Uveite anteriore/ipertensiva ricorrente

Gentili medici,
Vi scrivo per avere un parere sulla mia condizione. Ho 23 anni, sempre stata in buona salute, da anni nemmeno un semplice raffreddore. A giugno 2014, mi sono accorta che dall'occhio sinistro ci vedevo in maniera "strana", era come se ricevessi più luce del dovuto, come se avessi un abbagliamento con il risultato che vedevo aloni più forti del dovuto intorno alle fonti luminose (il cielo, le lampade), ma niente di invalidante, niente rossore, niente dolore e il mio visus risultava essere sempre 10/10. L'oculista mi diagnosticò al tempo, una cheratocongiutivite guardandomi appena e molto velocemente, mi consiglio una cura col collirio Tobradex e passo tutto.
Dopo questo episodio, gli stessi sintomi mi sono apparsi a novembre dello stesso anno e un mese fa, avendo quindi 3 attacchi di questo genere in un anno. Corsa in pronto soccorso in entrambi i casi, i medici della mia attuale città di studio (Varese) mi dicono che si tratta di uveite ipertensiva, avendo valutato anche la pressione oculare che effettivamente era molto alta nell'occhio sinistro (45 a novembre e 38 l'ultimo episodio), e che molto probabilmente la prima volta che mi è capitato si trattava comunque di uveite ipertensiva e non di cheratocongiutivite. Entrambe le volte a Varese ho seguito una terapia con il Diamox per abbassare la pressione oculare e con il Luxazone collirio, che nell'arco di un giorno mi hanno fatto subito passare quella sensazione di abbagliamento, riportando la vista alla normalità. Con il collirio vado avanti ancora per un po' per una volta al giorno perché il medico ha detto che spesso appena si sospende la terapia, questo genere di infiammazioni ritornano.
Il medico che mi ha visitata entrambe le volte a Varese mi ha prescritto delle analisi da fare, di cui ho già i risultati e che a breve porterò anche a lui: Emocromo completo, VES, fattore reumatoide, esami urine, herpes, citomelovirus, ana, anca, hla b27, e un sacco di altri anticorpi. Tutto tendenzialmente in ordine, solo linfociti a 1.45 e nelle urine la presenza di esterasi leucocitarie ed eritrociti a 28 (possibile correlazione col fatto che mezz'ora dopo le analisi mi è venuto il ciclo). Sono negativa all'antigene b27, alle varie herpes e citomelovirus e a tutte le altre autoimmunità tranne agli ANA che appaiono così :
S-anticorpi anti nucleo POSITIVO
S-anti nucleo pattern 1 OMOGENEO
S-titolo anti nucleo 1 1:160
Premetto che in tutta la mia vita, e nello specifico nemmeno dal primo attacco di uveite, non ho mai avuto altri sintomi strani. Vorrei un vostro parere perché sono molto preoccupata, ho paura che l'uveite sia legata a qualche malattia autoimmune grave. A volte mi consolo pensando che se fosse stato qualcosa di grave, in un anno dall'esordio avrei avuto anche altri sintomi, in realtà però ho tanta paura che altri sintomi possano presentarsi in futuro e influenzare la mia vita, se non addirittura metterla in pericolo.

Saluti
[#1]
Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.9k 172
salve,
vale la pena avere un oculista di riferimento ed avere sue preziose indicazioni, specie per le fasi acute della eventuale malattia autoimmune non ancora diagnosticata. tenga presente che le uveiti su base autoimmune, e la sintomatologia sembra confermarla, vanno accuratamente sorvegliate perchè gli sbalzi pressori possono danneggiare seriamente il nervo ottico e provocare anche cataratta giovanile, senza contare le ricadute sulla vista.
dunque si affidi alle mani esperte di un oculista, ne segua le indicazioni e faccia dei controlli regolari e periodici, soprattutto della pressione oculare, anche se esente da particolare sintomatologia obiettiva.
ovvero un controllo periodico va effettuato.sempre.

Dr. Ferdinando Munno - Medico Chirurgo
Specialista in Oftalmologia
www.studiocarbonemunno.it

[#2]
Utente
Utente
Salve,
Si è proprio quello di cui ho paura, che questa condizione possa causare seri danni alla vista o che possa essere sentore di una malattia più grave, nonostante dal primo attacco non ho avuto mai sintomi che possano far pensare ad una malattia autoimmune. Io tendo ad accorgermi immediatamente che la vista risulta da un occhio risulta "diversa", quindi corro subito in pronto soccorso. Ciò che mi fa paura è che da ottobre, mi trasferirò in Germania per un anno di studio, quindi sarò lontana e non so come comportarmi. Dovrei forse mettermi in contatto lì con un oculista per dei controlli periodici? Inoltre, non c'è alcuna operazione agli occhi che possa evitare l'innalzamento della pressione oculare? Avevo sentito parlare di trabeculectomia, o qualcosa del genere...può essere d'aiuto in casi di uveite di origine autoimmune?

Saluti
[#3]
Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.9k 172
Salve ancora, le consiglio si di prendere dei contatti con un oculista in Germania.
L'operazione viene eseguita in casi scompensati quando la pressione è fuori controllo. Stia serena e cerchi di controllarsi periodicamente
[#4]
Utente
Utente
Mi scusi l'ignoranza, ma cosa intende con "scompensati"?
[#5]
Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.9k 172
Non nei limiti della norma
[#6]
Utente
Utente
La ringrazio. Ma quindi, anche se in caso di uveite di origine autoimmune e/o legata a qualche altra patologia, potrebbe questa operazione porre fine all'ipertensione? Io ho molta paura che appena sospeso il trattamento con il collirio, l'ipertensione oculare possa tornare. Oltretutto, in caso assurdo, potrei proporre al mio oculista di farmi prendere continuamente il Diamox per la pressione? Continuerebbe ad avere gli effetti sperati anche a lungo termine oerderebbe efficacia in futuro? Mi scuso per le troppe domande, ma ho 23 anni e sono tanta spaventata delle conseguenze di questa malattia.
[#7]
Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.9k 172
il diamox per troppo tempo non è indicato, può creare forti scompensi idroelettrolitici, di alcuni elementi del sangue, alterare il complesso meccanismo renale. no assolutamente non da fare continuamente.
l'intervento ripeto viene effettuato solo in casi sporadici di uveiti non controllate.
Si faccia controllare piuttosto periodicamente dal suo oculista e vedrà che andrà tutto bene.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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