Retinopatia degenerativa
Gentili dottori,
vi ringrazio anticipatamente per il prezioso servizio che offrite e spero di trovare chiarimenti confortanti circa il problema che intendo sottoporre alla Vostra attenzione.
Ho 35 anni, prima d'ora non ho mai avuto problemi agli occhi e dalle ultime visite fatte si direbbe che ho una vista perfetta.
A cavallo del Capodanno, però, ho accusato un disturbo visivo consistente in una luce intermittente persistente all'occhio destro, che invadeva una porzione del mio campo visivo, leggermente spostata a destra (verso l'esterno) rispetto al centro dell'occhio.
Preoccupata mi sono recata al P.S. dove mi è stata diagnosticata una maculopatia di n.d.d..
A fine gennaio, nonostante il disturbo fosse scomparso, mi sono sottoposta a fluoroangiografia, a seguito della quale mi è stata riscontrata una “macchia di ipofluorescenza da effetto schermo lungo il fascio papillo – maculare con modesta iperfluorescenza di diffusione nei tempi tardivi".
Successivamente ho eseguito un OCT, la cui diagnosi, relativamente all'occhio destro, riporta: “spessore retinico nei limiti della norma senza significative alterazioni della depressione foveale (spessore foveale: 165μm) e della normale architettura del neuroepitelio. In sede parapillare (interpapillo maculare; in corrispondenza dell'alterazione focale della fluorescenza asservata alla FAG) si apprezza piccolo sollevamento sieroso del neuroepitelio. Non si apprezzano significative alterazioni della reflettività dell'interfaccia V-R e del complesso EPR-coriocapillare. Utile completamento diagnostico con Angiografia al Verde Indocianina (escludere coroidopatie infiammatorie o alterazioni coroideali da corioretinopatia sierosa)”.
A giugno, infine, ho eseguito l'angiografia al verde indocianina e mi è stata riscontrata “area di impermeabilità coroideale in sede interpapillo – maculare ed extrafoveale supero – nasale associata a spots iperfluorescenti come da esiti di CRSC”. I medici che mi hanno sottoposta a quest'ultimo esame hanno eseguito un OCT di controllo risultato invariato rispetto a quello precedente e mi hanno prescritto il Diamox, consigliandomi un controllo dopo due mesi. Mi hanno chiarito che la patologia di cui ero affetta (la corioretinopatia sierosa centrale?) si sviluppa principalmente nelle donne tra i 30 e i 40 anni ed è strettamente legata a stati di stress.
Ad ogni modo, ho subito iniziato la terapia e ho prenotato una visita al centro retine. A fine luglio, però, dopo quasi due mesi di Diamox, è ricomparsa prepotentemente la lucina nel mio campo visivo e mi sono precipitata al P.S. Oftalmico dove, a seguito dell'analisi del fondo oculare destro, è risultato un "piccolo sollevamento sieroso", oltre ad altre parole risultate illegibili anche per il mio medico di famiglia.
Finalmente, a fine agosto, effettuo la visita al centro retine. Durante l'esame del FOD, ho sentito l'oculista dire al collega che assisteva di aver avvistato un “tralcio alle ore 11”. Mi hanno detto che si tratta di una degenerazione della retina, in zona periferica, che non tocca la parte nobile. Non si cura. Può rimanere così o estendersi. Nella diagnosi hanno scritto: “disomogeneità vitreale, degenerazione retinica periferica pigmentata. DEP in sede extrafoveale”. Mi hanno tolto il Diamox, perché il siero probabilmente si era riassorbito e comunque non andava ulteriormente protratta la terapia con quel farmaco.
Sono un po' confusa, perché dalle scarne informazioni fornitemi dai medici che mi hanno visitato non riesco a capire come mi devo comportare. Da un'iniziale diagnosi di maculopatia si è giunti a una diagnosi di retinopatia degenerativa, passando per una sospetta corioretinopatia sierosa centrale. So che l'evoluzione della diagnosi è dovuta probabilmente alla successione degli esami ai quali mi sono sottoposta, ma confesso di essere moderatamente preoccupata perché la diagnosi di retinopatia degenerativa mi spaventa un po' e mi sembra impossibile che io debba solo aspettare sperando che la patologia non si estenda. Devo fare altri esami? Esiste una profilassi, comportamentale oltre che farmacologica, da seguire per evitare un peggioramento? Soprattutto considerando che la lucina, ricomparsa a luglio, non mi ha più abbandonata, neanche ad occhi chiusi.
