Schisi inferiore
Buonasera,sono una ragazza di 23 anni. sono miope dall'età di 12 anni. qualche giorno fa ho effettuato una visita oculistica di controllo ( purtroppo ho lasciato passare un anno dall'ultima visita). Il medico mi ha diagnosticato una degenerazione a palizzata superiore o ampia schisi inferiore e mi ha consigliato di recarmi in un centro retina. Ho cercato di documentarmi un po' in questi giorni,ma più leggevo,più mi preoccupavo. Volevo chiedervi,gentilemente, se potevate darmi qualche informazione,se devo evitare di compiere certi movimenti, (la mia preoccupazione sorge soprattutto dal fatto che frequento l'università..studio molte ore al giorno..sono in piena sessione esami e tra poco ricomincerò le lezioni e l'anno venturo vorrei laurearmi..!) quali sono i trattamenti indicati per risolvere questo problema e soprattutto vorrei sapere se è più o meno grave,in che centro farmi visitare?...vi ringrazio davvero di cuore per l'attenzione...
[#1]
Oculista
Carissima,
intanto faccia,per ora,quello che ha sempre fatto.
E' ovvio che si devono prendere delle precauzioni!
La degenerazione retinica a palizzata è il reperto più comune ed è la principale lesione del fondo che predispone alle rotture retiniche, tanto da essere associata nel 20-35% dei casi al distacco di retina regmatogeno. Tale associazione, comunque, non significa che pazienti con questa condizione svilupperanno un distacco di retina, in quanto il distacco di retina è riportato soltanto nello 0.3-0.5% dei pazienti con degenerazione a palizzata. Nella degenerazione retinica a palizzata si verificano un assottigliamento ed una fibrosi, spesso associata ad iperpigmentazione, della retina coinvolta assieme ad una liquefazione (lacuna) del gel vitreale sovrastante la lesione. Tali lesioni presentano dimensioni variabili, con una lunghezza tra 1 e 4 diametri papillari e una larghezza tra 0.5 e 1.75 diametri papillari ed una localizzazione bilaterale e simmetrica nel 48% dei casi.
La retinoschisi è un processo in cui il liquido si accumula all'interno del neuroepitelio retinico per formare un grossa cisti intraretinica. La cavità cistica presenta un foglietto interno ed uno esterno e su entrambi si possono formare delle rotture. Quando il liquido passa attraverso una rottura del foglietto esterno, questo si distacca dall'epitelio pigmentato e la schisi evolve verso un distacco retinico. Se pur riportata dalla letteratura internazionale, l’incidenza di distacchi di retina con fori dello strato esterno e retinoschisi varia notevolmente. Inoltre, nei casi in cui si assiste alla progressione di una retinoschisi verso un distacco di retina, quest'ultimo frequentemente tende a rimanere localizzato, con raro coinvolgimento della regione maculare.
Non tutte le lesioni retiniche periferiche richiedono il trattamento laser. Comunque molte di queste, definite lesioni regmatogene, sono predisponesti per un distacco di retina secondario. L'opzione del trattamento laser va valutata da caso a caso anche se nella maggior parte dei casi un trattamento di laser fotocoagulativo preventivo è consigliabile.
Un caro saluto
intanto faccia,per ora,quello che ha sempre fatto.
E' ovvio che si devono prendere delle precauzioni!
La degenerazione retinica a palizzata è il reperto più comune ed è la principale lesione del fondo che predispone alle rotture retiniche, tanto da essere associata nel 20-35% dei casi al distacco di retina regmatogeno. Tale associazione, comunque, non significa che pazienti con questa condizione svilupperanno un distacco di retina, in quanto il distacco di retina è riportato soltanto nello 0.3-0.5% dei pazienti con degenerazione a palizzata. Nella degenerazione retinica a palizzata si verificano un assottigliamento ed una fibrosi, spesso associata ad iperpigmentazione, della retina coinvolta assieme ad una liquefazione (lacuna) del gel vitreale sovrastante la lesione. Tali lesioni presentano dimensioni variabili, con una lunghezza tra 1 e 4 diametri papillari e una larghezza tra 0.5 e 1.75 diametri papillari ed una localizzazione bilaterale e simmetrica nel 48% dei casi.
La retinoschisi è un processo in cui il liquido si accumula all'interno del neuroepitelio retinico per formare un grossa cisti intraretinica. La cavità cistica presenta un foglietto interno ed uno esterno e su entrambi si possono formare delle rotture. Quando il liquido passa attraverso una rottura del foglietto esterno, questo si distacca dall'epitelio pigmentato e la schisi evolve verso un distacco retinico. Se pur riportata dalla letteratura internazionale, l’incidenza di distacchi di retina con fori dello strato esterno e retinoschisi varia notevolmente. Inoltre, nei casi in cui si assiste alla progressione di una retinoschisi verso un distacco di retina, quest'ultimo frequentemente tende a rimanere localizzato, con raro coinvolgimento della regione maculare.
Non tutte le lesioni retiniche periferiche richiedono il trattamento laser. Comunque molte di queste, definite lesioni regmatogene, sono predisponesti per un distacco di retina secondario. L'opzione del trattamento laser va valutata da caso a caso anche se nella maggior parte dei casi un trattamento di laser fotocoagulativo preventivo è consigliabile.
Un caro saluto
[#2]
Utente
La ringrazio,dottore!adesso sono un po' più tranquilla...le volevo chiedere gentilmente se poteva indicarmi quali sono le precauzioni...?so che devo evitare traumi o sforzi..ma per sforzi cosa si intende?le spiego meglio..qualcuno mi ha detto che anche il sollevare una valigia da 15 kg è uno sforzo...e siccome studio fuori casa..devo sollevare per forza la mia valigia..secondo me è un po' eccessivo..però le chiedo conferma. Grazie mille per la disponibilità!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.5k visite dal 22/09/2008.
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