interno di un calazio possiamo ritrovare pus e quelle secrezioni grasse (lipìdi) che normalmente aiutano a lubrificare l'occhio ma che, per l'ostruzione della ghiandola che li contiene, non possono più defluire.
Molti calazi finiscono per drenarsi spontaneamente, facendo sì che la patologia si possa risolvere da sola. Tale processo viene facilitato da periodici impacchi caldi e delicati massaggi della palpebra in cui è presente il calazio.
Tuttavia, alcuni calazi persistono per diverse settimane e crescono fino a diventare così grandi da creare dei disagi estetici significativi. I calazi più grandi, inoltre, possono premere sulla cornea, determinando una temporanea irregolarità sulla superficie dell'occhio e inducendo, così, un difetto visivo noto come astigmatismo, che causa una relativa diminuzione della vista.
Se il calazio non si risolve spontaneamente, può essere necessaria l'escissione chirurgica.
PERCHÉ SI FORMA IL CALAZIO?
Non sempre è possibile identificare una causa per il calazio. Tuttavia, i calazi sono più comuni nei pazienti con blefarite (infiammazione delle palpebre) e con rosacea.
Le persone con rosacea, caratterizzata da arrossamento del viso e lievi neoformazioni sotto la pelle (papule e pustole), sono inclini ad avere alcuni problemi agli occhi, come la blefarite cronica ed i calazi.
La rosacea, infatti, può colpire anche le palpebre, le congiuntive (sottili membrane trasparenti che rivestono la superficie oculare), le cornee (la parte anteriore e trasparente dell'occhio) e le sclere (il bianco dell'occhio).
Tutte queste manifestazioni della rosacea a carico delle strutture oculari sono complessivamente indicate come rosacea oculare. Le cause della rosacea stessa possono essere difficili da individuare, anche se i principali indiziati sono fattori ambientali ed ereditari.
Alcuni microrganismi che vivono alla base delle ciglia, inoltre, possono esacerbare le infiammazioni del margine palpebrale, contribuendo alla formazione dei calazi.
COME SI CURA IL CALAZIO?
In coloro che sono inclini a sviluppare calazi, il medico oculista può prescrivere terapie preventive, come la pulizia delle palpebre, l'applicazione di farmaci per via topica (applicati direttamente sulle palpebre) o l'assunzione di farmaci per via orale, al fine di migliorare quelle condizioni di base che possono favorire la formazione dei calazi.
Il farmaco più comunemente prescritto per via orale per la blefarite e la disfunzione delle ghiandole di Meibomio è la doxiciclina (un antibiotico). A volte vengono prescritti anche farmaci a base di tetraciclina e minociclina, che fanno parte della stessa famiglia di antibiotici. Va detto, però, che la doxiciclina tende ad essere meglio tollerata.
Gli antibiotici topici e orali, invece, sono poco efficaci quando i calazi sono già sviluppati, dato che questi non hanno generalmente componenti infettive attive che richiedano questo tipo di approccio.
calazio
Un calazio si forma quando si ostruisce una ghiandola palpebrale
Se si sviluppa un calazio, suggerirei soprattutto di applicare impacchi caldi ed umidi sulla parte esterna della palpebra chiusa, per favorire il drenaggio dalla ghiandola sebacea ostruita.
I calazi piccoli e poco appariscenti possono non richiedere alcun trattamento. Tuttavia, alcuni calazi, causati dall'ostruzione completa di una ghiandola palpebrale, non si risolvono da soli. Questi possono rimanere a tempo indeterminato o addirittura crescere.
Nel caso in cui ci si trovi di fronte ad un calazio fastidioso e persistente, è possibile sottoporsi ad un semplice intervento chirurgico ambulatoriale per l'asportazione.
In tali circostanze, utilizziamo l'anestesia locale per addormentare la zona prima di fare una piccola incisione, di solito sotto la palpebra, per rimuovere il contenuto del calazio senza lasciare cicatrici visibili.
Una procedura alternativa consiste nell'iniettare il calazio con corticosteroidi per consentirne un più rapido svuotomento. Un effetto collaterale potenziale dell'iniezione di steroidi è lo schiarimento della cute dell'area trattata, che può essere un problema nelle persone con pelle più scura.
Quando un calazio tende a riformarsi nella stessa parte della palpebra o ha un aspetto sospetto, è opportuno che il tessuto rimosso venga inviato ad un laboratorio d'analisi, per escludere che possa trattarsi di una neoformazione tumorale.
Fortunatamente, la stragrande maggioranza dei calazi è relativamente innocua.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.3k visite dal 08/01/2016.
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