Mi scuso per la lunghezza del mio intervento e aspetto fiduciosa una Vostra risposta.
Cordiali saluti.
Francesca
vi ringrazio anticipatamente per il prezioso servizio che offrite e spero di trovare chiarimenti confortanti circa il problema che intendo sottoporre alla Vostra attenzione.
Ho 35 anni, prima d'ora non ho mai avuto problemi agli occhi e dalle ultime visite fatte si direbbe che ho una vista perfetta.
A cavallo del Capodanno, però, ho accusato un disturbo visivo consistente in una luce intermittente persistente all'occhio destro, che invadeva una porzione del mio campo visivo, leggermente spostata a destra (verso l'esterno) rispetto al centro dell'occhio.
Preoccupata mi sono recata al P.S. dove mi è stata diagnosticata una maculopatia di n.d.d..
A fine gennaio, nonostante il disturbo fosse scomparso, mi sono sottoposta a fluoroangiografia, a seguito della quale mi è stata riscontrata una “macchia di ipofluorescenza da effetto schermo lungo il fascio papillo – maculare con modesta iperfluorescenza di diffusione nei tempi tardivi".
Successivamente ho eseguito un OCT, la cui diagnosi, relativamente all'occhio destro, riporta: “spessore retinico nei limiti della norma senza significative alterazioni della depressione foveale (spessore foveale: 165μm) e della normale architettura del neuroepitelio. In sede parapillare (interpapillo maculare; in corrispondenza dell'alterazione focale della fluorescenza asservata alla FAG) si apprezza piccolo sollevamento sieroso del neuroepitelio. Non si apprezzano significative alterazioni della reflettività dell'interfaccia V-R e del complesso EPR-coriocapillare. Utile completamento diagnostico con Angiografia al Verde Indocianina (escludere coroidopatie infiammatorie o alterazioni coroideali da corioretinopatia sierosa)”.
A giugno, infine, ho eseguito l'angiografia al verde indocianina e mi è stata riscontrata “area di impermeabilità coroideale in sede interpapillo – maculare ed extrafoveale supero – nasale associata a spots iperfluorescenti come da esiti di CRSC”. I medici che mi hanno sottoposta a quest'ultimo esame hanno eseguito un OCT di controllo risultato invariato rispetto a quello precedente e mi hanno prescritto il Diamox, consigliandomi un controllo dopo due mesi. Mi hanno chiarito che la patologia di cui ero affetta (la corioretinopatia sierosa centrale?) si sviluppa principalmente nelle donne tra i 30 e i 40 anni ed è strettamente legata a stati di stress.
Ad ogni modo, ho subito iniziato la terapia e ho prenotato una visita al centro retine. A fine luglio, però, dopo quasi due mesi di Diamox, è ricomparsa prepotentemente la lucina nel mio campo visivo e mi sono precipitata al P.S. Oftalmico dove, a seguito dell'analisi del fondo oculare destro, è risultato un "piccolo sollevamento sieroso", oltre ad altre parole risultate illegibili anche per il mio medico di famiglia.
Finalmente, a fine agosto, effettuo la visita al centro retine. Durante l'esame del FOD, ho sentito l'oculista dire al collega che assisteva di aver avvistato un “tralcio alle ore 11”. Mi hanno detto che si tratta di una degenerazione della retina, in zona periferica, che non tocca la parte nobile. Non si cura. Può rimanere così o estendersi. Nella diagnosi hanno scritto: “disomogeneità vitreale, degenerazione retinica periferica pigmentata. DEP in sede extrafoveale”. Mi hanno tolto il Diamox, perché il siero probabilmente si era riassorbito e comunque non andava ulteriormente protratta la terapia con quel farmaco.
