Uveite anteriore

Gentili dottori, avrei bisogno di un consulto in quanto dall'inizio di Marzo ho l'occhio sinistro rosso e la vista leggermente sfocata.
Dopo la prima visita dall'oculista mi vengono prescritti Betabioptal 3 volte al giorno e Ciclolux 2 volte al giorno, dai fogli dall'oculista sono riuscito a decifrare le seguenti diagnosi: iniezione pericheratica, endotelite e uveite anteriore (sulla ricetta diretta all'ORL). Mi prescrive inoltre degli esami del sangue e una tac ai seni paranasali. L'esito della Tac evidenzia una pansinusie cronica con ipertrofia dei turbinati, mentre gli esami del sangue un infezione da Citomegalovirus. Dopo circa 2 settimane di cura l'occhio migliora lentamente ma cominciano a comparire dei pallini rossi che vanno e vengono nel giro di 30/60 minuti, richiedo allora un'altra visita in cui l'oculista mi toglie il Ciclolux per il collirio Visumidriatic (1 volta al giorno) . Dopo una settimana faccio un altro controllo in cui mi dice che sono in via di guarigione e sospende il Betabioptal per iniziare Voltaren ofta, lasciando il Visumidriatic. Da quel controllo è passata una settimana e mezza e lentamente l'occhio si è arrossato fino alla condizione di partenza con la vista che si è offuscata, ho notato che ogni volta che mettevo il Voltaren ofta si arrossava di più, ma probabilmente è solo una mia impressione perché l'ho sospeso per un giorno e la situazione è peggiorata. Mi interessava sapere se è il caso di passare al pronto soccorso o aspettare il prossimo controllo dell'oculista che ho il 22 di questo mese. Cordialmente.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
vada subito dal medico oculista e consulti medico infettivologo

le allego un mio appunto

Il termine “UVEITE” e’ un termine generico che indica la presenza di una infiammazione all’interno dell’occhio, o meglio infiammazione dell’uvea.

L’infiammazione all’interno dell’occhio coinvolge uno strato intermedio chiamato
“UVEA o TONACA UVEALE” che porta il supporto sanguigno alle altre strutture oculari.

L’uveite e’ una malattia oculare , che puo’ potenzialmente, se non adeguatamente curata portare
ad un calo visivo permanente.
L’occhio e’ formato da tre strati che dall’esterno all’interno sono:
La SCLERA ( la parte bianca dell’occhio) e
la CORNEA (la parte trasparente anteriore)
l’UVEA che e’ formata da 3 strutture:
l’IRIDE (la parte colorata del nostro occhio con al centro la pupilla)
I CORPI CILIARI (situati in una zona intermedia; hanno la funzione di produrre l’umore acqueo e di sorreggere il CRISTALLINO)
La COROIDE (lo strato vascolare, situato nella parte posteriore dell’occhio che fornisce l’apporto di sangue a tutte le strutture oculari)
la RETINA: lo strato formato dalle cellule nervose deputate alla visione. Le cellule nervose della retina si raccolgono in un unico punto,
il NERVO OTTICO, che trasmette le immagini al nostro cervello ( Centro della Visione situato nella CORTECCIA OCCIPITALE).
Il termine UVEITE significa infiammazione dell’uvea.
L’uveite e’ una patologia rara.
Negli Stati Uniti (USA), esitono delle casistiche numeriche sicuramente piu’ abbondanti
In Italia la prevalenza (numero di malati) dell’uveite sia di 38 casi su 100.000 abitanti, e che l’incidenza (numero di nuovi casi diagnosticati) sia di 15 casi ogni 100.000 abitanti.

