Vista sdoppiata diplodia
Carissimi dottori
Mi chiamo Antonio e sono un ragazzo di 21 anni, da qualche tempo accuso un disturbo riguardate gli occhi con vista sdoppiata che si palesa quando osservo i contorni degli oggetti,il disturbo a tratti è intermittente poichè in alcuni periodi non ci faccio caso,una visita oculistica più di un anno fa non ha dato nessun riscontro se non una leggerissima miopia 0,5 ad entrambi gli occhi. La diplodia in questione viene accusata principalmente all'occhio desto , mentre nel sinistro è quasi assente. Ho effettuato anche 3 visite neurologiche tutte con esito negativo tranne l'ultima da parte di un neurologo funzionale con seguente diagnosi:
Oggetto: relazione Marino Antonio, 20 aa.
Caro Collega
ho visitato il tuo paziente, Antonio, 20 anni, che lamenta difficoltà oculari, percepisce di
avere difficoltà a guardare, si stanca, la profondità di campo non gli è chiara. Qualche
tempo fa è stato coinvolto in un agguato, da parte di alcuni ragazzi, in strada, che gli
hanno dato diversi colpi al volto. Antonio fa arti marziali.
Riferisce difficoltà a leggere, a concentrarsi e sente costantemente un senso di fatica.
Diagnosi: Trauma cranico da scuotimento risultato in spasmo oculare in convergenza.
Si trovano indicati esercizi oculari per disinnescare lo spasmo in convergenza presente.
Commento: All'esame clinico è stato evidente che, Antonio, mantiene lo sguardo in
convergenza a qualsiasi distanza si trovi a guardare un bersaglio e soprattutto rimangono
in convergenza anche quando guarda un bersaglio che si sposta nei quadranti superiori
del campo visivo dove, normalmente, gli occhi tendono a divergere.
Questo determina una costante fatica di accomodazione, e una alterazione della
percezione di profondità di fuoco e conseguente difficoltà negli spazi ampi, come ben
descritto in anamnesi.
Per risolvere questo meccanismo, si prescrivono esercizi oculari in cui, progressivamente,
si forza la visualizzazione di bersagli a distanza crescente.
Possono queste cose essere collegate? Vi chiedo un consiglio su come muovermi riguardo questa situazione
Cordiali saluti
Mi chiamo Antonio e sono un ragazzo di 21 anni, da qualche tempo accuso un disturbo riguardate gli occhi con vista sdoppiata che si palesa quando osservo i contorni degli oggetti,il disturbo a tratti è intermittente poichè in alcuni periodi non ci faccio caso,una visita oculistica più di un anno fa non ha dato nessun riscontro se non una leggerissima miopia 0,5 ad entrambi gli occhi. La diplodia in questione viene accusata principalmente all'occhio desto , mentre nel sinistro è quasi assente. Ho effettuato anche 3 visite neurologiche tutte con esito negativo tranne l'ultima da parte di un neurologo funzionale con seguente diagnosi:
Oggetto: relazione Marino Antonio, 20 aa.
Caro Collega
ho visitato il tuo paziente, Antonio, 20 anni, che lamenta difficoltà oculari, percepisce di
avere difficoltà a guardare, si stanca, la profondità di campo non gli è chiara. Qualche
tempo fa è stato coinvolto in un agguato, da parte di alcuni ragazzi, in strada, che gli
hanno dato diversi colpi al volto. Antonio fa arti marziali.
Riferisce difficoltà a leggere, a concentrarsi e sente costantemente un senso di fatica.
Diagnosi: Trauma cranico da scuotimento risultato in spasmo oculare in convergenza.
Si trovano indicati esercizi oculari per disinnescare lo spasmo in convergenza presente.
Commento: All'esame clinico è stato evidente che, Antonio, mantiene lo sguardo in
convergenza a qualsiasi distanza si trovi a guardare un bersaglio e soprattutto rimangono
in convergenza anche quando guarda un bersaglio che si sposta nei quadranti superiori
del campo visivo dove, normalmente, gli occhi tendono a divergere.
Questo determina una costante fatica di accomodazione, e una alterazione della
percezione di profondità di fuoco e conseguente difficoltà negli spazi ampi, come ben
descritto in anamnesi.
Per risolvere questo meccanismo, si prescrivono esercizi oculari in cui, progressivamente,
si forza la visualizzazione di bersagli a distanza crescente.
Possono queste cose essere collegate? Vi chiedo un consiglio su come muovermi riguardo questa situazione
Cordiali saluti
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esegua per cortesia schermo di HESS LANCASTER
esame OCT testa nervo ottico
ecografia bulbare per valutare la muscolatura oculare estrimseca
poi per piacere mi ricontatti
esame OCT testa nervo ottico
ecografia bulbare per valutare la muscolatura oculare estrimseca
poi per piacere mi ricontatti
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 10/11/2015.
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