Sono un po' confusa, perché dalle scarne informazioni fornitemi dai medici che mi hanno visitato non riesco a capire come mi devo comportare. Da un'iniziale diagnosi di maculopatia si è giunti a una diagnosi di retinopatia degenerativa, passando per una sospetta corioretinopatia sierosa centrale. So che l'evoluzione della diagnosi è dovuta probabilmente alla successione degli esami ai quali mi sono sottoposta, ma confesso di essere moderatamente preoccupata perché la diagnosi di retinopatia degenerativa mi spaventa un po' e mi sembra impossibile che io debba solo aspettare sperando che la patologia non si estenda. Devo fare altri esami? Esiste una profilassi, comportamentale oltre che farmacologica, da seguire per evitare un peggioramento? Soprattutto considerando che la lucina, ricomparsa a luglio, non mi ha più abbandonata, neanche ad occhi chiusi.
Mi scuso per la lunghezza del mio intervento e aspetto fiduciosa una Vostra risposta.
Cordiali saluti.
Francesca
[#1]
cara e gentile Francesca,
è stata davvero bravissima a descriverci tutto così bene, ma se ci facesse avere gli esami (fluo e oct)le fprniremo volentierri unn arere più mirato.
Non lontano da lei c'è il bravo Prof Leonardo Mastropasqua (chieti)
e il prof Nicola delle NOCi (foggia).
a presto
SUO DOC
è stata davvero bravissima a descriverci tutto così bene, ma se ci facesse avere gli esami (fluo e oct)le fprniremo volentierri unn arere più mirato.
Non lontano da lei c'è il bravo Prof Leonardo Mastropasqua (chieti)
e il prof Nicola delle NOCi (foggia).
a presto
SUO DOC
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Utente
Gentilissimo Prof. Marino,
La ringrazio infinitamente per la solerte risposta.
Mi rendo conto che visionare gli esami sarebbe l'ideale, ma come farveli avere?
Al Centro Retine dove mi sono rivolta ad agosto ho portato tutti i referti con me, ma gli hanno dato solo uno sguardo. Mi hanno consigliato di ripetere l'OCT fra 5 mesi e di prenotare una visita di controllo. Ma nel frattempo non mi è chiaro se c'è qualcosa che posso fare per tenere sotto controllo la patologia che mi hanno riscontrato. Ho chiesto consiglio al mio fidato medico di famiglia, e anche lui è rimasto un po' perplesso per il fatto che non mi hanno indicato alcuna profilassi da seguire.
Vorrei tanto sapere cosa fare!
A presto
Francesca
La ringrazio infinitamente per la solerte risposta.
Mi rendo conto che visionare gli esami sarebbe l'ideale, ma come farveli avere?
Al Centro Retine dove mi sono rivolta ad agosto ho portato tutti i referti con me, ma gli hanno dato solo uno sguardo. Mi hanno consigliato di ripetere l'OCT fra 5 mesi e di prenotare una visita di controllo. Ma nel frattempo non mi è chiaro se c'è qualcosa che posso fare per tenere sotto controllo la patologia che mi hanno riscontrato. Ho chiesto consiglio al mio fidato medico di famiglia, e anche lui è rimasto un po' perplesso per il fatto che non mi hanno indicato alcuna profilassi da seguire.
Vorrei tanto sapere cosa fare!
A presto
Francesca
[#4]
Utente
Gentile professore,
la ringrazio per la sua disponibilità.
Purtroppo le prenotazioni dell'OCT presso la Asl sono al completo fino al prossimo anno (!)... Devo quindi rivolgermi a una struttura privata.
Ad ogni modo, posso chiamarla al numero di cellulare pubblicato sul sito?
Nell'attesa, la saluto cordialmente.
Francesca
la ringrazio per la sua disponibilità.
Purtroppo le prenotazioni dell'OCT presso la Asl sono al completo fino al prossimo anno (!)... Devo quindi rivolgermi a una struttura privata.
Ad ogni modo, posso chiamarla al numero di cellulare pubblicato sul sito?
Nell'attesa, la saluto cordialmente.
Francesca
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 12.2k visite dal 25/09/2008.
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