Si stima che nel mondo piu’ di 2 milioni di persone siano affette da questa patologia.
Negli Stati Uniti ci sono circa 280.000 persone che ogni anno vengono colpite dall’uveite e questa malattia e’ responsabile di circa 30.000 nuovi casi di cecita’ogni anno.
Nonostante l’uveite sia una malattia rara, e’ comunque la terza causa di cecita’ prevenibile
nei paesi industrializzati, ed e’ responsabile negli Stati Uniti del 10-15% dei casi di cecita’.
L’uveite puo’ colpire tutte le fasce di eta’ (bambini, adulti ed anziani) e tutte le razze presenti nel mondo.
L’infiammazione oculare e’ un termine generico che si usa per indicare la presenza di infiammazione nelle varie parti dell’occhio. Il suffisso “ite” che deriva dal greco significa infiammazione.
Quindi quando combinate il nome della parte anatomica dell’occhio con questo suffisso significa che esiste una infiammazione in questa sede.
L’uveite puo’ colpire uno o due occhi, simultaneamente oppure in tempi diversi.
L’infiammazione all’interno dell’occhio puo’ colpire tutte le strutture oculari e quindi i sintomi
dell’uveite dipendono da quale parte e’ stata colpita dall’infiammazione.
I sintomi piu’ frequenti sono:
- dolore
- occhio rosso
- fastidio alla luce (fotofobia)
- visione di puntini neri (miodesopsie)
- calo visivo (piu’ o meno grave)
Le uveiti possono essere causate da svariate malattie:
infezioni,
malattie autoimmuni,
traumi,
tumori.
Le uveiti non sono contagiose.
UVEITI INFETTIVE
Tutti i microrganismi infettivi possono potenzialmente causare l’uveite.
Le piu’ frequenti sono quelle causate da:
- virus: herpes (simplex, varicella, Epstein-barr)
- batteri: tubercolosi, sifilide, borrelia
- funghi: candida
- parassiti: toxoplasmosi, toxocariasi
UVEITI ASSOCIATE A PATOLOGIE SISTEMICHE O AUTOIMMUNI
In alcuni casi l’uveite si associa ad una patologia sistemica autoimmune.
Le patologie autoimmuni che piu’ frequentemente si associano all’uveite sono:
- sarcoidosi
- malattia di Behçet
- artrite reumatoide
- artrite idiopatica giovanile (nel bambino)
- spondiloartriti HLA-B27 positive
- lupus eritematoso sistemico
- granulomatosi di Wegener
- malattie infiammatorie croniche intestinali
- sclerosi multipla 
-
malattia di Vogt Koyanagi Harada 


FORME ISOLATE OCULARI DI UVEITE


- ciclite eterocromica di Fuchs
-
sindrome di Posner-Schlossman
- oftalmia simpatica
- uveite facoanalfilattica
- retinocoroidopatia di Birdshot
-
coroidite Serpiginosa
- coroiditi multifocali e white dot syndromes
- vasculiti retiniche
- pars planite 


Le uveiti vengono classificate in base al segmento oculare coinvolto (classificazione anatomica) in:
- uveiti anteriori: l’uveite coinvolge solo la parte anteriore dell’occhio
- uveiti intermedie: l’uveite coinvolge il segmento intermedio o pars plana dell’occhio. In questo gruppo rientrano le pars planiti
- uveiti posteriori: l’uveite coinvolge il segmento posteriore dell’occhio. In questo gruppo rientrano le vitreiti, retiniti, coroiditi, vasculiti retiniche.
- Panuveiti: l’uveite coinvolge sia la parte anteriore che posteriore dell’occhio.
Altre caratteristiche dell’uveite che permettono di meglio classificare l’infiammazione sono:
- Uveite granulomatosa
- Uveite non granulomatosa

A seconda del decorso dell’uveite si distinguono le forme di:
- Uveite acuta
- Uveite recidivante
- Uveite cronica

In un paziente affetto da uveite e’ importante fare subito una diagnosi precisa e capire quale sia la causa
dell’uveite.
La diagnosi di uveite si compone di diverse fasi che vanno eseguite nel modo piu’ preciso
possibilmente da un medico oculista esperto di uveiti.
Le fasi della diagnosi si possono cosi’ schematizzare:
- capire se l’uveite e’ localizzata solo all’occhio (forme isolate oculari)
oppure se si associa ad una malattia sistemica generale.
Per questo motivo e’ importante rilevare la presenza di eventuali segni o sintomi che
possano far pensare ad una patologia sistemica
- capire se l’uveite e’ una forma infettiva o non infettiva
- richiedere degli esami del sangue mirati per escludere malattie infettive o autoimmuni



- richiedere degli esami strumentali per escludere malattie associate all’uveite (come ad esempio la TAC del torace, la RMN risonanza dell’encefalo etc.)
- capire se l’uveite coinvolge solo la parte anteriore dell’occhio o anche la parte intermedia e posteriore (classificazione dell’uveite)
- richiedere degli esami strumentali oculistici (fluorangiografia, OCT, ecografia bulbare )
per capire se l’uveite ha causato delle complicanze a livello della parte posteriore dell’occhio
- capire se l’uveite e’ in fase ATTIVA o INATTIVA
- capire quale e’ il tipo di trattamento piu’ adeguato per il paziente
(terapia solo locale o terapia sistemica;
terapia con cortisone o terapia con farmaci specifici tipo antibiotici , antivirali anti parassitari )
Bisogna sempre pensare nel caso di diagnosi di uveite che questa sia secondaria o sia associata ad una malattia generale di tipo infettivo, autoimmune o tumorale .

E’ dunque necessario, fondamentale ed importante che il
medico specialista oculista specialista collabori
molto strettamente con altri specialisti che possono aiutare a fare una diagnosi corretta e soprattutto a
gestire la terapia medica per via generale .
Gli specialisti con cui l’oculista deve collaborare piu’ assiduamente in caso di uveite sono:
- reumatologo
- infettivologo
- neurologo
- dermatologo
- gastroenterologo
- oncologo

Una uveite correttamente diagnosticata ed adeguatamente curata non da mai complicanze.
Le complicanze dell’uveite dipendono dalla ritardata diagnosi e trattamento adeguato oltre che dal tipo di uveite e da quale segmento oculare e’ interessato dall’infiammazione.
Le complicanze dell’uveite possono portare ad un calo visivo temporaneo o permanente
Le piu’ frequenti complicanze del paziente con uveite sono:
- la cataratta (opacizzazione del cristallino)
- il glaucoma (rialzo della pressione intra-oculare che puo’ portare a danno permanente del nervo ottico)
- l’ edema maculare (accumulo di liquido infiammatorio nella regione centrale della retina detta macula)
- le sinechie (aderenze tra iride e cristallino)
Nel nostro caso siamo giunti ad una diagnosi ed un trattamento tardivo ad un quadro di PANUVEITE in cui tutto l'occhio era colpito dal grave processo infiammatorio, alla Vitrectomia dapprima diagnostica e successivamente terapeutica.





LE TERAPIE IMPIEGATE NEL PAZIENTE CON UVEITE

UVEITI NON INFETTIVE
- Cortisone sotto forma di collirio, pomata, iniezioni o per via generale (compresse)
- Farmaci dilatatori della pupilla
- Colliri che riducono la pressione intra-oculare (nel caso di glaucoma)
- Farmaci immunosoppressori per via generale (compresse, iniezioni)
UVEITI INFETTIVE
bisogna quanto prima cercare la causa dell'infezione
e prescrivere a seconda del caso e della diagnosi
- Antibiotici
- Antivirali
- Antiparassitari
- Antifungini

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
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Utente
Utente
La ringrazio dottore per la risposta, avevo già letto questo suo articolo e ormai conosco purtroppo tutta la casisitica che può provocare un'uveite. L'oculista è presente questo lunedì, posso permettermi di aspettare fino ad allora o è meglio passare per il pronto soccorso il prima possibile. Cordialmente.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
se vede bene e non ha dolori

puo’ aspettare
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